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Anche la Chiesa nel mirino dei razzisti: Papa Francesco contestato da Forza Nuova

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di NICO CATALANO

 

Domenica scorsa, a Roma, durante il consueto rito dell’Angelus, il movimento di estrema destra Forza Nuova ha contestato aspramente Papa Bergoglio,

 

 

tramite l’esposizione nella centralissima via della Conciliazione, di uno striscione che riportava la scritta: “Bergoglio come Badoglio Stop immigrazione”. Le motivazioni della contestazione al Pontefice sembrerebbero le molteplici e sempre più frequenti prese di posizione dello stesso Vescovo di Roma in favore degli ultimi, dei poveri e dei migranti.

Iniziative volte a favorire la pace e l’integrazione tra i popoli, come la donazione di oltre mezzo milione di dollari ai migranti ispanico americani bloccati al confine tra gli Stati Uniti e il Messico a causa delle politiche messe in atto in questi ultimi anni dall’amministrazione Trump o  l’incontro promosso dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, avvenuto in Vaticano giovedì scorso con oltre 500 rom, sinti e camminanti, tra cui la famiglia rom di origine bosniaca, presa di mira nei giorni scorsi da Casapound, un altro movimento di estrema destra, cha ha contestato attraverso minacce, violenze e vergognosi atti razzisti l’assegnazione di una casa popolare nel quartiere romano di Casal Bruciato allo stesso nucleo famigliare.

Nel mirino di Forza Nuova, non c’è solo il Papa, ma chiunque si impegna in progetti di integrazione, primo fra tutti Mimmo Lucano, colui che a Riace in Calabria ha concretizzato un modello di inclusione. Infatti in un comunicato diramato dalla stessa organizzazione di estrema destra con il quale si rivendica l’iniziativa contro il Pontefice si legge “Da Mimmo Lucano fino a Jorge Mario Bergoglio, dai media ai palazzi del potere, dalle bandiere rosse ai manganelli o ai divieti delle questure, chi odia l’Italia e gli Italiani, chi vuole silenziare il dissenso, troverà la resistenza di Forza Nuova” parole deliranti connotate da una forte impronta fascista e al limite dell’apologia di reato. L’accaduto ha visto reazioni contrastanti da parte delle forze che sostengono il governo Conte, se da una parte si registra un sostanziale e preoccupante silenzio da parte della Lega Nord, per il leader del M5S Luigi Di Maio, invece l’attacco subito da Bergoglio è “vergognoso e al tempo stesso inqualificabile”. Determinate azioni che nulla hanno a che vedere con la democrazia, dovrebbero subire condanna unanime da parte di ogni forza politica, certo si capisce che risulta difficile chiedere questo a chi pubblica libri con case editrici di estrema destra.

D’altronde è bene ricordare che la ricostituzione del partito Fascista, la propaganda del razzismo, del fascismo e la sua apologia risultano essere dei reati, ultimamente lo scrittore Erri De Luca, durante il salone del libro di Torino ha affermato che “Il razzismo è un disturbo di comportamento, è un errore di percezione della realtà intorno e della realtà interna, non è un caso politico, ma è un caso clinico che andrebbe curato con un trattamento sanitario”.

In un Paese come il nostro che ha facilmente dimenticato o scordato cosa è stato ed ha prodotto un certo regime, a differenza della Germania in cui addirittura sono stati cambiati persino i nomi delle piazze dell’epoca nazista, sarebbe auspicabile, un fronte comune della politica, nonché l’intervento della magistratura nel fare rispettare quanto sancito dalla  Costituzione democratica e antifascista.

Fonte della foto Sky tg 24

 

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo