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EMERGENCY IN MOLDAVIA PER ASSISTERE I PROFUGHI IN FUGA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA
EMERGENCY | GUERRA UCRAINA
IL POLITRUCK DI EMERGENCY IN MOLDAVIA NELLA CITTÀ DI BALTI
OFFRE ASSISTENZA SANITARIA E PSICOLOGICA AI PROFUGHI
IN FUGA DALLA GUERRA
Un team di EMERGENCY è in Moldavia per fornire assistenza medica di base, infermieristica e psicologica ai profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.
“Ci troviamo nella città di Balti con la nostra clinica mobile, il Politruck, davanti a un Centro di prima accoglienza per i profughi che arrivano dall’Ucraina – spiega Andrea Bellardinelli, programma migrazioni ed emergenze di EMERGENCY. – Balti è il secondo nucleo urbano più popoloso del Paese e ospita tre centri rifugiati. Insieme alle autorità moldave, con il nostro staff, stiamo cercando di offrire a queste persone un primo supporto e continuità assistenziale”.
La Moldavia è il Paese più povero d’Europa dove, ad oggi, sono affluiti quasi 400mila i profughi ucraini[1] che hanno oltrepassato il confine con l’intenzione di rimanere nel Paese o sono soltanto di passaggio verso altri stati. Numeri molto alti per un Paese piccolo con risorse limitate che, proprio per questo, ha dichiarato lo stato di emergenza. Inoltre, è il Paese che si trova più vicino alla città ucraina di Odessa, dove si teme un attacco su larga scala.
Per questo EMERGENCY ha previsto qui un intervento in due fasi: la prima comprende l’assistenza di medicina di base, infermieristica e psicologica ai profughi accolti nei centri attraverso l’uso della clinica mobile che si trova attualmente davanti all’Hotel Balti, un centro di accoglienza per rifugiati, ma a disposizione anche per tutti gli ucraini alloggiati in case e strutture private. La seconda, invece, riguarda l’attivazione di team di esperti in chirurgia di guerra da inviare in supporto degli ospedali locali in caso di necessità.
“Nelle prime giornate di attività del nostro ambulatorio mobile qui a Balti abbiamo ricevuto tra i pazienti soprattutto adulti, in buona parte anziani, con malattie croniche e molto provati da un punto di vista psicologico – continua Bellardinelli. – Vivono un momento di grande stress emotivo e di ansia. Ansia di cosa accadrà, ansia nel pensare ai loro cari rimasti nel paese, ma anche stanchezza mentale e fisica. Nonostante questo, però, riescono a dimostrare una grande forza”.
Il Politruck è il mezzo più grande in dotazione ad EMERGENCY. Si tratta di un camion allestito con una sala di attesa, due ambulatori e una postazione per i colloqui di ascolto psicologico e di mediazione, il cui spazio viene ampliato ulteriormente con l’allestimento di una zona triage all’esterno per l’accoglienza dei pazienti. Essendo un mezzo completamente autonomo permetterà, qualora ce ne fosse il bisogno, di spostarsi e modellare l’intervento sulle necessità in evoluzione in un contesto così imprevedibile, particolarmente in caso di peggioramento della situazione nel sud dell’Ucraina e di una intensificazione del flusso di rifugiati.
“Non possiamo sapere cosa accadrà nei prossimi giorni, scattiamo una fotografia di ciò che vediamo al momento. Intanto lavoriamo, insieme alle autorità moldave, per potenziare ancora di più il nostro servizio. Staremo qui finché ce ne sarà bisogno, ma speriamo di doverci rimanere il minor tempo possibile, perché vorrà dire che la guerra sarà terminata.” – conclude Bellardinelli.
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