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03 Febbraio 2025

Serena Mollicone, mia sorella

L’intervista di questa settimana mi tocca da vicino, è una storia lunga più di 20 anni dove nel bene e nel male sono coinvolte molte persone, una storia dove c’è molta omertà, che parla della morte tragica di una ragazza.

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Di Maria Tuzi

RUBRICA STORIE IRRISOLTE

L’intervista di questa settimana mi tocca da vicino, è una storia lunga più di 20 anni dove nel bene e nel male sono coinvolte molte persone, una storia dove c’è molta omertà, che parla della morte tragica di una ragazza. Dopo tutti questi anni ancora non c’è un colpevole. Ma questa volta non voglio parlare a livello giudiziario, ma affrontare quello umano, voglio fare raccontare come si affronta una tragedia simile. E quando tutti sentono il diritto di dover dire qualcosa, io voglio dare voce a Consuelo, la sorella di Serena Mollicone, l’unica persona che ha il diritto di parlare. Alla quale mando un forte abbraccio.

Consuelo raccontaci chi era Serena 

Serena era una ragazza solare e piena di vita, era socievole con tutti, aveva molti progetti per il futuro. Sicuramente sarebbe diventata o veterinaria o professoressa di lingua straniera. Serena da molto tempo suonava nella banda musicale di Arce, suonava il clarinetto ed era stimata da tutti. Era molto piccola quando sua madre è venuta a mancare, ma il dolore non le ha impedito di diventare un’adolescente matura e responsabile. Era molto legata a suo padre. Amava molto gli animali ed era sempre a fianco le persone che avevano più bisogno.

La storia di Serena è una storia drammatica,ti sei mai chiesta perché tutto questo è successo proprio a voi?

La storia dell’omicidio è ancora un dolore forte, un atrocità commessa nei confronti di una ragazza che meritava di vivere un’esistenza migliore. Una vera e propria ingiustizia, aveva ancora molti progetti da realizzare. Un’ingiustizia ancora senza colpevoli. Noi familiari abbiamo il diritto di conoscere chi ha commesso questo reato, che ha ferito la nostra esistenza rendendola dolorosa.

Quale è stato il momento più difficile da superare?

Per me il momento più difficile da superare è stato conoscere la morte di mia sorella dopo il suo ritrovamento, io ho sperato fino all’ultimo che fosse ancora viva, invece l’hanno fatta soffrire e questa è una causa ancora peggiore.

Consuelo, non possiamo non parlare di tuo padre Guglielmo, raccontaci di lui e del suo coraggio nel cercare la verità sulla sua Serena.

Mio padre ha avuto dall’inizio una forza interiore impareggiabile, un papà coraggio, che non solo ha cercato la verità dei fatti, ma ha lottato per non fare trascurare dalla giustizia la ricerca dei colpevoli.

Tu come hai affrontato tutto questo in questi lunghi anni ?

Io in questi lunghi anni ho affrontato tutto con la forza di mio padre e dei miei familiari che mi sono stati sempre accanto. 4 anni fa è venuta a mancare la presenza fisica di mio padre, morto nel 2020, ma il suo coraggio ci accompagna fino alla fine nella ricerca dei colpevoli per assicurarli alla giustizia .

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