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Oasi Culturale

Premio Strega 2024, vince Donatella Di Pietrantonio con il romanzo “L’età fragile”

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de IlSudEst a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo della 78esima edizione del Premio Strega.
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Con 189 voti su 644, la scrittrice d’origine abruzzese Donatella Di Pietrantonio ha vinto la 78esima edizione del Premio Strega con il romanzo “L’età fragile”.
Giovedi 4 luglio al Ninfeo di Villa Giulia in Roma, è stata celebrata la serata finale del premio con la brillante conduzione di Geppi Cucciari e del conduttore televisivo, attore e regista teatrale Pino Strabioli. L’ appuntamento culturale è stato trasmesso in diretta su RAI 3.
Alla proclamazione della vittoria, la scrittrice ha ringraziato la Fondazione Bellonci e gli Amici della Domenica, i suoi compagni di viaggio, l’ editore.
“Perché la scrittura è un atto molto solitario ma il libro come prodotto finale è la risultante di un lavoro di squadra fatto con grande professionalità e grande amore”.
Il romanzo che ha ricevuto l’applauso della giuria ritorna alle pendici della montagna abruzzese dove vent’anni fa fu consumato un efferato, duplice omicidio. Due ragazze furono uccise e una terza scampò alla mattanza di un mostro solo perché si finse morta.
Il bosco fino a quel momento ritenuto cuore pulsante di madre natura, divenne teatro di un femminicidio che per anni sconvolse la quiete tipica di un piccolo borgo montano.
Nel 2024 Donatella Di Pietrantonio vanta molti successi letterari con i romanzi “L’ Arminuta” pubblicato da Einaudi nel 2017, tradotto in più di 30 paesi e vincitore del Premio Campiello nel 2017, David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale (2022), ben 2 nomination ai premi David di Donatello e 3 nomination ai premi Nastri d’Argento, Premio Napoli (2017), Premio Alassio (2017).
E poi i romanzi “Borgo Sud” (2020), “Mia madre è un fiume” (2011), “Bella mia” (2014).
Il Premio Strega ha consegnato nell’Olimpo della letteratura italiana una scrittrice che nel 2022 è stata insignita Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2018 le è stata conferita la cittadinanza onoraria di Arsita, un comune con meno di mille abitanti della provincia di Teramo (Abruzzo).
Sebbene sin dalle prime tappe del Premio sia stata considerata una delle favorite, le opere degli altri 5 finalisti sono stati reduci di un confronto senza pari con la vincitrice.
Dario Voltolini ha avuto 143 preferenze con “Invernale” (La nave di Teseo), Chiara Valerio  con “Chi dice e chi tace” (Sellerio, 138 voti), Raffaella Romagnolo con “Aggiustare l’universo” (Mondadori), 83 voti; Paolo Di Paolo con “Romanzo senza umani” (Feltrinelli), 66 voti; e Tommaso Giartosio con “Autobiogrammatica” (Minimum fax), 25 voti.
Assente “giustificato” della serata è stato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Dopo le dichiarazioni infelici durante la serata finale del Premio Strega 2023 ( ha ammesso di non aver letto nessuno dei libri in concorso), la sua presenza è stata sostituita dal presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone.
A motivare l’assenza del ministro è stato decisivo il coro di fischi durante il Taobuk Festival di Taormina che la RAI ha prontamente censurato mandando in onda diversi minuti di applausi.
Comunque sia, la madrina della serata finale della 78esima edizione del Premio Strega ha appena sfiorato la delicata circostanza per non toccare i passi falsi dei vertici della cultura italiana.
Di contro, l’eloquio gentile della vincitrice Antonella Di Pietrantonio ha dissolto i pettegolezzi sui fatti accaduti.
“Non conosco le motivazioni dell’assenza del ministro Sangiuliano. Certamente per quello che è il più prestigioso premio letterario italiano una presenza del massimo rappresentante istituzionale della cultura sarebbe stata assolutamente auspicabile. Ma ce la siamo cavata lo stesso”.

Sara D’Angelo

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