Oasi Culturale
Inside Man: preti e assassini in une trama opaca.
Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo. Oggi parleremo di Inside Man, mini-serie Netflix con Stanley Tucci e David Tennant.
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di Alessandro Andrea Argeri.
Un criminologo killer risolve casi dal braccio della morte. Steven Moffat, showrunner dell’acclamata Sherlock con Benedict Cumberbatch, torna con una miniserie thriller-drama per Netflix: Inside Man. Stanley Tucci interpreta Jefferson Grieff, ex professore di criminologia condannato a morte per l’omicidio della moglie.
La trama si divide in due filoni narrativi differenti. Il primo racconta la storia di un prete coinvolto involontariamente in una situazione scandalosa, ovvero un sequestro di persona. La seconda è invece quella del protagonista, il criminologo intento a risolvere casi da un penitenziario, ma solo de questi rispondono a un preciso criterio etico. Inside Man cerca di raccontare l’agire del maligno in un mondo ambiguo, né bianco né nero, insomma grigio con tutte le sue implicazioni morali. Ecco come la vittima diventa carnefice, il sequestratore diviene il sequestrato, il bene, privo di qualsiasi valore purificatore, si mischia col male.
La critica ha molto apprezzato la serie, il criminologo di Tucci, sicuro, freddo, lucido, paurosamente tranquillo, ricorda per alcune sequenze l’inquietante Hannibal Lecter interpretato da Hopkins ne Il Silenzio degli Innocenti. Il prodotto è infatti ben curato nei dettagli, la fotografia è luminosa, mentre i personaggi sono opachi. Sicuramente la serie non è al livello di Sherlock, dunque niente grosse aspettative. Eppure una visione la merita comunque.
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