Ambiente
URBAN NATURE: FESTA DELLA NATURA PER LE CITTA’ DEL FUTURO.
Domenica 10 ottobre, in tutta Italia il WWF ha celebrato la Urban Nature. Tanti eventi organizzati per fare conoscere l’importanza della biodiversità presente nelle città.
DI NICO CATALANO
Credit foto by WWF España license CC BY-NC 2.0
Nel 2008, per la prima volta nella storia dell’umanità, la popolazione delle città ha superato quella delle campagne. Nel 2014, gli abitanti delle grandi aree urbane mondiali erano circa quattro miliardi, un numero destinato ad una costante e repentina crescita futura. Secondo le previsioni della Nazioni Unite, entro il 2050, su una popolazione mondiale che comprenderà circa nove miliardi, oltre sei miliardi di esseri umani risiederanno nei grandi agglomerati urbani. Per migliorare la qualità della vita di tutti coloro che vivono nelle città, e nel contempo promuovere i principi di uno sviluppo sostenibile, il WWF ha istituito l’Urban Nature. Il WWF Italia, celebra questa “Festa della Natura in Città” il 10 ottobre di ogni anno. Nelle città italiane, dove vive oltre il settantacinque per cento della popolazione del nostro Paese, domenica scorsa si sono tenute diverse iniziative, tra le quali: visite guidate nelle grandi aree verdi urbane, piantumazione di specie arboree e laboratori didattici destinati a bambine e adulti. Tutti eventi organizzati principalmente per perseguire la tutela della biodiversità cittadina. In realtà, le nostre città spesso percepite come ambienti antropizzati, racchiudono una considerevole biodiversità, rappresentata non solo dagli animali da compagnia ma anche da orti urbani, parchi e giardini. Spazi che ospitano moltissime specie animali e vegetali, le quali hanno imparato nel tempo a sopravvivere in questi ambienti difficili e spesso inadatti alla vita. Per l’occasione, lo stesso WWF ha presentato il Report dal titolo “Verso Città Positive: de-cementifichiamo il nostro territorio e rinverdiamo la nostra vita”. Il Rapporto, redatto grazie ai contributi gratuiti di numerosi esperti e docenti universitari, raccoglie una serie di progetti pilota che vengono per l’occasione messi a disposizione delle varie istituzioni comunali, di privati e associazioni civiche attive sui territori cittadini. Un insieme di idee e azioni concrete, necessarie per introdurre cambiamenti sia nella politica così come nei nostri stili di vita quotidiani. Tali innovazioni, utili per favorire quella tanto auspica transazione ecologica, si basano su un concetto nuovo di urbanistica. Una pianificazione urbana, che partendo dall’analisi dei sistemi naturali e dall’esigenza di rigenerazione del territorio, mette al centro le infrastrutture verdi e i servizi ecosistemici forniti dai parchi e giardini presenti nelle aree urbane. Servizi ecosistemici che oggi, risultano essere sempre più necessari, per contrastare il fenomeno del cambiamento climatico in corso. Una strategia di pianificazione urbana, capace di accettare le sfide odierne e future, rappresentate dal surriscaldamento climatico e della mitigazione delle immissioni dei gas serra, tramite un minore consumo di suolo, attraverso la valorizzazione delle agricolture urbane e periurbane. Riscoprire quel rapporto tra città e campagna, quella caratteristica propria del nostro Paese rispetto ad altre Nazioni Europee, così coniugando il ritorno alla socializzazione con il rispetto del paesaggio e della biodiversità. La difficile contingenza ambientale, sociale e economica dovuta ai nostri stili di vita e modelli di produzione insostenibili ci obbliga a sostituire i sistemi artificiali con quelli naturali. È in gioco il futuro dell’umanità.
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