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Oasi Culturale

Se il David è porno…

Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Secondo voi il David di Michelangelo è porno? Ne parliamo questa settimana. Se vi va, scriveteci: redazione@ilsudest.it/alexargeriwork@gmail.com

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di Alessandro Andrea Argeri

In una scuola della Florida una preside è stata costretta alle dimissioni dalle lamentele dei genitori dei propri alunni perché ai ragazzi erano state sottoposte immagini pornografiche. Fin qui tutto bene. Sarebbe stato anche lecito se le immagini pornografiche non fossero state quelle del David di Michelangelo mostrate durante una lezione sull’arte rinascimentale. Parliamo di una famosissima scultura fiorentina, che sì, rappresenta il nudo, ma in genere viene definito “nudo artistico”, col quale peraltro conviviamo ogni giorno perché inevitabilmente siamo portati a vederlo. Volontariamente o meno, siamo anche costretti ad avere la nudità davanti agli occhi in una società iper-sessualizzata come la nostra. Ma in ogni caso nudità non corrisponde a pornografia.

Comunque tu vedi questo bell’uomo, statuario, affascinante, perfettamente scolpito, attenzione mi riferisco ancora al David di Michelangelo, non a Damiano David dei Maneskin, dunque la fascinazione è comprensibile, in entrambi i casi. Io proprio non capisco cosa passi per la testa a certa gente. Ora, io dico, ma come può essere venuto in mente a Michelangelo di realizzare la statua di un uomo nudo? Ma quale follia è saltata in mente a questa preside per mostrare una delle più belle sculture di tutti i tempi? È proprio il caso di domandarselo: dove andremo a finire? Ricapitoliamo però: nelle scuole americane il David no, i fucili sì però. Gira voce che poi genitori abbiano portato i figli al cinema per svagarli, così avrebbero visto un film di guerra. La barzelletta? La scuola in Florida era un liceo classico.

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