Esteri
L’alleanza militare tra Russia e RPDC terrorizza gli USA!
La visita di Kim Jong Un in Russia apre la strada di una alleanza militare estesa tra Russia Cina Iran e Corea del Nord, un vero e proprio incubo per Washington.
Aree di crisi nel mondo n.171 del 17-9-2023
Kim Jong Un è arrivato in Russia dopo un lungo viaggio a bordo del suo treno corazzato.
Non si tratta di un treno veloce, anzi, la sicurezza del capo di Stato coreano viene prima di ogni altra esigenza, per cui lento uguale sicuro.
La velocità massima del convoglio è di 60 km orari.
La destinazione finale non era nota, ma il gruppo di Geopoliticalcenter, da me contattati, stimavano come possibile meta finale il nuovo cosmodromo, ancora in ampliamento ma attivo dal 2016, presso Vostocnyi nella regione dell’Amur nell’estremo oriente russo.
Il legame che si salda tra la Corea e la Russia è un legame su tre livelli:
Politico: gli accordi permetteranno di eliminare le sanzioni dell’ONU contro la Corea grazie al voto contrario al rinnovo alla prossima scadenza di Russia e Cina almeno, due membri del Consiglio di Sicurezza. La ripresa libera dei commerci con il mondo non occidentale, permetterà un grande sviluppo economico per Pyongyang.
Militare: osserveremo nelle prossime settimane il trasferimento di attrezzature nord coreane a Mosca, principalmente sistemi di artiglieria missilistica a lungo raggio, i sistemi coreani, in particolar modo da 300 KN-09 e da 600mm KN-25 hanno gittate che arrivano a 220 e oltre i 350 Km.
Si tratta di sistemi ad elevata precisione con guida inerziale e GLONASS pertanto superano anche i migliori HIMARS e ATACMS di produzione occidentale.
La Russia possiede sistemi simili come lo Smersh o il Tornado-S ma hanno gittate inferiori e non sono in numero sufficiente.
Nel conflitto attuale, su alcuni fronti, l’Ucraina ha preso il sopravvento nella controbatteria a lunga gittata, in nessuno invece per quanto riguarda quella a medio e corto raggio.
Questi sistemi missilistici multipli garantirebbero la supremazia su tutte le distanze alla Russia, annullando ogni vantaggio degli Himars e costringendo le già tremolanti linee di logistica ucraina ad un allontanamento davvero notevole dal fronte.
I vantaggi per Mosca saranno molteplici, la Corea potrebbe consegnare scorte di munizioni per artiglieria, che possiede in abbondanza, produrre a bassissimo costo le mimetiche e altro equipaggiamento, produrre direttamente lei o garantire manodopera specializzata alla Russia per produrre equipaggiamento militare in più, la Russia è in una fase di piena occupazione, manca pertanto manodopera per nuovi impianti militari.
Quali i vantaggi per Pyongyang?
Dal punto di vista militare otterranno di certo molto nei settori dove sono ancora arretrati.
La RPDC sconta una arretratezza nelle produzioni di carri moderni, di fatto non ne ha, possiede molti carri ma non sono aggiornati agli ultimi standard.
Manca totalmente di aviazione moderna, le forniture sono ferme al ’93 a causa delle sanzioni imposte dall’ONU per il programma nucleare nordcoreano.
Pertanto sono mancati pezzi di ricambio e forniture di caccia moderni.
Otterrà forniture di tecnologia, licenze di produzione per avviare in maniera autonoma la produzione di caccia moderni, SU30S, Su35, Mig35, Su34 , tale capacità si rivelerà utile a tutta l’alleanza, Russia, Cina Iran, perché i mezzi di molti di loro saranno compatibili con armi, motori, pezzi di ricambio.
Questo fattore preoccupa enormemente gli USA, che non si sono risparmiati in minacce contro Kim, ma invano.
Missilistica, il programma missilistico della RPDC procede in maniera autonoma, ma di certo è meno evoluto di quello russo.
Satelliti, la produzione di satelliti per telecomunicazioni militari e di sorveglianza elettronica e visiva in maniera congiunta permetterà ad entrambi di accelerare nel colmare il gap che si è palesato tra NATO e Russia nel settore dello spionaggio elettronico e del monitoraggio in tempo reale del nemico.
Sottomarini nucleari, da poco la Corea ha varato un sottomarino lanciamissili nucleare, ma si tratta di un vecchio “Romeo” sovietico appartenuto anche alla Cina e poi ceduto a Pyongyang, di certo la tecnologia all’avanguardia dei cantieri russi ha molto da “consigliare” ai volenterosi cantieri nord coreani.
Le prossime esercitazioni navali nel Pacifico si svolgeranno con la partecipazione di Russia, Cina e anche la Nord Corea, va quindi assumendo un certo volume la flotta congiunta che potrebbe a breve soverchiare quella occidentale nel Pacifico, rendendo vani i propositi USA di coinvolgere le flotte della NATO anche nel teatro Indo-Pacifico.
La rete di basi navali cinese e russe nel mondo si va estendendo, questa è necessaria, in un’ottica di proiezione globale, per garantire il necessario supporto logistico manutentivo dei mezzi navali in missione attorno al globo.
Infine Economico: la fine delle sanzioni garantirebbe uno sbocco importante per investimenti produttivi in Corea, cosa assai richiesta dalla Cina, ed ora anche dalla Russia. La popolazione coreana riceverà in abbondanza quelle derrate alimentari che porranno fine ai generi razionati, le sanzioni in questi 30 anni hanno pesantemente inciso sui civili, nella vana speranza di indebolire il governo del Paese, ora finiranno anche questi e il tenore di vita coreano , del nord, si innalzerà decisamente.
L’Alleanza tra Russia Corea e Cina sembra presentarsi sotto i migliori auspici, guadagni ed interessi reciproci sono la solida base per garantire un futuro di stabile sviluppo in Asia, se aggiungiamo anche l’Iran al gruppo di alleati politico, militare, ed economico, ecco che attraverso la mezzaluna sciita, questa alleanza militare nascente si estende già dal Pacifico al Mediterraneo.
Posto che presto non includa anche paesi africani e del Medio Oriente Sunnita.
La reazione USA
Fin da subito è apparso evidente il terrore, lo dico senza mezzi termini, che ha colto l’amministrazione della Casa Bianca, che si è lanciata in una serie di pubbliche minacce di ritorsioni immani, di gettare le piaghe d’Egitto sulla Corea, e via dicendo.
La realtà è che la Corea Repubblica Popolare Democratica, ha già affrontato le sanzioni durissime e globali contro di se, nessuno o quasi le eludeva per soccorrerla, eppure sono rimasti in piedi con una determinazione di popolo esemplare.
La fine del regime sanzionatorio e l’apertura agli investimenti cinesi e alle immense risorse russe saranno un cambiamento epocale per questo Paese dalle grandi potenzialità.
L’alleanza supera quindi i piani statunitensi di unire le flotte giapponese, sudcoreana, australiana e udite udite, anche quelle europee per compensare il piano navale cinese, l’unione delle flotte asiatiche di fatto li pone nuovamente in difetto e in una posizione di inferiorità entro i prossimi 10 anni.
Non abbiamo idea di cosa possano tentare a Washington per invertire questa tendenza.
Un vecchio pensatore americano di origine polacca, Brzezinsky aveva ipotizzato che nella sua scacchiera mondiale non di dovesse mai e poi mai permettere l’unione delle forze tra Russia e Cina, ha fatto tanto presa questo pensiero nelle menti dei governanti a stelle e strisce da divenire una ossessione e come tale, per l’”eterogenesi dei fini”, il loro agire ossessionato ha causato proprio lo strettissimo legame non solo tra Russia e Cina ma tra le maggiori potenze asiatiche in funzione anti USA.
per ricordare la morte del Presidente Salvador Allende, ho ripercorso con Geraldina Colotti un passaggio della storia di quel periodo vista attraverso gli occhi di una testimone di quegli anni per capire come fu recepita dalle giovani generazioni il sanguinoso golpe che pose fine ad una esperienza di socialismo e democrazia in Sudamerica.