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Esteri

Il governo canadese celebra un reduce delle Waffen SS

Il viaggio di Zelensky all’ONU, in USA e in Canada, Attacco a Sebastopoli, situazione sui fronti in Ucraina, il viaggio di Assad in Cina come svolta nel Medio Oriente.

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Aree di crisi nel mondo n. 172 del 24-9-23

Zelensky torna da New York con un pugno di mosche

New York

La kermesse alle Nazioni Unite termina con una nota di gusto amaro per Zelensky e gli USA.

Non riescono a creare un fronte vasto contro la Russia.

L’Occidente appare incerto sulla strategia da seguire.

La coalizione di Paesi della NATO sembrano mostrare primi segnali di insofferenza o rottura con la sostenuta Ucraina.

La Polonia prima di tutti appare come riluttante a proseguire sull’irto sentiero delle forniture militari senza fine.

I contrasti emersi nelle politiche agricole, l’importazione di grano e generi agricoli da parte della UE, danneggiano gravemente l’agricoltura polacca come di diversi altri Paesi europei che hanno posto il veto alla loro importazione.

Kiev ha risposto minacciando di denunciare la Polonia non presso la UE, ma presso il WTO, l’organizzazione del libero commercio mondiale.

Bruxelles ha allora comunicato che si schiererà, nel caso, con Varsavia.

Una matassa di difficile da districare.

Forse Morawiecki, il Primo Ministro polacco, si attendeva un briciolo di gratitudine da parte ucraina per l’enorme sforzo profuso nel sostenere il conflitto ucraino, certo, dopo aver avuto una parte di primo piano nell’averlo causato, è noto come il sostegno dei servizi polacchi fosse stato molto importante per la realizzazione del golpe di Maidan nel 2014.

Dai rapporto del MOD russo i volontari polacchi sono molti, impegnati nel conflitto dalla parte di Kiev.

Varsavia ha fornito più carri armati di qualunque altro paese della NATO, oltre a cannoni campali e semoventi, i Krab per capirci.

Il ministro della difesa polacco Błaszczak, ha avvisato che intendano completare le forniture già promesse, ma che dopo non forniranno altro, dovendo pensare a riarmarsi loro.

I magazzini sono vuoti, i mezzi forniti molti, Varsavia che ha dato più di altri in percentuale, per prima evidenzia il problema di cui abbiamo più volte scritto, lo svuotamento dei magazzini NATO, porterà inevitabilmente i Paesi membri a ripensare le quantità fornite a Kiev e a rivedere i tempi e le quantità di eventuali future forniture.

Per molti diviene, o diverrà a breve, prioritario ricostituire le proprie scorte di proiettili di artiglieria, cannoni, carri armati, blindati, mezzi di trasporto truppe e merci prima di pensare di fornirne nuovamente agli Ucraini.

Questo si tramuterà entro breve tempo, in un taglio drastico di materiale bellico in arrivo per sostenere il conflitto.

Kiev si troverà inevitabilmente a corto di munizioni pesanti, e con molti meno mezzi disponibili che non verranno più reintegrati una volta distrutti come accaduto finora.

La comparsa di molti mezzi civili ucraini sui campi di battaglia, già preannuncia una carenza che sta pian piano divenendo cronica.

Il Presidente polacco Duda, ha usato una similitudine per spiegare meglio la situazione dei loro rapporti nei confronti di Kiev:”se una persona che sta annegando provoca danni e ci annega, non riceverà aiuto”,

https://europa.today.it/attualita/polonia-stop-grano-armi-ucraina.html

Sicuramente in Polonia pesa molto il prossimo voto elettorale, ma ciò evidenzia che il problema sussiste ed è sentito.

Se lo stesso problema dovesse palesarsi durante l’anno elettorale in USA, gli effetti sul conflitto in Ucraina sarebbero ancora maggiori.

Se in Polonia non dovesse essere riconfermato l’attuale governo o aprirsi una forte instabilità politica, le dirette conseguenze per Kiev si prolungherebbero oltre il 15 ottobre, data del voto per Varsavia.

https://www.agi.it/estero/news/2023-09-12/elezioni-polonia-ottobre-sondaggi-governo-22993025/

Il tour del comico nelle americhe.

Dopo New York, Zelensky si è recato a Washington dove ha proseguito il giro delle elemosine.

In un colloquio con il presidente Biden, questo avrebbe promesso l’invio di un piccolo numero di missili ATACMS, non si poteva mandare a casa il buon Z. con il cappello vuoto.

Un contentino non si nega a nessuno, almeno tornerà a casa con la promessa di un missile a lungo raggio (300) km, pare con testata a grappolo.

I missili Storm Shadow forniti da inglesi stanno lavorando bene, secondo le strategie della loro progettazione, volare molto bassi sul mare, circa 10m, arrivare sul bersaglio e colpire senza essere abbattuti.

Si innalzano di quota solo in prossimità del bersaglio e questo rende molto difficile abbatterli.

Canada

Il governo canadese celebra un reduce delle Waffen SS.

Accade anche questo in un occidente ormai in preda al folle fanatismo Woke e russofobo.

Il signor Yaroslav Hunka è stato presentato come un vero patriota ed eroe ucraino della 2A Guerra Mondiale, e fin qui nulla di male, si pensa fosse nell’Armata Rossa a combattere i nazisti, eroe ucraino ed eroe canadese dicono,… invece no, viene presentato come appartenente alla 1a divisione Galizia Esercito nazionale ucraino costituitasi il 17 marzo del 45, un po’ tardiva, ma il nostro Hunka combatteva a dir suo dal 43, dove quindi combatteva? Nella stessa unità, che però si chiamava 14 Waffen grenadier delle SS, unità di volontari ferocemente nazisti.

Eroe dell’Ucraina e del Canada… mi chiedo cosa ne penserebbero di questi nipoti degeneri i loro nonni caduti sui fronti africani, in Italia, e nello sbarco in Normandia, nell’operazione Market Garde, e che sono poi entrati in Germania contribuendo alla capitolazione di quel terzo Reich sconfitto primariamente proprio dall’Armata Rossa odiata dagli odierni politici canadesi.

Gli autentici valori dell’Occidente, qualcuno disse una volta, spero che prima o poi si ricordi di spiegarci quali siano magari per sapere se sono dei valori uncinati.

Qui ci sono le memorie di Hunka, in una pagina di veterani della 14a divisione SS: https://komb-a-ingwar.blogspot.com/2011/03/blog-post_21.html

Ringrazio il Prof. Dall’Aglio per aver accuratamente documentato la reale situazione politica canadese e quali valori si celebrino in Occidente.

L’attacco a Sebastopoli

L’attacco a Sebastopoli è stato portato proprio con questa tipologia di missili, gli Storm Shadow, grazie al monitoraggio degli aerei AWACS della NATO, hanno potuto mappare la posizione dei mezzi antiaerei e dei radar e studiare una rotta di avvicinamento che minimizzasse i rischi di intercettazione.

Dalle immagini del filmato girato da abitanti del posto dopo l’arrivo del secondo missile, abbiamo potuto valutare la rotta di avvicinamento da sud-ovest, i missili avrebbero pertanto seguito una rotta larga sul mare per poi risalire verso il palazzo del comando della Marina Russa, dubitiamo comunque veritiere o verosimili le dichiarazioni di Budanov, dei servizi segreti ucraini, in quanto se i locali fossero stati usati dagli alti ufficiali, sarebbero state presenti molte altre persone in servizio , non solo 25 in tutto, e le vittime sarebbero state molte decine.

È da presumere, invece, che , anche a seguito dei recenti attacchi, gli uffici allo scoperto dei comandi militari, fossero vuoti e gli ufficiali, come il personale di servizio, fossero al lavoro presso bunker sotterranei ben protetti.

È da notare che in una guerra prettamente terrestre, un attacco alla marina, non sia un obiettivo primario per gli Ucraini, si potrebbe ritenere che questo attacco sia invece prioritario per chi intende indebolire la flotta russa, e non sono certo gli Ucraini, ma coloro che forniscono i missili, ovvero i comandi britannici.

Gli attacchi si sono ripetuti più volte, contro obiettivi navali, colpita dapprima una Ropucha e un sottomarino Kilo 3, poi il comando navale, senza apparente attivazione delle difese aeree, e il giorno dopo ancora, ma senza danni, forse con droni, abbattuti.

Significativa l’efficacia dei missili da crociera a bassa visibilità, questo ci lascia comprendere quanto dalla parte opposta, siano sempre efficaci e a segno gli attacchi, molto più numerosi, da parte russa sulle installazioni di Kiev, alle quali, nell’ambito del conflitto mediatico, viene riservato molto meno spazio sui nostri media.

A fronte della oggettiva difficoltà ad abbattere questa tipologia di missili, occorre valutare con maggiore attenzione, almeno da parte dei media occidentali, le sempre incredibili statistiche di abbattimento passate dagli Ucraini ai media occidentali e prese da questi per buone…

Campi di battaglia

Una delle vicende più buffe è stata l’articolo di Repubblica che riportava come certo uno sfondamento mai avvenuto da parte degli Ucraini sulla linea difensiva russa a sud di Verbovo.

Credo che sia riferibile alla solita notizia diffusa da media ucraini e presa per buona, nemmeno ISW, istituto made in USA, lo riportava se non come tentativo fallito.

https://www.repubblica.it/esteri/2023/09/22/news/ucraini_un_corridoio_nella_linea_surovikin_difesa_russa_zelensky_bakhmut-415397840/?ref=search

Singolare che si parli dello sfondamento della terza linea di difesa, quando il fronte si trova lungo la prima e ancora deve essere superata.

Ad oggi, non c’è stato alcuno sfondamento da Rabotino, tanto meno sui fronti di Novodonetcke o Novo Majorske più ad est.

Sempre a sud occorre prestare attenzione al settore di Cherson dove sono segnalati raggruppamenti di forze ucraine nei villaggi fatti sgomberare di recente in maniera forzata deportando la popolazione civile.

Le forze aeree russe bombardano diversi obiettivi utilizzando bombe a planata FAB250 e FAB500, sono stati colpiti almeno un paio di comandi avanzati.

Nulla da segnalare invece su altri fronti come la zona sud di Artemovsk dove le forze russe restano schierate lungo la massicciata della ferrovia.

Assad in Cina

Menziono l’importante viaggio del Presidente Assad in Siria.

La Cina si candida ad essere protagonista, oltre che della via della seta in medio oriente, anche della ricostruzione della Siria.

Gli investimenti in Siria sfideranno le ingiuste e crudeli sanzioni occidentali contro il popolo siriano, colpevole di aver resistito all’occupazione del suo territorio, di aver rifiutato un colpo di stato violento, di aver difeso la propria sovranità e libertà di fronte alle formazioni di terroristi spietati e fanatici utilizzati dai paesi occidentali per gettare nel caos il Paese e giustificarne l’occupazione, realizzata solo in parte, l’est e parte del nord della Siria sono infatti occupati da gruppi legati alla Turchia, che ha anche impiantato delle basi in terra siriana, e dagli USA con la complicità delle formazioni curde e di alcune tribù prima legate all’ISIS.

La Cina sfida apertamente Washington, invita le sue imprese ad investire, e si prepara a estendere al mediterraneo la sua influenza che avanza sempre più.

Il Presidente Assad è arrivato con qualche giorno di anticipo sulla cerimonia di apertura dei magnifici Giochi Asiatici, vero palcoscenico per l’organizzazione e la grandezza di questo Paese.

Ad accompagnare il leader siriano c’è la sua splendida e sempre elegantissima moglie, guarita pochi anni fa da un tumore che l’aveva provata molto fisicamente ma che per fortuna sembra aver superato con grande capacità di recupero e forza.