Oasi Culturale
Un film dal volume troppo alto
Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi proponiamo una riflessione sulla tendenza della politica italiana ad “anticipare troppo” senza poi rispettare le aspettative. Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com
di Alessandro Andrea Argeri
“La politica italiana è un film in cui per tutta la durata della trama i protagonisti annunciano il finale, ma in realtà solo lo spettatore sa come andrà a finire, e alla fine non succede niente!”. Questa la sintesi di un mio amico esperto di cinema quando gli ho chiesto perché nel suo ultimo progetto ha preferito evitare di inserire messaggi legati all’attualità politica. Okay, forse il suo giudizio è un po’ drastico, ma siamo lì, innegabilmente. Pensiamo ad esempio alla tassa sugli extraprofitti delle banche: ad agosto il Governo l’aveva annunciata in pompa magna come “un atto di giustizia sociale”, quale effettivamente sarebbe stato, “per aiutare famiglie e imprese colpite dall’aumento dei tassi”; la destra per la prima volta nella sua storia adottava un provvedimento di sinistra; lo Stato avrebbe potuto beneficiare di un’entrata in più per produrre una riforma di bilancio più dignitosa. Invece ad oggi tutto sembra essere arenato di fronte a interessi privati troppo forti da superare. Il testo definitivo manca, tuttavia secondo alcune indiscrezioni, qualora dovesse essere approvato, l’imposta sarà di molto ridotta rispetto a quanto era stato annunciato. Più probabilmente, il decreto non arriverà mai, oppure verrà stilato in modo tale da concedere agli istituti bancari sgravi fiscali per recuperare le perdite, altra ipotesi sul tavolo. Volete sapere la mia risposta al mio amico? “Hai ragione, la politica italiana è un film, ma uno di quelli in cui si parla tanto e il volume è sempre troppo alto”.
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