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NUOTO PARALIMPICO: ANDREA DI GENNARO: “LA PUGLIA C’E’ MA DOBBIAMO ANCORA CRESCERE”

La delegazione pugliese paralimpica ha nuotato e vinto nel ricordo di Patrizia Nettis, la giovane giornalista sportiva scomparsa agli assoluti di Brescia. Abbiamo intervistato Andrea Di Gennaro, bronzo nei 100 rana

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: per gentile concessione di Andrea De Gennaro

Ottima prestazione dei nuotatori paralimpici pugliesi a Brescia, durante i campionati italiani assoluti di nuoto paralimpico, riservati agli atleti con disabilità fisica e visiva. Ben 12 sono le medaglie vinte. Dietro la “solita” Vittoria Bianco (a medaglia alle olimpiadi di Tokyo), che ha vinto l’oro nei 100 farfalla 400 sl, e ad Maria Giovanna Gernone che ha conquistato l’oro nei 200 misti, 100 farfalla e 400 sl a medaglia sono andati Giulio Legrottaglie (argento nei 100 e 200 sl), Ramona Botta, argento nei 50 sl, 100 rana e 100 dorso e Andrea Di Gennaro, bronzo nei 100 rana. Momenti di gioia ma anche di tristezza, ricordando la giornalista, nonché addetta stampa Patrizia Nettis, recentemente scomparsa. Ne parliamo con Andrea Di Gennaro

Ciao Andrea, grazie di aver accettato la nostra intervista. Sei soddisfatto di questo bronzo?

Certo perché è stata una medaglia ottenuta in uno stile “la rana” completamente nuovo per me e per questo motivo il bronzo mi sprona a migliorare i risultati. Certo dovrò impegnarmi molto e soffrire, come dice il mio allenatore Francesco Piccinini, per ottenere risultati migliori

Tu sei abituato agli oro. Hai qualche rimpianto per come sono andate le gare?

Sì, mi dispiace di non aver potuto fare meglio; non ero concentrato per riuscire a vincere,
nonostante mi sia allenato molto durante tutta la stagione. Forse sono arrivato alle gare già un po’ stanco mentalmente. Ma, considero questa esperienza utile per capire i miei errori e per ricominciare una nuova sfida.

La Puglia ha dimostrato ancora una volta di avere una tradizione solida nel nuoto paralimpico, che ne dici?

Certamente. I risultati ottenuti dagli atleti pugliesi sono una chiara dimostrazione che il movimento sportivo c’è, è ben vivo e sono contento di farne parte. Tuttavia il numero dei praticanti, e parlo del nuoto, la mia disciplina, è ancora inferiore a quello di altre regioni, Campania, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, solo per citarne alcune. Mi piacerebbe che la nostra amata Puglia nel tempo possa essere di esempio per far crescere il movimento e, perché no, l’eccellenza nell’ambito paraolimpico

Che tipo di disabilità hai? ti va di raccontare che cosa ti è successo?

Non mi è successo nulla di particolare: la mia disabilità è con me dalla nascita. Tuttavia riesco a conviverci, sia pure con alti e bassi, come penso tutte le persone che hanno queste problematiche. Per fortuna con lo sport riesco a ricaricarmi

Sei una persona molto attiva anche fuori della piscina. Poche settimane fa hai fatto il testimonial per il progetto “Abilmente Sportivi”, per il tema “Se puoi sognarlo puoi farlo” – “oltre i limiti”. In che cosa consiste questo progetto?

Nell’ambito scolastico si cerca di sensibilizzare i ragazzi alla pratica sportiva considerandola parte di un progetto inclusivo. La mia testimonianza può servire a coloro che avendo disabilità pensano di dover essere esclusi dall’attività sportiva che è, invece, fondamentale per ges􀆟re la propria vita nella normalità. Mi auguro che lo sport si possa praticare non creando discriminazioni tra persone abili e disabili come accade già da anni nel contesto scolastico, lasciando il disabile guadare da un angolo della palestra i suoi amici che fanno sport. Almeno si cerca di raggiungere questo obietivo.

Avete tutti disegnato dei cuori neri sulle vostre braccia per ricordare Patrizia Nettis. Che ricordo hai di lei?

Non ho avuto il piacere di conoscere Patrizia di persona ma l’ho incontrata qualche volta alle gare di nuoto. Era una brava nuotatrice e so che era una ottima giornalista sportiva che si è dedicata con passione allo sport così come al suo lavoro. Io e tutti i miei amici nuotatori pugliesi impegnati nei Campionati Italiani a Brescia abbiamo accolto con entusiasmo l’idea di ricordarla con un cuore nero tatuato sul braccio.

Adesso c’è il “rompete le righe” ma qual è il tuo prossimo obiettivo?

L’obbiettivo è di cominciare con molta energia e con la mente concentrata ai prossimi allenamenti per partecipare ai Campionati Italiani Invernali in vasca corta. Inoltre vorrei sostenere l’esame per diventare istruttore di nuoto e confermare che se “puoi sognarlo puoi farlo” non è solo una bella espressione ma un progetto di vita.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo