Oasi Culturale
“Game day” di Federica Tronconi
Benvenuti su “Oasi Culturale”, rubrica de ilsudest.it a cura di Alessandro Andrea Argeri e Sara D’Angelo.
Questa settimana parleremo del romanzo “Game day” di Federica Tronconi.
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di Sara D’Angelo
L’ ambizione segreta scorreva parallela ai tasti del computer picchiati con energia da Stefania Gorini, giornalista impegnata, regina della scrivania in fibrillazione per quel salto in alto proteso alla nomina di caporedattore di “Oggi News”. Dopo anni di assoluta fedeltà alla redazione, la qualifica di prestigio era nell’aria già da un po’ ma sospesa nel limbo dell’incerto. Chi più di lei aveva diritto a quella promozione quale riconoscimento del lavoro eseguito con professionalità e competenza? E poi, con un curriculum di tutto rispetto come il suo, l’ascesa alla direzione del giornale non sarebbe stata una scalata impegnativa.
Stefania Gorini, in lei il gemellaggio di bellezza e intelligenza demolisce il cliché della donna tutta curve priva di un’area attrezzata dove far atterrare un pensiero compiuto. Stefania donna indipendente con un bagaglio culturale completato da una dose generosa di autostima non teme, non cede al dubbio impertinente che di tanto in tanto fa capolino nei vicoli ciechi della mente.
Stefania sarà nominata caporedattore del giornale.
E invece…
Il verbale della riunione di redazione imprime nero su bianco il nuovo incarico professionale della giornalista Gorini. La penna amareggiata dell’astro nascente scriverà per la sezione sportiva del giornale, ancora, di nuovo, ambiente già noto al display del suo computer perché ha convissuto con un passato fatto di squadre, trasferte, vittorie e fallimenti. Sì, Stefania è stata corrispondente sportiva con una Moleskine d’ordinanza in mezzo a un lecito assembramento di giocatori professionisti. L’esperienza sui campi di gioco ha tracciato un profondo solco nella porta del mondo aperta alle ali dell’età in pieno decollo. Le ferite morali non sono mai guarite, c’è uno ieri deciso a confermare la sua presenza ogni volta che mette piede sul parquet di gioco per elaborare contributi sportivi da inviare al giornale.
Il terreno di gioco della città di Firenze vanta un record di vittorie che ha scritto la storia dello sport di squadra capitanata da Andrea Castaldi, giocatore professionista nel campionato di serie A. Ancora un “game day” da vincere per aggiornare il medagliere battezzato da molti sacrifici imperlati di sudore (la salsedine sulla fronte dello sportivo racconta quanto è stata dura la traversata), l’adrenalina della competizione istigatrice della pelle d’oca prima del trionfo del leone.
Non solo medaglie, non solo coppe dentro la teca profumata di successo, la vita di uno sportivo obbedisce al programma severo stilato dal coach.
Come un militare ma senza divisa, la libertà del bell’Andrea Castaldi è minata da rigide regole soprattutto durante la stagione del campionato. Poche relazioni, incontri fugaci con una minigonna viziosa mentre il pensiero corre al tabellone segnapunti, nessuna distrazione, la vittoria si stanca di aspettare ed esce dal campo sbattendo la porta.
“Game day” è la storia di un destino. Quello di Andrea e Stefania non può chiamarsi incontro fatale, anzi. Il campione e la giornalista sembrano appartenere a due pianeti diversi, non sanno ancora che c’è un bivio seduto che li aspetta. Due ambiziosi, due divoratori di carriere, Andrea e Stefania si prendono gioco delle distanze per farne ostaggio di un amore ancorato ai fantasmi del passato. L’incrocio dei respiri vorrebbe non dover mentire, perché abbandonare la partita a metà bacio?
“Perché era la sua diversità che mi stava cambiando e dando il coraggio di riprendere in mano la mia vita.
Alzo lo sguardo e di fronte a me si apre, ironicamente, uno dei tramonti più belli della mia vita: i colori si mischiano alla perfezione come pennellate volute e studiate da un’artista. E davanti a quelle sfumature, in quel momento, realizzò cosa siamo io e Andrea: due mondi lontani che si sono scontrati generando caos”.
L’affascinante Castaldi seduce la sfida più importante della sua vita, attratto da una cascata di capelli d’oro adesso è lui l’arbitro di quella sinuosa regola dell’amore dallo sguardo incantato. Se chiedi alla passione di darti la spiegazione del suo ardire essa si inginocchierà senza riuscire a proferire parola. Un romance dei nostri giorni ispira emozione itinerante nella sensibilità inquisita, quindi paurosa, mai sottrarsi al panorama quando il cielo perde colore, un altro giorno è in sala trucco per la nuova, rinnovata esibizione.
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