Mettiti in comunicazione con noi

Esteri

La Lotta di Cuba Contro il Blocco: La Resilienza di un Popolo e l’Isolamento degli Stati Uniti all’ONU

Il 30 ottobre 2024, nella più recente votazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la risoluzione La necessità di porre fine all’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti è stata approvata per la 32ª volta consecutiva.

Avatar photo

Pubblicato

su

Di Marlene Madalena Pozzan Foschiera

Il 30 ottobre 2024, nella più recente votazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la risoluzione La necessità di porre fine all’embargo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti è stata approvata per la 32ª volta consecutiva. Con 187 voti a favore, una sola astensione (Moldavia) e i soliti voti contrari degli Stati Uniti e di Israele, il risultato esprime chiaramente il sostegno della comunità internazionale a Cuba e il rifiuto delle sanzioni ingiuste che opprimono l’isola caraibica.

In Argentina, il presidente Javier Milei ha reagito prontamente alla decisione della ministra degli Esteri Diana Mondino di sostenere la revoca dell’embargo, licenziandola appena rientrata nel paese. La rimozione della ministra rivela la pressione cui si sottomettono i leader latinoamericani, come Milei, per seguire gli interessi degli Stati Uniti, anche a scapito del sostegno popolare e umanitario a Cuba. L’atteggiamento di Mondino, tuttavia, è un promemoria che l’America Latina conserva ancora voci disposte a sfidare le ingiustizie imposte dall’imperialismo.

Cuba, una piccola nazione, ma ammirevole nella sua solidarietà internazionale, è un esempio di cultura, giustizia e resilienza. Il popolo cubano affronta e sopravvive alle sanzioni economiche che ne limitano il potenziale. Recentemente, tra il 18 e il 23 ottobre, le famiglie cubane hanno vissuto una crisi elettrica che ha interrotto la fornitura di energia e acqua. La mancanza di carburante, aggravata dall’embargo, ha impedito la manutenzione delle centrali elettriche, colpendo l’economia, gli ospedali e persino le scuole. Il 20 ottobre, nel pieno di questa situazione, l’uragano Oscar ha colpito la parte orientale del paese, provocando otto morti. Nonostante ciò, il popolo cubano, insieme a migliaia di lavoratori del settore elettrico, ha dimostrato unità e forza per ricostruire il paese.

Il Ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha denunciato all’Assemblea Generale dell’ONU i danni incalcolabili causati dall’embargo. Nei primi cinque mesi del 2024, le perdite imposte dal blocco sono state pari al totale delle importazioni annuali di carburante dell’isola, circa 2 miliardi di dollari. La presunta politica degli Stati Uniti di “aiutare il popolo cubano” suona come una farsa, mascherando un tentativo di sabotare lo sviluppo dell’isola e di avvertire altre nazioni che difendono la loro sovranità.

Nonostante le pressioni e gli attacchi, Cuba continua a costruire una società giusta e socialmente avanzata. Questo blocco mira a soffocare lo sviluppo cubano e a intimidire altre nazioni. È un’aggressione economica prolungata, sproporzionata e brutale, il cui impatto sul livello di vita della popolazione cubana sarebbe devastante per qualsiasi nazione.

Le Nazioni Unite devono rivedere le loro decisioni: non è più accettabile che gli interessi di soli due paesi determinino il destino di una nazione e violino i principi di autodeterminazione e giustizia internazionale.