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Oasi Culturale

Addio ad Anna Kanakis, ex Miss Italia, attrice e scrittrice amata dagli italiani.

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de IlSudEst a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo della prematura scomparsa dell’attrice e scrittrice Anna Kanakis.
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Dopo sette mesi di una grave malattia, all’età di 61 anni, è morta l’attrice e scrittrice Anna Kanakis. Lo ha reso noto alle agenzie di stampa il marito Marco Merati Foscarini.
Nata a Messina da padre greco e madre siciliana, Anna fu eletta Miss Italia a Sant’Eufemia d’Aspromonte nel 1977 a soli 15 anni dopo una modifica del regolamento.
Nel 1981 partecipò a Miss Universo.
Fu l’inizio di una carriera poliedrica. Modella, attrice di cinema e di televisione, presentatrice, scrittrice, la bellezza condita da un’acuta intelligenza le permise di brillare in più di trenta film e fiction per la tv e nei salotti della cultura.
Nel 1989 esordì nel cinema interpretando l’esuberante ruolo di “banditessa” in ‘O Re’, con Giancarlo Giannini e Ornella Muti, cui seguì nello stesso anno ‘L’Avaro di Moliere’, diretto da Tonino Cervi e con Alberto Sordi.
Negli anni ottanta recitò nelle commedie brillanti con Lino Banfi, Adriano Celentano, Andrea Roncato, Edwige Fenech.
Anna Kanakis è stata sposata due volte: la prima con il musicista Claudio Simonetti, da cui divorziò pochi anni più tardi. Nel 2004 convolò a nozze con il veneziano Marco Merati Foscarini, discendente di Marco Foscarini, tra gli ultimi dogi di Venezia.
La parentesi politica entrò nella sua vita dopo l’incontro con Francesco Cossiga. Fu responsabile nazionale Cultura e Spettacolo dell’Unione Democratica per la Repubblica (UDR), il partito fondato da Cossiga.
Nel 2010 pubblicò per l’editore Marsilio “Sei così mia quando dormi. L’ultimo scandaloso amore di George Sand”. La passione di un giovane incisore conquista l’appellativo di ultimo amore della scrittrice francese. Alexander Manceau, questo è il suo nome, giunge al castello per pochi giorni, vi rimarrà quindici anni. La malattia e la morte lì dividerà, ma l’amore per George Sand sigillerà il suo nome tra le pagine di storia. Nel 2011 seguì il romanzo “L’amante di Goebbels” sulla storia vera di Lída Baarová, una giovane attrice cecoslovacca che prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1936, si innamorò del Ministro della Propaganda del Reich: Joseph Goebbels.
Il romanzo attraverso cui i suoi estimatori la ritrovano negli ultimi servizi fotografici, porta il titolo “Non giudicarmi”, edito da Baldini&Castoldi.
L’opera racconta la storia del barone francese Jacques Fersen, omosessuale e cocainomane in esilio forzato nell’isola di Capri, dove si tolse la vita nel 1923 con una coppa di champagne accompagnata da cinque grammi di droga.
A causa della sua omosessualità Fersen conobbe il carcere e la sospensione dei diritti civili. Il poeta maledetto traslocò da Parigi all’esilio forzato che lo tenne in custodia per quasi vent’anni tra il profumo dei sensi non del tutto obnubilati, e un’intima disillusione per tutto quello che non accadde dopo. La sua anima dormì un letargo estraneo al temperamento bizzarro che gli appartieneva da sempre. 
Si tratta di un romanzo storico che ritorna sui tormenti di un personaggio vissuto tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del nuovo secolo, ancora e ancora con l’indice puntato verso il comportamento omosessuale.
Del suo trasloco nel mondo dell’ editoria, la Kanakis parlò in più occasioni nei diversi salotti televisivi dove era spesso invitata.
“Mi sono trovata in mano il mio primo libro ed è stato come aver concepito qualcosa, quasi fosse un bimbo di carta. Quando fai l’attrice reciti un ruolo, ma sei parte di un tutto: regista, direttore della fotografia, sceneggiatore, e c’è chi taglia e chi monta. Quando scrivi, non dipendi da nessuno. Sei libera”.

Sara D’Angelo

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