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“Amsterdam”, quando cerchi l’oscar senza il film.

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi parleremo di “Amsterdam”, nuovo film di David O. Russel presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, disponibile nelle sale dal 3 novembre 2022.
Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com

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di Alessandro Andrea Argeri

“Amsterdam” (USA 2022, 180′) diretto da David O’Russel, con Christian Bale, Margot Robbie, Taylor Swift, Robert De Niro, Rami Malek, John Washington.

“Ambientato” negli anni Trenta, Amsterdam è la storia di tre amici: il dottor Burt Berendsen, l’avvocato Harold Woodman, l’infermiera Valerie Voze, i quali, dopo aver assistito a un omicidio, ne diventano i principali sospettati. La vicenda è ispirata a una storia vera, tuttavia il film non diventa mai un giallo o un thriller nel vero senso della parola.
David O. Russell, regista di American Hustle, torna dopo ben sette anni d’assenza, alla guida di un cast incredibile, formato da soli “top player”.

Sulla carta c’erano tutti i requisiti per un grande successo: un cast d’eccellenza, un regista in grado di dirigerlo, un reparto fotografico altrettanto di valore. Eppure la critica ha distrutto il film ancor prima della sua uscita. “Deludente”, l’aggettivo più ricorrente. Effettivamente, siamo davanti a uno dei pochi casi in cui il cast toglie spazio alla trama. Gli attori sono infatti l’attrazione principale del film, inoltre per tutto il tempo sembrano in competizione tra loro. Ovviamente se ci fosse un premio per le migliori qualità, questo sarebbe difficile da attribuire, anche se alla fine vincerebbe Chrisan Bale. Tuttavia il film manca di contenuto, non si capisce se sia un dramma o una commedia, così le battute si riempiono di vuota retorica, la comicità non porta svago, l'”americanata” è costantemente dietro l’angolo. Insomma, è uno spettacolo agrodolce: bello vedere tanti grandi volti, deludente non aver dato loro un ruolo in una trama.

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