28 Luglio 2025
Gli Israeliani sequestrano due italiani e altre 19 persone in acque internazionali

Aree di crisi nel mondo n. 253 del 27-7-25
Handala
La Freedom flottiglia era partita alcuni giorni fa da Gallipoli, a bordo 21 membri dell’equipaggio
https://freedomflotilla.org/it/home-italiano/ a bordo anche Antonio Mazzeo, che ho conosciuto personalmente presso la Festottolina il 12 luglio scorso dove abbiamo tenuto un tavolo di discussione assieme e alla presenza di un pubblico numeroso ed interessato.
Antonio non è solo una persona sensibile, è anche un uomo di notevole acume, sa leggere bene la realtà della politica e situazione odierna nel mondo.
Ha le idee chiare su dove si vada a parare e si impegna per combattere il declino umano e culturale dell’Occidente collettivo che tende ad una deriva autoritaria e violenta.
Antonio è salito a bordo della Handala a Gallipoli e da li sono salpati per raggiungere Gaza e portare alla popolazione cibo, medicinali, late in polvere per i bambini più piccoli e anche giocattoli.
Non sono un pericolo per la sicurezza dei soldati, ma evidentemente il loro impegno rappresenta un terribile rischio per il criminale regime genocida sionista israeliano.
La Handala ha navigato in questi giorni verso Gaza, all’altezza di Creta iniziarono a osservare droni su di loro, la maggior parte erano della missione Frontex altri no, e il loro modello ne tradiva l’origine, Israele.
Ieri sono arrivati a meno di 90 miglia da Gaza, così ho deciso di collegarmi direttamente con lui, ho contattato la nostra amica comune, la giornalista Clara Statello e abbiamo stabilito di avviare una diretta per le 19,40.
Non appena iniziato il collegamento, Antonio ci avvisava che a bordo era scattato l’allarme e che erano state individuate due imbarcazioni veloci provenienti da Israele dirette verso di loro.
Abbiamo proseguito comunque il collegamento seguendo le dirette da bordo sia dal canale youtube della Freedom Flottilla che dal profilo Instagram dell’equipaggio.
In tal modo potevamo anche vedere Antonio sul ponte dell’imbarcazione, con addosso il giubbotto di salvataggio, come tutti gli altri e che trafficava col telefono per tenere aggiornati i suoi cari e le testate con cui collabora.
Dopo circa 30 minuti siamo riusciti a ricollegarci con lui e trovate il suo accorato messaggio nel video sottostante.
Abbiamo proseguito nella diretta documentando quanto accadeva e diffondendolo nell’ambito delle nostre limitate capacità.
Ad un certo punto l’Handala è stata contattata dalle imbarcazioni israeliane, che l’hanno abbordata e militari armati sono saliti a bordo con un atto di pirateria degno di loro, e con la violenza hanno preso il controllo di un’imbarcazione in acque internazionali.
I militari del regime di Telaviv hanno poi sequestrato l’intero equipaggio dirottando l’imbarcazione e conducendola, contro la volontà delle persone a bordo, presso il porto di Ashdod.
Ad oggi sappiamo che uno dei due italiani stia rientrando in aereo, mentre l’altro avrebbe rifiutato di rimpatriare volontariamente e pertanto sembra venga trattenuto, presumo si tratti di Antonio.
Resta forte il messaggio di rifiuto della logica genocida da parte di questo valoroso drappello di volontari, di fronte all’immobilismo del mondo, o quasi, loro hanno scelto di mettersi in gioco e reagire pacificamente.
Li ringrazio con tutto il cuore per quanto hanno fatto e per quanto stanno facendo non solo per Gaza ma anche per salvare quel poco di umanità che rimane in tutti noi.
Umanità in declino e ricordo dei bambini vittime nel Donbass
Oltre alla popolazione ed ai bambini di Gaza, oggi ricordiamo anche le vittime di 8 anni di guerra taciuta dai media mainstream, la guerra incivile in Ucraina, con Kiev nella parte dell’aggressore e i bambini del Donbass in quello delle vittime assediate.
In questo bell’articolo dell’amico Eliseo Bertolasi, trovate la spiegazione del perchè venga ricordato il 27 luglio, giorno che purtroppo ricordo come fosse ieri, con l’immagine della mamma di soli 23 anni, Kristina Zhuk, che moriva uccisa dai missili ucraini mentre si trovava in un parco pubblico con in braccio la sua piccola Kira di soli 10 mesi.
Simboli di quella tragica guerra e dei moltissimi crimini commessi da Kiev, oggi vengono ricordate assieme a tutti gli altri bambini uccisi in quel conflitto dalla violenza del regime ucraino.
Situazione in Ucraina
4 sono oggi le città occupate dall’Ucraina che si trovano in situazione molto precaria per le difese ucraine.
Le truppe russe si stanno avvicinando man mano alle difese urbane di questi 4 centri importanti.
Pokrovsk, Mirnograd, Kostiantianovka e Kupyansk.
Stiamo monitorando in particolare Pokrovsk e Kupyansk, perchè qui ci sono state le maggiori avanzate da parte russa.
Con la caduta di Mikolaivka e Novoekonomichne, Zvirovo, Leontovychy, Chunishino e Novopavlovka, avvenute nel giro di pochi giorni, il fronte si è portato a ridosso della cerchia urbana sia di Pokrovsk che Mirnograd.
Sul fronte di Kupyansk, invece, il quasi accerchiamento si è verificato a seguito di un avanzamento progressivo sul fianco ovest della città, con la conquista di Radkovka, Moskovka, Sobolovka.
La situazione di Kostyantyanovka è leggermente diversa.
I Russi non sono ancora alle “porte” della città, ma si stanno avvicinando su tre differenti punti.
Chasov Yar, dopo la conquista della cittadina le truppe di Mosca sono avanzate verso la città fino a liberare Predtechyno, che si trova a 2 km dalla città.
Toreck, da questo lato avanzano conquistando Bila Gora, Alecsandro Shultyno, Sherbenovka, Novospaske, Yablunovka e Aleksandro Kalynovo.
Le difese ucraine si vanno ritirando pian piano, non a causa di un piano di ritiro graduale, ma a causa delle pesanti perdite subite che li obbligano a cedere quel territorio che difendono strenuamente.
Il divario sui vari fronti è evidente, artiglieria, da 5 a 10 a uno in favore russo, le bombe FAB con moduli UMPK, precise e micidiali, sono in predominio quasi assoluto per i Russi, i droni sono pressoché pari, ma oggi si uniscono anche i droni medi Gerano in funzione FPV, guidati quindi da un operatore con precisione sui bersagli direttamente al fronte, ma a differenza dei droni soliti, i Geran portano una testata da circa 90 kg.
Il divario di fuoco di appoggio sta causando il numero elevato di perdite ucraine anche se cercano di restare in assetto difensivo, no vale il principio che chi attacchi abbia un maggior numero di perdite, la tecnologia ed i mezzi attuali invalidano questo principio.
Nei prossimi giorni, o forse ore, partirà un attacco di maggiore intensità verso le de città di Pokrovsk e Mirnograd che sono davvero mal messe come difese, e che non sembrano in grado di essere adeguatamente difese dagli Ucraini.
In passato le battaglie per le città sono durate anche mesi, se in questo caso dovessero durare di meno, avremmo un segnale fortissimo della attuale difficoltà delle forze di terra ucraine.
