Esteri
Conseguenze per le Donne sotto il Dominio di HTS
Con l’ascesa al potere di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) in Siria, le conseguenze per le donne si prospettano particolarmente significative.
Di Marlene Madalena Pozzan Foschiera
Con l’ascesa al potere di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) in Siria, le conseguenze per le donne si prospettano particolarmente significative. Sebbene il gruppo cerchi di presentarsi come un governo legittimo, disposto a fornire servizi di base e a stabilire una struttura amministrativa, mantiene una visione profondamente conservatrice del ruolo femminile nella società. Tra le possibili ripercussioni vi sono:
- Restrizioni alla Libertà Personale:
È probabile che le donne siano sottoposte a forti limitazioni negli spostamenti, costrette ad essere accompagnate da un uomo per uscire di casa, oltre ad essere tenute a seguire rigorosi codici di abbigliamento, coprendosi interamente secondo interpretazioni restrittive della legge islamica. - Riduzione dell’Accesso all’Istruzione e al Lavoro:
Sotto l’influenza di gruppi con ideologia estremista, la partecipazione femminile all’istruzione e al mercato del lavoro tende ad essere limitata. Scuole e opportunità di formazione professionale potrebbero risultare scarse o pesantemente sorvegliate, ostacolando lo sviluppo intellettuale e l’autonomia economica delle donne. - Limitazioni alla Partecipazione Politica e Sociale:
La presenza femminile negli spazi decisionali sarà probabilmente ridotta al minimo, rendendo difficile per le donne influire sull’elaborazione di politiche che soddisfino le loro esigenze o che possano mitigare l’oppressione di genere. - Violenza di Genere e Controllo Sociale:
Aumenta il rischio di violazioni dei diritti umani, inclusa la violenza di genere, matrimoni forzati e punizioni severe per presunte “trasgressioni” morali. Inoltre, la repressione delle voci critiche – siano esse maschili o femminili – tenderà a rendere più difficile la denuncia degli abusi. - Dipendenza da Reti Clandestine di Sostegno:
Di fronte a queste restrizioni, le donne potrebbero dover fare affidamento su reti di sostegno informali o su organizzazioni non governative per ottenere istruzione, consulenza legale e, in casi estremi, assistenza per lasciare il Paese. Tuttavia, tali reti opereranno in condizioni di rischio costante.
Chi è Abu Mohammed al-Julani e cos’è l’HTS?
Abu Mohammed al-Julani, nato Ahmed Hussein al-Sharaa nel 1982, è il leader di Hayat Tahrir al-Sham (HTS). Con radici nel Fronte al-Nusra – ex affiliato di al-Qaeda in Siria – l’HTS è emerso nel 2017 dalla fusione di varie fazioni armate. Al-Julani ha consolidato l’influenza del gruppo rifiutando la trasformazione del Fronte al-Nusra nello Stato Islamico (ISIS) e, in seguito, rompendo formalmente con al-Qaeda, con l’obiettivo di creare un’entità a carattere nazionale. Oggi l’HTS è considerato la principale forza armata d’opposizione del Paese, fornendo servizi di governance locale, ma rimane classificato come organizzazione terroristica dalle Nazioni Unite, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Le sue azioni sono segnate da un rigido controllo, repressione interna e violazioni dei diritti, compresi rapporti su sparizioni e violenze contro dissidenti.
Prospettive Storiche
Sebbene l’analisi di queste potenziali restrizioni e regressioni dei diritti delle donne si basi su precedenti storici e sull’ideologia dichiarata dell’HTS, solo l’evoluzione degli eventi e il passare del tempo potranno confermare se tali previsioni si concretizzeranno, o se la realtà nella Siria post-Assad prenderà direzioni diverse da quelle temute in questa fase iniziale.
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