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Uno scenario incerto
di MADDALENA COVIELLO
Un periodo di pace, ricchezza economica, lavoro, valori civili e sociali ha caratterizzato gli anni prima della caduta delle Torri Gemelle. Il sole dopo la tempesta che avevano portato le guerre. Alla luce degli occhi dei cittadini del mondo non ci si spiega realmente cosa stia accadendo da allora e perché. Di fatto, però, sembrano rincorrere un benessere economico, una stabilità finanziaria che non c’è e sembra sempre di più difficile raggiungere. Sì, anche ora, che il concetto, di appartenere a una grande famiglia nazionale, europeista e mondiale per la quale vale la pena sacrificarsi ogni giorno con salari bassi, tanto lavoro, rinunce affettive ed economiche, si comincia anche a rinunciare ai sogni. Sembra che la situazione stia sfuggendo di mano. Avvertenze di probabili conflitti si ripetono in questi anni e stanno toccando davvero tutti, tutti i continenti. Il problema sarà veramente l’esigenza bellica, che sicuramente quando si consapevolizza l’idea non piace a nessuno e fa paura, terrifica o il problema sarà finanziario? A che serve a chi realizza di aver bisogno di davvero sempre tanti soldi, rincorrerli con ogni mezzo? C’è davvero qualcuno che mangia tanto o che spende tanto da valere l e sue spese per una popolazione mondiale? Perché in fondo tutta la popolazione mondiale si sta esponendo a dei sacrifici che non bastano mai, c’è anche il desiderio di fare pace quando si litiga tra le grandi nazioni. In fondo bisogna solo tranquillizzarsi un attimo e pensare che per sfogare la propria rabbia, si possa distruggerle la felicità, anche la propria, soprattutto quando il sorriso dell’altro che prima ricevevamo non c’è più.
L’Europa è in forte crisi economica, non si può negarlo. Sta dimenticando essa come tutto il mondo ciò che ha dato di nuovo vita alla vita: la pace, la solidarietà, le frontiere aperte, i valori etici, il rispetto, l’amicizia. Forse una conseguenza sarà la notizia che, dopo il Medio Oriente, La Corea, l’America, ora c’è anche per noi “il rischio della corsa agli armamenti”- annunciata dal presidente russo- “ se gli Usa dovessero dispiegare i missili di medio raggio in Europa”.
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