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Tiro con l’arco: Nespoli si prepara per le finali di Hermosillo. “Mi manca solo un pizzico di cattiveria in più”

A Parigi l’arciere azzurro Mauro Nespoli si piazza al quarto posto dopo aver vinto la prova di Medellin. Grazie a questa vittoria si è qualificato per le prove finali a Hermosillo. Il Vice-campione olimpico ci ha concesso un’intervista

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DI FABRIZIO RESTA

Credit foto: per gentile concessione di Mauro Nespoli

A Parigi si è conclusa la stagione regolare della Coppa del Mondo di tiro con l’arco. Il 9 e 10 settembre a Hermosillo (Messico) ci sarà la fase finale con i migliori 32 atleti posizionati nel ranking mondiale, nei rami femminile e maschile, più precisamente otto arcieri in ciascuna delle quattro competizioni previste. L’unico italiano partecipante sarà Mauro Nespoli, vice campione olimpico, che intervistiamo oggi

Mauro grazie per aver accettato la nostra intervista. Come ti stai preparando in vista delle finalissime di Hermosillo?

Grazie a voi innanzitutto per questo spazio. La stagione 2023 è stata molto lunga e impegnativa. Dopo i campionati italiani mi sono preso alcuni giorni di ferie e sono volato a Zante per ricaricare le batterie. Mi allenavo la mattina con un simulatore prima di andare in spiaggia. È probabile non sarò al top della forma fisica ma la mente fa davvero la differenza in questo sport, mi sento leggero.

A Parigi cosa ti è mancato per battere il coreano Woojin Kim?

Con il “senno di poi” sarebbe bastato un pizzico di cattiveria in più. Ho avuto varie occasioni per chiudere il match ma non sono riuscito a stringere la rosata a sufficienza. Ho tirato bene ma non ho lasciato il segno, diciamo.

Eppure hai cominciato bene. Hai vinto il primo set e sei arrivato sul 4-2

Tutto lo scontro è stato molto equilibrato. Non sono stati fatti errori da entrambe le parti. Credo sia questa la lettura giusta da dare: ero più attento a non commettere errori piuttosto che a colpire il centro del bersaglio. A questo livello si parla di sfumature e mentre stai giocando non sempre si riescono a percepire.

Forse ci sono più rimpianti con il brasiliano Marcus D’Almeida, nella finale per il bronzo. Eri avanti 3-1 finendo poi col perdere allo shoot-off dopo la parità per 5-5

L’unico vero rimpianto è  il set del 3-3. Quelle 3 frecce sulla destra mi hanno un po’ sorpreso, dopo il primo tiro ho notato l’aumento di intensità del vento laterale. Con il libraggio del mio arco riduco molto queste interferenze ma è mancata la malizia di contromirare i tiri successivi. Perso il set ho resettato e siamo arrivati fino allo spareggio.

Parliamo della vittoria a Medellin: una prova schiacciante sin dalle eliminatorie

Sono arrivato a Medellín molto carico perché la settimana successiva ai Giochi Europei ci saremmo giocati i primi pass olimpici. Volevo la qualificazione per Parigi 2024 e quindi non  ho risparmiato nulla nella preparazione. Il risultato ottenuto in Colombia, la consistenza nel tiro e la stabilità mentale negli scontri confermano la positività del lavoro svolto.

In Colombia ti sei tolto un bel sassolino dalla scarpa: quello di battere Mete Gazoz che ti ha battuto a Tokyo

Mete è un amico oltre che un grandissimo atleta. Al campionato mondiale di Berlino ha confermato, vincendo, di non essere campione olimpico per caso. Con lui e con Brady Ellison ho un conto aperto da anni , stavano ormai diventando un tabù. Esser riuscito a batterli uno dietro l’altro è stato, permettimi, eccitante.

A grande sorpresa Gazoz non ci sarà a Hermosillo

La Coppa del Mondo premia particolarmente la continuità di risultati durante tutta la stagione. È strano non vedere Mete nel tabellone ma, lo dicevo prima, la stagione 2023 aveva come obiettivo principale la qualificazione olimpica e sono state molto diversificate le strategie utilizzate da ogni nazionale e dai singoli arcieri.

Chi temi di più come avversario in Messico?

L’avversario che temo maggiormente è me stesso. Tutti e otto gli arcieri in gara sanno fare 10, il livello tecnico è pressoché identico. Sarà una gara a chi sbaglierà meno quindi dovrò innanzitutto “fare pace con il cervello” e fidarmi di me stesso.

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Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo