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Sgarbi condannato a risarcire Vendola per diffamazione
di MARIA DEL ROSSO
E’ stata confermato dalla Corte di Cassazione la sentenza a carico di Vittorio Sgarbi, condannato dalla Corte di Appello di Bari a risarcire l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per diffamazione.
La sentenza emessa nel marzo 2018, è cosi’ diventata definitiva.
I fatti risalgono al 2011, quando durante la trasmissione di Rai 1, “Ora ci tocca anche Sgarbi”, il giornalista Carlo Vulpio (Tutt’ ora a processo per diffamazione), parlò di presunti interessi mafiosi in tema delle energie rinnovabili.
Sgarbi, ospite del programma, nella trasmissione annui’ alla parole del giornalista su un presunto ruolo della Regione Puglia nella gestione del business dell’ eolico, mentre giorni prima aveva parlato di una “Puglia massacrata da una forma di criminalità istituzionale che l’ ha sfigurata con pale eoliche”.
In primo grado, nel novembre 2015, Sgarbi fu assolto al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato “perché il fatto non sussiste”.
La sentenza di assoluzione del reato di diffamazione aggravata fu impugnata dalla sola parte civile, l’ avvocato Vincenzo Muscatiello per Nichi Vendola.
I giudici, quindi, in Appello e ora anche in Cassazione, non si sono pronunciati sulla responsabilità generale ma soltanto sulla sussistenza di un danno, che è stato riconosciuto e dovrà essere quantificato in sede civile.
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