Oasi Culturale
Grandi passaporti, grandi responsabilità
Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Il passaporto italiano è il secondo più potente al mondo, ma anche il più falsificato, non solo a causa dell’incremento dell’intelligenza artificiale; i documenti falsi vengono poi venduti sul Dark Web a basso costo. Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com
di Alessandro Andrea Argeri
Secondo i dati pubblicati dall’Identity fraud report di Onfido, società leader mondiale nell’autenticazione e nella verifica delle identità digitali, il passaporto italiano sarebbe il secondo documento più falsificato al mondo, sopra di noi solo quello indiano. Perché proprio quello italiano? A molti di voi potrà sembrare strano, ma il nostro passaporto risulta essere uno dei più potenti “su tutto il globo terracqueo” in quanto i nostri canali diplomatici intrattengono buoni rapporti con quasi tutti i Paesi esteri. Di conseguenza, noi cittadini italiani possiamo entrare e uscire praticamente ovunque, dalla Grande Mela al peggior bar di Caracas. Per ora in questa classifica siamo secondi solo agli Emirati Arabi Uniti, le graduatorie cambiano molto di frequente, anche in base all’andamento delle guerre, tuttavia la posizione italiana rimane pressocché costante. Eppure, per quanto il nostro passaporto goda di grande prestigio, quello di altri paesi europei come Spagna, Francia, Svizzera, Svezia, Olanda vanta ugual forza grazie al sostegno delle norme UE. Quello italiano è quindi solo più facile da falsificare, sia per mancanza di controlli sia per le evidenti lacune nell’organizzazione di quest’ultimi. Insomma è più facile contraffare il passaporto italiano anziché ottenerlo legalmente.
Ad ogni modo, se pure nell’ultimo anno sono aumentate le falsificazioni dei documenti digitali, sono anche cresciuti i controlli. La già capillare diffusione dell’intelligenza artificiale avrebbe ovviamente acuito il problema. Dopodiché, una volta creati dal nulla, letteralmente, i documenti falsi vengono venduti a basso costo sul Dark Web. Come risolvere i problemi dell’intelligenza artificiale? Forse con un’altra AI concepita a scopo difensivo, come con gli antivirus del computer, così da contrastare le nuove frodi dei documenti: il Fraud Lab di Onfido è già al lavoro su questo.
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