JURASSIC WORLD – IL DOMINIO, “SEMPRE PIÙ GROSSI”

di Alessandro Andrea Argeri

“Jurassic World: Dominion”, diretto da Colin Trevorrow (Usa, 2022, durata 146’), con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern, Jeff Goldblum, Sam Neill, Omar Sy, DeWanda Wise, Campbell Scott, Daniella Pineda.

Siamo giunti al sesto capitolo, la saga di “Jurassic Park”, inventata da Michael Crichton nel 1993 ci accompagna ancora. Ora, al termine della seconda trilogia, nel 2022 i dinosauri non hanno conquistato l’isola di Isla Nublar, ma l’intero pianeta. Semplicità. Basta questo per trattare temi sensibili quali il devasto ambientale, la sperimentazione folle, la rovinosa ricerca ossessiva del potere così come di una sorta di “eterna giovinezza”. Il pollo è tornato t-rex, i rinoceronti caricano più dei carri armati russi, gli pterodattili nidificano sui grattacieli, altri rettili passano in pochi secondi da un elemento a un altro. Gli umani, in tutto questo, hanno un coltello, una moto, tante frasi a effetto.

C’è una leggera nota horror, sintomo di come si sia cercando di dare al film un imprinting più adulto. Gli uomini tentano difficilmente di convivere coi dinosauri, tuttavia il problema non sono i rapporti di buon vicinato, bensì le tecnologie con gli strani esperimenti di una multinazionale, i quali portano lo spettro di un’invasione, quindi di una conseguenziale estinzione della specie umana.

Ci sono poi “i cacciatori”: cowboy giurassici armati di ideali alla Green Peace, i quali catturano i dinosauri per proteggerli dai bracconieri, perché infatti i lucertoloni rappresentano una Natura maltrattata con cui l’umanità ha perso contatto. I dinosauri vengono dal passato come i conservatori in politica, eppure coi loro versi comunicano più di quanto sembri.

Tanti inoltre sono i riferimenti ai precedenti episodi, ma lascio a voi trovarli! Buona visione!

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