Esteri
La NATO perde una grande occasione per trattare
Il forum di Valdai, L’appello al Papa, le elezioni in Brasile, Il forum euroasiatico di Baku, la situazione sui fronti della guerra.
Aree di crisi nel mondo n. 132 del 30-10-2022
Camminiamo sul filo del rasoio
Dal rischio bomba sporca al blocco del corridoio navale per il grano ucraino.
La settimana si apre con la questione della bomba sporca di Kiev per creare un incidente nucleare che spinga o dia il pretesto ad un gruppo di Paesi di entrare con i soldati nel territorio ucraino, compiendo in tal modo un salto nel buio.
Si vocifera che alcuni Paesi USA GB Polonia in capo a tutti, assieme a Francia Lettonia, repubblica Ceca e forse l’Italia, sarebbero pronti ad un passo folle in caso si verifichi un fatto eclatante che metta a rischio l’esistenza dell’Ucraina.
Spero restino solo voci.
Esaminiamo le possibilità.
Un fatto eclatante è stato più volte tirato in ballo da molti nella NATO, primo fra tutti Biden, che ha iniziato a parlare del possibile uso del nucleare da parte russa prima che mai loro ne avessero accennato.
I Russi hanno più volte ribadito di leggersi i documenti sulla dottrina militare russa che prevedono i parametri di possibile utilizzo degli ordigni nucleari.
Perchè quindi agire come alleanza parallela alla NATO?
La ragione appare evidente, non tutti i governi appaiono sotto pieno controllo di Washington o Londra.
La Germania innanzitutto, non sta fornendo molto all’Ucraina e quello che invia lo fa con i dovuti tempi senza mai accelerare le procedure, segno evidente che lo faccia si, ma non in maniera entusiasta.
Poi di certo c’è la “sovranista” Ungheria del Presidente Orban che spinge per sospendere la corsa alla guerra e far avviare un confronto che stoppi il conflitto.
La Turchia di certo non aspira a rischiare una ulteriore escalation con la Russia, fresca neo partner di Ankara per un mega progetto di Hub energetico, che troverà il suo approdo per un grande gasdotto sulle coste turche in Europa. Questo gasdotto le fornirà energia in abbondanza, tanta da renderla esportatrice.
Per le norme interne alla NATO, l’Alleanza ha scopo formalmente difensivo, ma sappiamo bene che l’ipocrisia abbia fissa dimora presso il 1110 di Avenue Leopold III a Brusselles.
Entrare militarmente in un altro Paese non sarebbe contemplato in assenza di attacco diretto.
Pertanto questo gruppo di Paesi potrebbe arrivare ad agire su accordi paralleli aggirando i lacci dello statuto della NATO.
Non che manchino i precedenti recenti, (coalizione dei volenterosi) di cui faceva parte anche l’Ucraina e che arrivò a invadere un paese sovrano e a farlo senza alcuna giustificazione legale, nel 2003 scoppiò così il conflitto con l’Iraq.
Non credo sia necessario spiegare come questo gioco diventi pericoloso quando fatto ai danni di una potenza nucleare.
Valdai
il forum economico di Valdai è un importante appuntamento mondiale, anche quest’anno si è svolto senza particolari mutamenti rispetto al passato, mancavano alcuni ospiti occidentali, ma il resto del mondo era presente come sempre.
Il discorsi del Presidente Putin era molto atteso.
I contenuti non hanno tradito le aspettative, un discorso che ha segnato il solco che separa la Russia dall’Occidente e anche il mondo euroasiatico dall’Occidente.
Differenti valori e differenti visioni su come debba essere immaginato il mondo che si sta formando dalla crisi occidentale e dall’emergere di nuove potenze economiche e anche militari.
Un discorso fermo sulle posizioni russe chiaramente, ma che conteneva anche aperture per un eventuale dialogo.
Un segno importante di disponibilità da cogliere, su basi concrete e pragmatiche, dove sono rimangono per capirci, ma che allo stesso tempo mostrava un percorso stretto ed irto di difficoltà, ma reale e praticabile.
Anche l’ex presidente russo Medvedev si è speso per chiedere a Kiev di riconoscere i referendum dei territori e scendere a patti.
Altro segnale di ricerca di dialogo da parte russa.
Perchè questi segnali?
Pochi giorni fa c’è stato un terzo importantissimo segnale di apertura, il Presidente Russi Putin ha detto che il Papa potrebbe essere un mediatore riconosciuto ed autorevole per trattare la pace.
Siamo a tre differenti e chiari inviti al dialogo.
A questi segnali quale è stata la risposta di Kiev e della NATO, o meglio si sospetta della parte anglosassone,?
Lo abbiamo visto a Sebastopoli, con l’attacco alle navi che garantivano l’apertura del corridoio per il grano e affini.
Colpita dal drone marino ucraino è stato proprio un dragamine che rimuove le mine ucraine che si sono svincolate dai punti di rilascio e vengono ritrovate sulle rotte commerciali, cosa certificata anche da forze turche.
L’esito di questo attacco è stato il danneggiamento non grave di forse tre navi da guerra, nessuna affondata e non pare vi siano vittime, e la conseguente chiusura del corridoio per il grano.
Alcune navi vengono fermate già da oggi.
I Paesi occidentali erano i maggiori destinatari di questi carichi di granaglie, non i paesi più poveri.
Credo che NATO USA abbiano travisato i segnali Russi scambiandoli per debolezza, da come conosco invece Mosca, ritengo che queste aperture siano o siano state le ultime possibilità per dare alla pace una possibilità.
Andamento del conflitto
In questi giorni che la Russia intendeva interlocutori, non sono stati registrati attacchi consueti alle infrastrutture energetiche ucraine, segno evidente che si attendeva una risposta prima di procedere.
Previsto pertanto entro breve il ripristino dell’operazione volta a terminare detta demolizione, L’inverno è sempre più vicino e per la popolazione la cosa non è certo un buon segnale.
Nella vicina Lituania, sconosciuti hanno segato e rubato il legname di 15 panchine delle fermate dei bus, notizia che ha fatto il giro di tutta Europa.
Il rincaro dei prezzi e gli stipendi fermi al palo gettano in gravi difficoltà le famiglie.
Settore di Karkov
Proseguono attacchi di ambo le parti
Attacchi russi segnalati su Ivanovka e Kislovka vicino a Kupyansk.
Attacchi ucraini più a sud, Berestovo, Kezmakovka, Stelmakovka.
Gli Ucraini hanno poi tentato di sfondare tra Nevske e Terny.
In nessuno di questi tentativi gli uni o gli altri hanno avuto successo.
Settore di Artiomosk
Le forze ucraine hanno ricevuto molti rinforzi e tentata una controffensiva ma i guadagni sono stati di poche centinaia di metri.
Le truppe della Wagner restano a contatto con la cerchia urbana.
Donetck
Importante offensiva russa.
I due villaggi chiave a nord dell’aeroporto Vodyane e Opytne sono oggetto di contesa, ora da immagini apparse su Twitter i blindati russi sembrano essere arrivati oltre la zona abitata di Vodyane e pertanto è sotto controllo russo, su Opytne ancora si combatte.
Settore di Ugledar
L’iniziativa è in mano russa anche in questo settore, qui le truppe sono avanzate sino a conquistare Pavlovka.
Zaporije
Ancora segnali di accumulo di forze da parte di Kiev.
Cherson
Diversi attacchi ucraini sono stati tentati sempre dalla direzione di Krivoi Rog, senza però avere successo e causando molte perdite tra le fila di Kiev.
Concluso il congresso del Partito Comunista Cinese
Vediamo con il professor Davide Rossi alcune dei principali indirizzi usciti da questo XX congresso che ha visto la riconferma del Presidente uscente Xi Jinping per un terzo mandato quinquennale.
Baku
Si è concluso venerdì il Forum Euroasiatico di Verona che quest’anno si è svolto a Baku, per capirne meglio i contenuti ho organizzato assieme ad alcune colleghe una intervista ad un partecipante, il vicepresidente nazionale di Confimpresa Mario Pietri.
Brasile
Oggi 30 ottobre sono in corso le votazioni in Brasile dove i due candidati al ballottaggio, Lula e Bolsonaro si confrontano in un difficile scontro.
Non si azzardano pronostici anche per non portare male, sapremo entro poche ore chi sarà il vincitore.