30 Novembre 2025
Simón Bolívar e la Battaglia per la Sovranità: Il Cuore Ribelle delle Americhe nella Nuova Era del Litio

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Roma, 28 novembre 2025 – Centro E. Nathan
Si è concluso il 28 novembre 2025, presso il Centro E. Nathan di Roma, l’atteso incontro del Festival “LeggereNienteMale”, organizzato dalla deiMerangoli Editrice, con la presentazione del saggio L’eredità di Simón Bolívar: il cuore ribelle dell’America Latina di Maddalena Celano. L’evento ha radunato una vasta e qualificata platea, composta da diplomatici latinoamericani, intellettuali, attivisti e artisti, per discutere il futuro della “Patria Grande” e le nuove sfide geopolitiche che minacciano la sovranità dei popoli latinoamericani.
Bolívar e la Visione di Sovranità
Il dibattito è stato inaugurato dai principali rappresentanti diplomatici dell’America Latina in Italia, tra cui Sua Eccellenza Mónica Robelo Raffone, Ambasciatrice del Nicaragua in Italia, e Sua Eccellenza Teresa Subieta Serrano, Ambasciatrice della Bolivia presso la Santa Sede. Entrambe hanno sottolineato l’importanza di preservare e rafforzare l’ideale del Continentalismo bolivariano, un concetto che Bolívar stesso aveva concepito per unificare i paesi latinoamericani nella lotta contro le potenze coloniali e imperialiste. Un’idea che ancora oggi, nelle parole dei diplomatici, rappresenta un pilastro fondamentale nella difesa della sovranità e nella lotta contro il neocolonialismo.
In particolare, l’ambasciatrice Subieta Serrano ha evidenziato la stretta connessione tra la visione di Bolívar e la difesa dei diritti sociali, con un accento particolare sulla lotta femminista e indigena. Oggi, queste battaglie sembrano minacciate dall’ascesa delle politiche estrattiviste delle destre al potere in diversi paesi latinoamericani.
Damián Delgado Vázquez, Primo Consigliere Politico dell’Ambasciata di Cuba, ha evocato il ruolo cruciale di Cuba nella resistenza storica contro il “bloqueo” imposto dagli Stati Uniti, richiamando la necessità di un fronte unito per proteggere i diritti e la dignità dei popoli latinoamericani.
La Carta de Jamaica: Una Visione per il Futuro
Il momento culminante della serata è stato il discorso di Maddalena Celano, autrice del saggio L’eredità di Simón Bolívar, che ha saputo intrecciare la memoria storica con le sfide contemporanee. La Celano ha riflettuto sul significato profondo della Carta de Jamaica del 1815, un manifesto redatto da Bolívar in esilio, che ha segnato un punto di svolta nel suo pensiero. La Carta, infatti, non solo denunciava la brutalità del colonialismo, ma tracciava anche una visione lungimirante delle difficoltà che avrebbe incontrato la sua causa. Tuttavia, nonostante tutto, Bolívar manteneva viva la speranza di una Grande Colombia unificata, una visione che si estendeva oltre la lotta per l’indipendenza, abbracciando anche la causa della giustizia sociale e dell’abolizione della schiavitù.
La riflessione si è quindi spostata sull’impegno di Bolívar per l’emancipazione degli schiavi, un impegno che si concretizzò grazie all’appoggio di Haiti, che gli fornì risorse e armi in cambio della promessa di liberare tutti gli schiavi nei territori da lui liberati. Questo atto simbolico ha posto le basi per la lotta per l’uguaglianza, una lotta che continuò ad essere una delle colonne portanti del pensiero bolivariano.
Il Litio: Nuove Battaglie per la Sovranità Energetica
L’evento non si è limitato a celebrare il passato, ma ha saputo proiettarsi nel futuro, trattando temi di estrema attualità. In particolare, l’attore e produttore britannico Bruce Martyn Payne, noto per il suo impegno nelle lotte sociali e nella difesa delle risorse naturali, ha portato l’attenzione sulla crescente importanza strategica del litio. Descritto come “il nuovo oro”, il litio è diventato oggetto di un’intensa competizione internazionale, con paesi come Bolivia, Argentina e Cile, che si trovano nel cosiddetto Triangolo del Litio, costretti a fare i conti con le pressioni delle potenze globali per il controllo di questa risorsa essenziale per la transizione energetica.
Payne ha denunciato il rischio di un nuovo colonialismo, meno visibile rispetto a quello del passato, ma altrettanto insidioso, che si manifesta attraverso l’estrattivismo incontrollato e il dominio delle risorse naturali. Il suo intervento ha risuonato con la visione bolivariana, che poneva la sovranità delle risorse naturali al centro della lotta contro l’imperialismo e il neocolonialismo economico.
La Resistenza Continua: La Lotta per la Giustizia Sociale
Nel corso della serata è emerso con forza il concetto che la lotta per l’indipendenza dei popoli latinoamericani non è mai finita. Se un tempo la dominazione coloniale si esercitava con le armi, oggi essa si manifesta in forme più sottili, come il controllo delle risorse naturali e il dominio tecnologico. In questo contesto, la figura di Simón Bolívar è stata riaffermata come simbolo di speranza e resistenza, un punto di riferimento per coloro che lottano contro le nuove forme di imperialismo economico.
L’eredità di Bolívar, dunque, non è solo una memoria storica da celebrare, ma un impegno attuale. La lotta per la sovranità energetica e il controllo delle risorse naturali come il litio rappresentano la nuova frontiera dell’indipendenza per i popoli latinoamericani. La serata di Roma ha ribadito che la causa bolivariana non è mai stata così viva e rilevante come oggi, non solo nelle piazze latinoamericane, ma in ogni angolo del mondo dove si combatte per un futuro più giusto e libero dal neocolonialismo.
Il Festival “LeggereNienteMale” e la presentazione del saggio di Maddalena Celano sono stati un momento significativo di riflessione e di impegno, riaffermando che la lotta per la giustizia sociale, l’autodeterminazione e la difesa della dignità dei popoli è un’eredità viva, che continua a ispirare chiunque creda in un mondo più equo e in un’America Latina finalmente libera da ogni forma di sfruttamento.

