23 Dicembre 2024
Cosbru firma l’ animazione del videoclip “Un atto di rivoluzione” di Diodato e ci racconta la sua arte.
Cosbru ci racconta la su passione per l’arte che ha saputo trasformare in un vero e proprio lavoro. Nel corso della sua carriera ha lavorato con artisti importanti come Diodato.
Di Maria del Rosso
Cosimo Brunetti, in arte “Cosbru”, classe ’82, di Spoleto, è conosciuto al grande pubblico per aver firmato, di recente, il videoclip in stop motion “Un atto di rivoluzione” del nuovo brano del cantautore pugliese Antonio Diodato, penna raffinata e poetica, è una delle voci più interessanti della scena musicale italiana attuale, vincitore del Festival di Sanremo 2020 con la canzone di successo “Fai rumore”.
Cosimo è una giovane promessa dell’ arte che sicuramente continuerà a raggiungere grandi traguardi con impegno, con dedizione con professionalità.
Cosbru è disegnatore, vignettista, videomaker e cartoon maker.
Nel 2020 è stato ospite di Teatro Clessidra e poi ha lavorato alle animazioni di “Taras e la Fabbrica” con musiche di Diodato.
Brunetti dona il suo contributo importante e potente alle parole e alle musiche del cantautore mettendo in evidenza il messaggio del progetto mediante la tecnica pittorica dell’ inchiostro di china su lastra di vetro retroilluminata.
Nell’ epoca delle guerre, dell’ egoismo, della precarietà, narrate ogni giorno dai mass media, si innalza il vento del cambiamento dell’ arte autentica.
Ed è proprio questa la vera rivoluzione nella contemporaneità, le due arti si incrociano in un flusso di emozioni, saper riconoscere ed essere capace di raccontare
l’ emozione vissuta e farla vivere all’ altro senza filtri e senza timore.
“Un atto di rivoluzione” è l’ invito a non restare indifferenti dinanzi alla Storia e al tempo che scorre ma divenire i protagonisti attivi e costruttivi della nostra esistenza attingendo
all’ arte, linfa vitale della nostra anima.
E come afferma l’ artista Pablo Picasso: “L’ arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità”.
Cosbru, sei conosciuto al grande pubblico per aver collaborato di recente per il videoclip del cantautore Diodato “Un Atto di Rivoluzione”. Come nasce la tua collaborazione al progetto e come hai vissuto questa esperienza?
“Nel 2020 il regista Giorgio Testi mi contattò, in pieno periodo di lockdown, per realizzare un’animazione in stop motion per il film documentario “Liberi E Pensanti – Uno Maggio Taranto”. Buona parte di animazione, che io intitolai “Taras e la Fabbrica”, appariva alla fine del film, e la musica che venne usata fu proprio una bellissima versione acustica del brano “Fai Rumore” di Diodato. Inoltre fu proprio nell’estate 2020 che ebbi la fortuna di incontrare personalmente Antonio: una persona davvero gentile con una spiccata profondità d’animo. Dopo cinque anni, scanditi da molte collaborazioni importanti con altri artisti (per chi fosse interessato a scoprire di quali si tratta è libero di consultare il mio sito cosbru.com) l’entourage di Diodato mi contatta direttamente per creare il videoclip ufficiale per l’ultimo singolo “Un Atto di Rivoluzione”. Potermi confrontare nuovamente con un artista del suo calibro, e soprattutto stimolato dalla bellezza del suo nuovo e significativo brano musicale, mi ha portato con gioia e senso di responsabilità ad accettare l’incarico.”
Quali strumenti hai utilizzato per la realizzazione della tua opera d’arte?
“Nella mia abitazione/studio possiedo uno stativo da tavolo ben saldo al quale applico una macchina fotografica il cui obbiettivo riprende dall’alto un supporto di vetro appoggiato ad una lastra retroilluminata. Sul vetro ho iniziato a stendere una trama pittorica gestuale di inchiostro di china, servendomi di una bacchetta cinese di legno (quelle che servono a mangiare il sushi), di un solo pennellino da acquerello, di un panno per le cancellature e, per arricchire qualche scena, di cenere e pezzettini di cartoncino. Scatto dopo scatto, frame dopo frame, sono riuscito, con impegno e passione, tra notti insonni e schizzi di inchiostro, a portare a termine l’intero lavoro.”
Le due arti si incrociano in un flusso di emozioni. “Ma forse, raccontarsi
un’ emozione è ancora un atto di rivoluzione che non è vero che sei il solo” è raccontato nel brano. In fondo, l’arte ci aiuta a sentirci meno soli nella condivisione delle emozioni. Al riguardo, ti è mai accaduto che l’arte ti ha aiutato a superare dei momenti negativi?
“Sì, dipingere e disegnare, così come suonare e scrivere canzoni, sono da sempre le mie terapie per superare momenti difficili della mia vita privata o per dire la mia sul periodo storico che stiamo vivendo e a volte, purtroppo, subendo. Arte e vita, a mio modesto parere, sono da sempre interconnesse: l’una arricchisce, esalta ed illumina l’altra.”
Tre aggettivi per descrivere la tua arte.
“Libera, gestuale ed inquieta.”
Creare arte oggigiorno è un vero e proprio atto di rivoluzione. Quanto è importante avvicinare le giovani generazioni e in che modo possono approcciarsi a questo tipo di lavoro creativo?
“A chi si sta da poco avvicinando ad un qualsiasi linguaggio artistico consiglio di iniziare a sperimentare e di non fermarsi mai, non darsi mai per vinto. Ci saranno momenti di crisi creativa, ne ho avuti e continuo ad averne anche io: sono fisiologici e necessari per costruire giorno dopo giorno la propria identità. Non sentitevi mai ‘arrivati’: godetevi il viaggio.”
Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere il tuo mestiere.
“Se intendete diventare videomaker e creare animazioni vi consiglio di ascoltare tanta ma tanta musica, di qualsiasi genere, di chiudere gli occhi, e iniziare a immaginare. Quelle immagini, nate dal solo ascolto, saranno le vostre più fidate alleate.”
Il tuo atto di rivoluzione?
“Sono convinto che continuare a volare controcorrente, armato dei miei strumenti da disegnatore e da pittore, e con l’amore nel cuore, sia il mio più potente atto di rivoluzione.”
Cosimo Brunetti “Cosbru”
Sito: cosbru.com
IG: cosbru.cosbru
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Maria del Rosso