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Calcio

Gepy Pugliese: “comunque vada il Verona deve farsi un esame di coscienza”

Alla viglia delle partite Spezia-Torino e Verona-Empoli, valevoli per la lotta salvezza in serie A, parliamo con uno dei simboli gialloblù: il turese Gepy Pugliese

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DI FABRIZIO RESTA

Intervistiamo il calciatore di Turi Giuseppe Pugliese (Gepy), giocatore partito dall’Eccellenza fino alla vittoria del campionato di serie B con l’Hellas Verona, Varese, Cittadella, Salernitana e Monza. Parliamo con lui della lotta salvezza della squadra dove ha giocato e ottenuto molte vittorie: l’Hellas Verona, qualche giorno prima di Spezia-Torino e Verona-Empoli.

Credit foto e video: per gentile concessione di Gepy Pugliese

Gepy ti sei fatto tutti i campionati: dai dilettantistici alla serie B, ti è mancato solo la serie A anche se un campionato di serie B l’hai vinto

Si in effetti mi è mancato solo il palcoscenico più importante che è quello della serie A….è stato diciamo l’infortunio proprio nell’anno in cui abbiamo vinto il campionato di serie B…e ho avuto quel brutto infortunio che non mi ha permesso di coronare il sogno che avevo sin da bambino.

Tu hai cominciato come centrocampista arretrato, poi l’allenatore Dino Bitetto ti ha spostato a terzino sinistro. L’inizio della tua fortuna

Come terzino sinistro mi ha messo…prima di Dino Bitetto ….mi aveva messo Pino Giusto…era il Monopoli in serie D a metà anno…a gennaio, mi ha spostato nel ruolo di terzino sinistro e in effetti, si quella è stata la mia fortuna. Peccato che mi abbiano trovato il ruolo a 22 anni…questo insomma è il rammarico che mi porto…lo racconto sempre alle persone che mi chiedono .Ho fatto l’attaccante fino ai 18 anni, poi dai 18 ai 22 ho fatto l’esterno alto…e solo a 22 anni mi hanno messo il ruolo che mi ha permesso di svoltare e di arrivare negli alti palcoscenici…ripeto peccato, secondo me troppo tardi.

Il Verona ti ha acquistato perchè “In fase difensiva si sa far ben valere con tenacia e determinazione. Interessante anche in fase offensiva: a Monopoli quando partiva sulla fascia sinistra erano dolori per gli avversari. Grazie alla sua velocità e a qualche dribbling riusciva ad arrivare con facilità sulla linea di fondo pronto per il passaggio o per il cross.” (Dossier 2008-2009)

Si il Verona mi ha acquistato principalmente perché gli serviva un terzino sinistro…e li c’è stata una storia tutta particolare perché il Verona aveva solo due ore di mercato, perché prima c’era un Presidente che aveva i conti bloccati quindi le ultime due ore di mercato gli hanno sbloccato i conti e il direttore sportivo dell’epoca che era Ficcadenti si è fidato di un suo amico che gli ha fatto il mio nome e insomma mi ha preso senza conoscermi, fidandosi solo del parere del suo amico, che era Manzari, il direttore sportivo che io avevo a Monopoli e che era amico di Mauro Gibellini . Praticamente Gibellini ha fatto il mio nome a Ficcadenti e mi acquistarono. Mi presero in quelle due ore…è stata tutta una cosa improvvisa che mi ha cambiato sinceramente la carriera e anche la vita.

Hai avuto altre esperienze dopo Verona ma il tuo cuore è rimasto gialloblù, tifi ancora Hellas.

Si, dopo Verona sono andato a Varese, Cittadella, Monza però in effetti la squadra dove ho fatto più anni e dove sono rimasto qui a vivere e dove ho messo su famiglia è Verona

Il Verona è in ripresa grazie all’arrivo di Zaffaroni ed è ancora li a giocarsi la salvezza. Da chi dipenderà l’esito del campionato?

Secondo me la cosa più importante sarà sabato perché c’è la partita Spezia-Torino e secondo me se il Torino fa la stessa partita che ha fatto con il Verona la settimana scorsa, se riesce a battere lo Spezia, allora il Verona ha ottime possibilità di…battendo l’Empoli, di salvarsi. Al contrario se sabato lo Spezia vincerà col Torino, quindi andrà a +4, allora la vedo davvero dura, perché sarà costretto sia a battere l’Empoli il giorno dopo, sia a fare punti a Milano nell’ultima giornata contro il Milan.

Il Verona di quest’anno è una squadra un po’ pazza. La partita contro l’Atalanta né è un po’ la sintesi: Verona in vantaggio con un bel gol di Lazovic ma poi ne ha presi 3

In effetti il Verona quest’anno ha dimostrato di non essere per niente una squadra equilibrata. A parte la partita con l’Atalanta, che è stata persa per un episodio, diciamo un errore di Montipò, che era sempre stato il migliore in campo in tutta la stagione, l’ha dimostrato quando prendi sei gol dall’Inter, poi la settimana dopo vai a vincere a Lecce, poi la settimana successiva perdi in casa col Torino, quindi nel giro di una settimana ha alternato risultati e prestazioni totalmente diverse.

Secondo te il problema della squadra può essere la fine del “periodo croato” in panchina (Juric e Tudor), sostituiti da allenatori che forse non hanno l’esperienza necessaria? oppure pesano le cessioni di giocatori come Simeone, Caprari e Barak con Verdi e Lasagna che non non sono riusciti a sostituirli in modo adeguato

Sicuramente Juric e Tudor sono due grandissimi allenatori e non era facile rimpiazzarli ed in più ovviamente la squadra non era quella dell’anno scorso perché l’anno scorso avevi Simeone, Caprari e Barak che hanno fatto 40 gol. Quest’anno Lasagna, Verdi e Djuric ne hanno fatti forse 7 in tre. Quindi a parte gli allenatori, che sicuramente non hanno l’esperienza dei precedenti ma anche la squadra non è in linea con gli altri anni

Tu sei anche un allenatore. Se dovessi preparare la squadra che affronterà l’Empoli, come ti giocheresti la partita?

La partita con l’Empoli è una partita che bisogna assolutamente vincere a tutti i costi; ovviamente sono quelle partite più difficili per un calciatore perché sai che la partita la devi vincere a tutti i costi e quindi puoi essere preso dall’ansia, dalla frenesia e quindi se fossi l’allenatore la preparerei si come una partita da vincere a tutti i costi, da partire forte, da portarti subito il pubblico dalla tua parte, quindi una partenza sprint però, allo stesso tempo, sapere di avere 90 minuti a disposizione e quindi non subire gol, perché comunque un gol lo puoi trovare anche nel secondo tempo, anche verso la fine però l’importante è non perdere l’equilibrio e non farsi prendere dall’ansia perché in queste partite è la cosa più difficile, perché il pallone scotta più di altre volte.

Alla fine del campionato, comunque vada servirà un rinnovamento?

Alla fine del campionato serve sicuramente un rinnovamento ma bisogna innanzitutto capire che categoria farà, se farà serie A o serie B; però a prescindere da questo sicuramente la società deve farsi un esame di coscienza, capire gli errori che ha fatto quest’anno. Col primo allenatore hanno toppato, poi con il direttore sportivo hanno toppato…quindi l’anno prossimo dagli errori bisogna farsi forza e non ripetere gli errori dell’anno scorso.

Ovviamente tu sei turese e quindi barese. Un pronostico sui playoff del Bari

Si sono tifoso del Bari e la vedo come una delle favorite, insieme a Parma e Cagliari…però dirne una non è mai semplice perché i playoff sono sempre un terno al lotto e può influire tanto la stanchezza, il caldo…e quindi è impossibile fare un pronostico se non quello di dire che il Bari per la squadra e per la tifoseria, insieme al Cagliari che ha Ranieri, che è una garanzia e il Parma che ha una bella squadra e ha un grande allenatore come Pecchia hanno qualcosa in più delle altre.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo