10 Febbraio 2025
L’importante città di Toreck da ieri si chiama Dzerzynsk
La situazione sui fronti ucraini con le ultime pesanti sconfitte di Kiev e l’ombra delle trattative che si avvicina
![](https://ilsud-est.it/wp-content/uploads/2025/02/copertina-de-il-sudest-del-9-2-25.jpg)
di Stefano Orsi
Aree di crisi nel mondo n. 232 del 9-2-25
Kiev perde ufficialmente un’altra importante città mineraria e strategica.
Dobbiamo aggiungere un altro capitolo al lungo elenco di sconfitte subite in questi 16 mesi di continua offensiva russa.
La città di Toreck è stata interamente conquistata dalle truppe di Mosca.
La settimana scorsa avevamo parlato degli ultimi tentativi, disperati, da parte ucraina di ritardare la proclamazione da parte russa della sua totale presa, ma come previsto, anche quei disperati sacrifici di poveri soldati mandati a morire dai comandi ucraini per soli fini propagandistici, hanno solamente ritardato di una settimana l’inevitabile.
E così eliminate le ultime sacche presenti in pochi caseggiati presi nel vano tentativo di tenerli, il giorno 7 è stata ufficialmente annunciata la presa della miniera e della totalità dei quartieri cittadini.
Il giorno dopo il Ministero della Difesa russa ha confermato ufficialmente anche il cambio di denominazione della città che ritorna alla suo originale nome russo di Dzerzinsk, sostituito da Toreck nel 2016 a seguito delle leggi per la desovietizzazione dell’Ucraina, una trovata del regime neonazista di Kiev a compimento del lungo percorso iniziato nel 91 e volto a riscrivere la storia e la cultura ucraina.
Ora per le truppe russe si apre la strada verso la ancora più importante città di Kostjantyanivka, che tra qualche mese potrebbe tornare a chiamarsi Konstantynovka in russo.
Fronte di Chasov Yar
Proseguono le battaglie per i rimanenti settori della cittadina, permane una presenza ucraina nella “Cittadella” a ovest della fabbrica di mattoni refrattari, qui si concentrano le attenzioni dell’esercito russo.
Poco a nord, in direzione Kramatorsk, le truppe russe hanno conquistato il villaggio di Orikovo Vasilevka.
Testa di ponte a nord di Kupyansk
Si allarga ancora la testa di ponte creata dai Russi oltre il fiume Oskil.
Sono stati conquistati due villaggi in questa direzione, Figolovka e Novomlynsk.
Pokrovsk e Mirnogrod
I problemi ucraini non si fermano di certo ai settori finora trattati.
In questo settore ad esempio, i Russi hanno conquistato Baranovka, in direzione di Kostiantinivka.
Sono stati respinti gli attacchi su Pishkane, legati ai disperati tentativi di contrattacco, e consolidate invece le posizioni su Novoalecsandrovka, Nadiivka e conquistata per intero Sbirne.
Fronte di Kurakovo
L’avanzata russa procede, Dachne è caduta sotto controllo di Mosca e a breve la seguirà Andreevka, dove i guadagni avvengono giornalmente, ¾ del villaggio strategico sono ormai sotto controllo russo.
Le forze d’assalto russe sembra si apprestino a dare il colpo finale al settore attaccando Costantinopil e Ulakly.
Settore di Kursk
Nei giorni scorsi il comandante delle forze armate ucraine Syrsky ha ordinato l’assalto in forze in direzione di Cerkasskaya Konopelka e Ulanok.
Sono stati impiegati numerosissimi mezzi occidentali, Challenger 2, Leopard 2, M113, VC90, Bradley, ecc ecc .
L’attacco è partito diretto verso Ulanok per poi piegarsi su Cerkasskaya, dopo alcuni giorni in cui il numero impressionante di video con droni a fibra ottica russa colpivano mezzi ucraini a decine si sono susseguiti, mai visti in tale numero, possiamo dire che l’attacco sia miseramente fallito e divenuto una catastrofe di perdite.
Sono decine, forse almeno 70 i mezzi di vario tipo danneggiati o distrutti e fermi lungo le vie dell’attacco.
Le truppe ucraine hanno preso solo per poche ore Cerkasskaya Konopelka, Ulanok non è stata nemmeno conquistata temporaneamente.
I Russi sono al contrattacco e dopo averne decimato i mezzi, attaccano le truppe ucraine quasi isolate.
Sono stati comunque segnalati massicci afflussi di forze nella sacca di Kursk.
Carri e blindati si vanno accumulano verso Sudja e in direzione di Malaya Loknia, vogliono evidentemente tenere il saliente il più a lungo possibile, ma nel farlo, cadono nell’inganno russo e perdono le loro forze migliori.
Lo scopo di questo attacco?
Credo siano diversi.
Uno senza dubbio sembra essere la sconfitta subita a Toreck e la necessità di coprire la notizia della perdita dell’importante città con una iniziativa bellica di grandi proporzioni, che però è divenuta a sua volta una tragedia.
L’altra è legata alle prossime possibili trattative dirette tra USA e Russia sul futuro del conflitto.
Le trattative
Ieri il Presidente arancione Trump ha parlato di una telefonata fatta a Putin dall’Air force 1, cosa non smentita ne confermata da Mosca.
Da mesi l’entourage di Trump e lui stesso affermano di avere un piano per fermare il conflitto, ma ciò che finora è trapelato appare più come una barzelletta.
Hanno annunciato che nei giorni 14 -15 di febbraio dovrebbero presentare finalmente ufficialmente il loro piano, il 20 è atteso poi l’inviato di Trump per l’Ucraina Kellogg a Kiev.
Sempre dall’amministrazione Trump sono trapelate informazioni di un possibile incontro tra il presidente USA e il Presidente Putin per fine mese o all’inizio di marzo.
Trump continua a dire che Putin sia intenzionato a fermare la guerra, e lo sappiamo bene che è così, aveva avviato trattative con gli USA per evitare proprio il conflitto nel 2021, avviato trattative con l’Ucraina immediatamente con l’inizio dell’operazione nel marzo – aprile del 2022, finite male per l’intervento britannico e l’operazione mediatica di Bucha, ancora nel giugno del 2024 il Cremlino ha presentato un piano per terminare il conflitto ed arrivare ad una pace stabile tra la NATO e la Russia, piano del tutto ignorato dall’Occidente.
Mi chiedo cosa conterrà ora di nuovo il piano Trump e soprattutto spero tanto non contenga le idiozie trapelate finora.
Nel frattempo il conflitto prosegue e molto intensamente.
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