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Karkov sotto pesante pressione russa

Tre giorni fa è iniziata una operazione militare da parte del “Gruppo Nord” dell’esercito russo nella OMS (Operazione Militare Speciale) sotto il comando del noto generale Lapin.

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Di Stefano Orsi

Aree di crisi nel mondo n. 199 del 12-5-24

Karkov sotto pesante pressione russa

Tre giorni fa è iniziata una operazione militare da parte del “Gruppo Nord” dell’esercito russo nella OMS (Operazione Militare Speciale) sotto il comando del noto generale Lapin.

https://en.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Lapin_(general)

L’operazione impegna un fronte tra Ucraina e Russia lungo circa 50 Km.

Le stime sulle forze russe al momento impiegate, tra fronte e retrovie, parla di circa 30.000 soldati, fonti ucraine parlano addirittura di 50.000, ma lo ritengo improbabile.

Le truppe al fronte appaiono limitate, non vi sono ancora reparti corazzati, solo pochi blindati di appoggio finora, ampio utilizzo di aviazione con bombe FAB a planata guidata, artiglieria di precisione e missilistica.

Sia i Russi che gli Ucraini stanno facendo ampio impiego di droni FPV, i Russi anche di droni da ricognizione e Kamikaze a lungo raggio come i Lancet.

L’avanzata sta avvenendo nel territorio che si frappone tra la linea di fortificazioni ucraina posta nelle retrovie e il confine tra i due stati.

Potremmo quindi definirla una sorta di terreno grigio che viene occupato, con poche truppe russe affrontando un limitato numero di forze ucraine.

Sia gli uni che gli altri, sembrerebbero tenere indietro i reparti più numerosi.

Comunque appaiono le prime notizie di unità ucraine spostate da altri fronti come la 42a Brigata meccanizzata, spostata qui dal fronte di Chasov Yar, si attendono anche la 79a brigata d’assalto aereo, la 43a Brigata meccanizzata, dal fronte di Kislovka e le 12a e 25a brigate.

Il fatto che stiano spostando da altri fronti i rinforzi, depone a sfavore della preparazione di Kiev ad affrontare un attacco russo, sebbene ancora in forma di Ricognizione in forze.

Perdite elevate sono segnalate sul fronte ucraino a causa dei pesanti bombardamenti nelle retrovie e sul fronte su posizioni individuate e colpite con precisione devastante.

I Russi hanno distrutto finora un paio di ponti nelle retrovie e sono apparse le prove visive di diversi mezzi distrutti da droni quali carri T64 e T72, leopard 2A4, semoventi di artiglieria Bogdana, lanciamissili Vampire, Lanciamissili di artiglieria Uragan, lanciamissili multipli Grad, un SU24 un SU27, un Mi24.

Sono numerosi i villaggi finora caduti sotto controllo russo: Stryleka, Krasne, Pylna, Morokvets, Olinkovo, Borisovka, Lukianski, Zelene, Orizevo, Hatyshke, Pleterovka, il vecchio aeroporto di Vochansk, Tike e Zybino, questo finora, ma dalle ultime notizie si è iniziato a combattere all’interno del più importante centro locale ovvero Vochansk.

Avevo scritto diverse volte che a mio giudizio questo tipo di operazione, aprire un nuovo fronte su Karkov, sarebbe stato sconsigliabile e pertanto che non ci sarebbe stato un allargamento del conflitto a nuovi fronti attivi.

La mancanza di droni in numero sufficiente su altri fronti russi, i sospetti che anche la logistica russa potrebbe soffrirne rallentando le operazioni altrove, mi ha sempre fatto propendere per la tesi di una sconvenienza nell’allargare il conflitto e che i Russi quindi avrebbero proseguito con la gestione dei fronti attuali.

Chiaramente, i generali russi, hanno o dovrebbero avere un quadro generale dei loro mezzi a disposizione migliore di quello al quale le mie limitate capacità di osservazione possano mai arrivare, pertanto hanno deciso altrimenti da quanto da me auspicato, i fatti poi diranno come interpretare correttamente questa offensiva.

Come abbiamo scritto, al momento appare più come una ricognizione in forze, cambierà di certo aumentando le unità ucraine in zona e in risposta quelle russe.


Fronte di Lipsty

Il primo troncone offensivo, quello ad ovest, scende in direzione di Lipsty, primo crocevia e centro abitato di una certa importanza e che ora dista dal fronte circa 3 Km, in diminuzione.

Il fianco destro degli avanzanti russi è coperto da un bacino lacustre. Qui operano soldati della 2a brigata Spetsnaz e i Fucilieri del 7° Reggimento.

Fronte di Vochansk

Su questo fronte, territorialmente più esteso, operano unità delle Forze cecene Hakmat, unite a quelle ex Wagner, e soldati del 1° Reggimento fucilieri motorizzati.

In zona è dispiegato anche, ma nelle retrovie, il 153° Reggimento corazzato.

Ad essi è stata chiamata ad opporsi proprio la 42a Brigata meccanizzata.

Evoluzione dell’operazione

Possiamo ipotizzare tre scenari evolutivi.

Il primo riguarda il trovarsi di fronte ad un tentativo russo di stabilire un territorio cuscinetto che allontani le truppe ucraine dal suolo russo, al fine di limitare le incursioni come nei mesi passati.

Il secondo che ci si trovi di fronte ad un vero e proprio fronte attivo che si ripropone di penetrare in forze in profondità nel territorio ucraino, con l’intento di raggiungere Karkov.

Il terzo che sia stato ideato come piano di distrazione di forze ucraine da altri settori, al fine di indebolirne la resistenza e proseguire con l’avanzata sui settori ritenuti maggiormente importanti come Chasov Yar e Avdeevka.

Come 4a ipotesi ci sarebbe un mix delle tre precedenti, e che quindi i Russi attendano l’evolversi della situazione e valutare la risposta ucraina per decidere in quale dei tre scenari trasformarlo e magari mescolandone gli esiti.