Esteri
Tra l’inutile e costosa kermesse del G7 e la farsa di Lucerna, Putin lancia una proposta di pace
Di Stefano Orsi
Aree di crisi nel mondo n. 203 del 15-6-24
Tra l’inutile e costosa kermesse del G7 e la farsa di Lucerna, Putin lancia una proposta di pace
Borgo Egnazia
Il G7 pugliese si è appena concluso e possiamo tirare le prime somme.
Intanto l’accento cade sul clamoroso sperpero di denaro pubblico che ci è costato.
La vicenda della nave da crociera Mykonos Magic che avrebbe dovuto ospitare migliaia di agenti delle Forze dell’Ordine e che si è rivelata una sorta di “topaia” con pulizia trascurata, perdite di acqua e problemi gravi alla climatizzazione (https://www.ilmessaggero.it/italia/nave_crociera_sequestrata_brindisi_g7_cosa_e_successo-8176917.html ) https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/12/sequestrata-nave-agenti-g7-brindisi-affittata-viminale/7584318/
6 milioni di euro ci sarebbe ostata questa opera organizzativa del governo, la Magistratura accerterà i fatti, di certo il disservizio si è scaricato per intero sugli Agenti e sull’immagine del nostro Paese.
Contenuti
Pochi, pochini davvero.
Il punto maggiormente riuscito sono stati i siparietti tra i convitati e le ennesime faccine da meme sfoggiate dall’eclettica Premier assieme ai suoi abiti che ricordavano troppo gli Hakama da kendo per essere un minimo eleganti.
Gli argomenti portati erano sempre gli stessi.
- Dal supporto all’Ucraina 50 miliardi ( 10 di fabbisogno mensile per tirare a campare per l’Ucraina, quindi fino a novembre, sarà un caso? Non credo), soldi tirati fuori dagli USA ma con garanzia dei fondi russi sequestrati.
- Un ennesimo piano travolgente per definanziare e disarmare il complesso militare russo (Extraordinary Revenue Acceleration o ERA ).
- Hanno fissato l’entità dei danni riparatori che la Russia dovrà pagare all’Ucraina 486 miliardi di dollari ( provvisori dato che il conflitto continua…)
- Screzi tra i leader presenti, Macron e Meloni sulla questione aborto.
- Generici impegni per la lotta ai trafficanti di esseri umani, peraltro in forte calo da quando è iniziata la decolonizzazione in Africa, quindi sarebbe un argomento da inserire tra i risultati dei Paesi del Sahel. https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2024-06/cruscotto_statistico_giornaliero_14-06-2024.pdf
- Appiattimento generale sulla Casa Bianca per quanto riguarda il Medio Oriente e Gaza in particolare, nessun accenno al genocidio perpetrato, e appoggio al piano di pace di Washington. Tutte le responsabilità della crisi è assegnata acriticamente a Hamas, nemmeno esaminata la storia recente, ultimi dieci anni ad esempio e operazioni militari israeliane precedenti (10.000 morti civili palestinesi mai ricordati in nessuna sede e senza alcuna condanna ad Israele). Un semplice “buffetto” a Telaviv invitata a rispettare il diritto internazionale umanitario, nulla per quanto attiene invece le pesanti violazioni commesse.
- La presenza del Papa è stata una passerella voluta a fini propagandistici della Premier visto che non sono state ascoltate le sue parole sulla pace ed è stato chiamato a parlare addirittura di “Intelligenza artificiale” in un contesto dove abbondavano i dementi naturali.
- Appelli di maniera per l’uguaglianza di genere, diritti LGBTQIA+ (Ci chiediamo che fine abbiano fatto i diritti sociali art. 22 e 23, il diritto alla salute art. 25, all’istruzione art. 26 ecc ecc eppure sono inseriti nei diritti dell’uomo e come le politiche USA si possano conciliare con gli articoli che vanno dal 2 al 13 e quelle della UE agli articoli 18, 19, 20 e 21 https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg18/file/DICHIARAZIONE_diritti_umani_4lingue.pdf .)
- Gli sforzi organizzativi e i danari generosamente attinti dalle nostre tasche hanno fruttato un accenno al piano, tanto a sproposito, chiamato Mattei, che è il biglietto da visita che la Premier sventaglia in ogni consesso.
Finora il piano Mattei di risultati ne ha prodotti davvero pochi se non riempire l’orgoglio e l’ego bisognoso della Meloni.
Putin presenta una offerta di pace che suona come una richiesta di resa condizionata all’Ucraina
Durante un lungo discorso di fronte ai vertici del Ministero degli Esteri russo, il Presidente Putin ha presentato un piano di pace, non per un cessate il fuoco, si badi bene.
Il piano di pace è differente da quello del marzo 22, cambiano in maniera netta i parametri di partenza della discussione.
Il NewYork Times ha presentato proprio oggi il testo del famoso piano che l’Occidente ha ignorato e negato addirittura che esistesse fino a poco tempo fa, risale al marzo aprile del 2022 ed era stato firmato da entrambe le delegazioni e è fallito per espressa volontà della NATO.
https://www.panorama.it/news/dal-mondo/colloqui-pace-guerra-russia-ucraina notare come Panorama aggiunga l’aggettivo “segreti” quando l’ISPI ne scriveva a chiare lettere nel 2022…
https://www.nytimes.com/interactive/2024/06/15/world/europe/ukraine-russia-ceasefire-deal.html
Non si chiedeva che la Crimea fosse riconosciuta come Russia, non si parlava di regioni acquisite, si chiedeva di riconoscere l’indipendenza delle due Repubbliche DPR e LPR. Si poneva la condizione di NON poter entrare nella NATO e di non permettere la presenza di basi o truppe straniere sul territorio ucraino, l’Ucraina oltretutto avrebbe potuto aderire alla UE. Limitazioni erano poste all’esercito, in gran parte smantellato.
Rispetto ad oggi una situazione davvero enormemente distante.
Questi i punti della proposta russa NON per un cessate il fuoco, ma per una risoluzione definitiva del conflitto e per una sicurezza stabile in Europa.
Cito dal discorso integrale presente sul sito ufficiale del Cremlino: http://kremlin.ru/events/president/news/74285
“Oggi facciamo un’altra proposta di pace concreta, reale. Se anche a Kiev e nelle capitali occidentali lo rifiutano, come prima, allora alla fine sono affari loro, loro responsabilità politica e morale la continuazione dello spargimento di sangue. Ovviamente, le realtà sul terreno, sulla linea di contatto in combattimento, continueranno a cambiare non a favore del regime di Kiev. E le condizioni per avviare i negoziati saranno diverse.
Vorrei sottolineare la cosa principale: l’essenza della nostra proposta non è una sorta di tregua temporanea o sospensione del fuoco, come vuole l’Occidente, per ripristinare le perdite, riarmare il regime di Kiev e prepararlo per una nuova offensiva. Ribadisco: non si tratta di congelare il conflitto, ma del suo completamento definitivo.
E lo ripeto: non appena Kiev accetterà un corso di eventi simile proposto oggi, accetterà il ritiro completo delle sue truppe dalle regioni DPR e LPR, Zaporozhye e Kherson e inizierà davvero questo processo, siamo pronti ad avviare i negoziati senza ritardarli.
Ripeto, la nostra posizione di principio è la seguente: lo status neutrale, non allineato e privo di nucleare dell’Ucraina, la sua smilitarizzazione e denazificazione, soprattutto perché tutti erano generalmente d’accordo su questi parametri durante i negoziati di Istanbul nel 2022. Lì, anche per quanto riguarda la smilitarizzazione, tutto era chiaro, tutto era precisato: il numero di questo, quello, carri armati – tutto era concordato.
Naturalmente, i diritti, le libertà e gli interessi dei cittadini di lingua russa in Ucraina devono essere pienamente garantiti, le nuove realtà territoriali, lo status delle repubbliche popolari di Crimea, Sebastopoli, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye come soggetti della Federazione Russa riconosciuto. In futuro, tutte queste disposizioni basilari e fondamentali dovrebbero essere registrate sotto forma di accordi internazionali fondamentali. Naturalmente ciò presuppone anche la revoca di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia”
Come si può vedere i punti di partenza sono molto differenti da quelli del 2022.
Inoltre la neutralità e il non allineamento, anche se non richiamato esplicitamente, indicano che l’Ucraina non possa aspirare ad entrare nella UE, ritenuta parte in causa del conflitto stesso e non più terza parte.
Il richiamo iniziale alla responsabilità di quanto accadrà in caso di rifiuto è una parte molto importante del discorso, indica che la Russia non si fermerà, che non cerca alcuna tregua, che è conscia delle proprie possibilità e determinata ad andare fino in fondo, fino alle estreme conseguenze per salvaguardare la propria sicurezza e esistenza, minacciata apertamente dall’Occidente.
Purtroppo, l’Occidente per bocca dello Stoltemberg, del burattino Zelensky ed infine della portavoce di Washington Meloni, ha già rifiutato questa ennesima finestra di opportunità per evitare ulteriori escalation.
Inoltre temo che lo stesso Putin abbia presentato questo tentativo comunque certo del rifiuto occidentale, nella premessa si legge tale convincimento.
Temo infatti che sia stato presentato per mostrare al proprio popolo ed agli alleati di aver tentato un’ultima volta la via della pace prima del peggio che ci attende e che già molte volte ci è apparso presentato da capi di stato.
Prima e più volte da Orban, Primo ministro ungherese, da Vucic, Presidente serbo,nei giorni scorsi, https://www.tio.ch/dal-mondo/attualita/1762449/guerra-pace-putin-ucraina-russia-serbia-occidente-europa-catastrofe , in cui parla fuori dai denti dei suoi timori/certezza dell’imminenza di un conflitto devastante in Europa.
Vede questo non entro tempi biblici ma entro 3 o 4 mesi.
Lo stesso tentato omicidio del Primo Ministro slovacco Fico, contrario all’estensione del conflitto e alla fornitura di ulteriori armi all’Ucraina, è un tassello preoccupante.
Lo sono le dichiarazioni della Turchia che si chiama fuori da eventuali conflitti estesi, analoga dichiarazione e garanzia è stata chiesta dall’Ungheria che ha ottenuto garanzia di non essere chiamata a partecipare in caso di scontro diretto con la Russia fuori dai confini della NATO.
“Orbán ha detto che oggi all’Ungheria è stata data “la garanzia che quando si tratta della guerra russo-ucraina, quando si tratta di operazioni militari fuori area, non siamo obbligati a parteciparvi”.
“L’Ungheria non fornirà fondi o personale per la guerra, né il territorio ungherese verrà utilizzato per qualsiasi coinvolgimento in questa guerra”, ha aggiunto.”
La conferenza farsa in Svizzera
Inizia oggi, Sabato 15 giugno, la conferenza farsa di Burgenstock vicino a Lucerna, per la pace in Ucraina senza che sia presente la Russia.
Non ho mai compreso questo strano format, in cui Paesi esterni al conflitto, pensino come valutare una situazione senza che sia presente la controparte.
Credo di non essere il solo.
Pesano come macigni le assenze di Paesi come il Brasile, l’India, che hanno mandato solo una simbolica rappresentanza di basso livello, assente Erdogan, assente la Colombia, e come un macigno pesa l’assenza totale della Cina.
Tutto tempo e soldi nostri sprecati.
La flotta russa presente a Cuba
Qualche giorno fa una flottiglia russa di superficie guidata dalla fregata multiruolo Admiral Gorskov, lanciamissili in grado di operare con missili da crociera subsonici Kalibr, gittata 2600 km, supersonici Oniks, antinave 300 km di gittata, e ipersonici Zircon, 1000 km a mach 9/10, che possono essere caricati sia con testate convenzionali che nucleari.
Li seguiva da vicino anche un sottomarino nucleare lanciamissili cruise di classe Yasen-M, il Kazan, che può lanciare le versioni navali dei KH-101, gittata 2500 Km, disponibile anche nella versione KH-102, che si distingue dalla testata nucleare, dispone anche di missili antinave Kalibr e Oniks.
La ragione ufficiale della loro presenza a Cuba è per una esercitazione congiunta.
Chiaramente non è così, la Russia intende mostrare come attraverso misure simmetriche la sicurezza degli USA possa essere messa in pericolo esattamente come loro fanno con quella Russa.
Nel frattempo la popolazione cubana fa la coda per visitare la fregata Gorskov.