Esteri
Quel treno per Chaplyne e la propaganda nei media
il treno distrutto a Chaplyne viene descritto come civile dagli Ucraini e come militare dai Russi, un servizio di France 2 ci svela la verità. La situazione sui vari fronti del conflitto.
Aree di crisi nel mondo n. 123 del 28-8-2022
In questo numero cercheremo di focalizzare l’attenzione sulla mistificazione, l’ennesima, di un fatto legato al conflitto tra Russia e Repubbliche indipendentiste da un lato e Ucraina e NATO dall’altro.
I nostri media si distinguono sempre per l’assoluta mancanza di analisi delle situazioni, indagini sui fatti e mancanza di verifica della fonte che citano. Generalmente sempre e solo le veline del regime ucraino.
In seguito faremo una rapida panoramica sui fatti più importanti della settimana legati alla guerra ed alle sue conseguenze.
Chaplyne
La scorsa settimana è stata diffusa dai media, la notizia della distruzione di un treno definito come passeggeri, civile quindi, che aveva causato la morte di circa 25 persone.
Questo detto dai nostri media, che riportavano fonti del regime di Kiev.
Da parte russa, il MOD, Ministero della difesa russo ha diffuso la notizia della distruzione di un convoglio militare di uomini, mezzi e munizioni sulla ferrovia presso la medesima località.
Chi ha dunque ragione in questa vicenda?
Chi diffonde le informazioni più credibili o meno false? Ricordiamoci sempre che ci troviamo in pieno conflitto e l’informazione è di fatto un’arma propagandistica.
Per gli Ucraini è importante diffondere in occidente notizie riguardanti “atrocità” commesse dai Russi, questo non porta loro un vantaggio diretto nel conflitto, ma è una azione di disinformazione rivolta verso di noi.
Devono infatti mantenere elevata l’attenzione dell’opinione pubblica sul conflitto al fine di creare consenso agli aiuti che i governi, nostri, forniscono loro.
Senza questi aiuti militari, il conflitto sarebbe già terminato con la piena sconfitta di Kiev e questo è bene che si sappia.
I nostri aiuti militari non stanno servendo a mutare il finale del conflitto ma ne dilatano a dismisura i tempi.
Nel frattempo le nostre difficoltà economiche, causate da errori commessi dalla UE in passato e dalle sanzioni decise di recente, stanno travolgendo in maniera drammatica le nostre economie.
Questo spingerà inevitabilmente l’opinione pubblica occidentale a mutare radicalmente l’orientamento politico e valutare in maniera più concreta e consapevole i drammatici errori commessi anche dal nostro governo dei “Migliori” capitanato dal pessimo Draghi.
Per chi non lo avesse compreso, qui sta la ragione per cui in Italia si è scelto di votare prima dell’autunno.
Chaplyne è un importante snodo ferroviario, da qui passa una importante linea elettrificata ed ancora attiva che porta i convogli direttamente nelle zone del fronte di guerra. Le linee che passano da Chaplyne permettono ai convogli di recarsi dal nord di Mariupol fino ad Artemosk.
L’importanza strategica di questa linea quindi è notevole.
Le ragioni per cui queste linee ferroviarie siano ancora alimentate con elettricità ed attive nei viadotti e ponti resta un mistero di questo conflitto anomalo che i Russi chiamano “Operazione Speciale” in quanto NON hanno ancora dichiarato guerra all’Ucraina e per loro pare una differenza sottile ma sostanziale.
Per arrivare a comprendere meglio la natura di questo treno colpito, ho quindi ricercato tra fonti occidentali, qualche servizi girato in loco e grazie alla tv francese France 2 ho potuto reperire le informazioni che cercavo e da fonte non di certo filo russa, il che ne garantisce la piena attendibilità per ciascuno di noi.
Il servizio è della giornalista Maryse Burgot ( https://fr.wikipedia.org/wiki/Maryse_Burgot ) girato sul posto, lei copre il conflitto ucraino come inviata di guerra.
La giornalista copre molto bene l’evento, filmano ciò che è loro consentito filmare, non il convoglio nella sua interezza, solo una parte, poi intervista le persone della città dagli impiegati delle ferrovie ai cittadini sul posto, non si beve la versione del regime ma sa che per continuare a lavorare in Ucraina non può dire apertamente che la versione di Kiev è falsa.
Ciò nonostante giocando abilmente con le dichiarazioni, ci fornisce tutte le informazioni necessarie a comprendere la situazione.
Brava Maryse.
Abbiamo affrontato questo argomento in un video in cui, presentando la situazione sui fronti di guerra, abbiamo potuto anche effettuare un commento critico al servizio televisivo dell’emittente francese, spero che ne esca un quadro chiaro.
Cosa dunque è emerso dal servizio della giornalista francese?
Il treno in questione era una tradotta di soldati, in spostamento verso uno dei fronti attivi.
Il treno era compost da vagoni passeggeri ma non solo, con ogni probabilità faceva parte di un convoglio più articolato con vagoni che trasportavano sia mezzi che munizionamento.
I segni dell’esplosione sui vagoni ci mostrano dei danni incompatibili con un colpo diretto di missile da crociera o balistico tipo Iskander, i danni che avrebbe inflitto alla struttura del vagone sarebbero stati enormemente più distruttivi riducendo in pezzi i vagoni.
I danni osservati ci mostrano i vagoni invece, schiacciati da una o più potenti onde d’urto, il missile quindi ha colpito un obiettivo vicino al treno o poco più avanti dei vagoni mostrati, la cui esplosione secondaria potrebbe aver causato i danni da onda d’urto che hanno letteralmente schiacciato alcuni vagoni, uccidendo e poi bruciando i corpi dei militari al loro interno.
Si, militari, le testimonianze dei testimoni e abitanti del posto ci parlano di diversi convogli militari in transito su quella tratta e quello stesso treno non faceva eccezione.
Le potenti esplosioni che sono seguite e di certo almeno un altro missile, hanno poi causato danni pesanti fin alla stazione, che distava 800 metri dal convoglio colpito, davvero troppo per un solo colpo di missile i cui esiti sono molto più limitati.
Il servizio esamina i numerosi riscontri di vittime civili, nella zona urbana vicina alle esplosioni ve ne sono state diverse, queste si appaiono come esempio della tragedia di un conflitto, ogni guerra non risparmia nessuno. I racconti delle bombe “intelligenti” che ci propinarono negli anni 90 e primi 2000 per farci digerire le guerre volute dagli USA in Medio Oriente e nei Balcani ci sono apparse come bugie immani di fronte alle testimonianze dei disastri subiti dai civili che ne erano vittime. Allo stesso modo oggi, i bersagli legittimi di natura militare, come era questo treno, portano con se le vittime civili, che nulla possono e tutto subiscono.
Grazie quindi al servizio svolto da France 2 possiamo comprendere meglio la realtà di questa vicenda oltrepassando le nebbie della propaganda di guerra e comprendere così fino a che punto si possano spingere le menzogne di un regime che pur i nostri governi si ostinano a sostenere anche in barba alla nostra Costituzione.
Situazione sui fronti
Sulla vicenda della morte in attentato di Darya Dugina:
Gli USA hanno deliberato una nuova fornitura di materiali per 3 miliardi di dollari, verrà inoltre costruita una fabbrica in Ucraina per produrre in loco i droni Switchblade 600, i droni tascabili per capirci.
Borrell ha annunciato che gli stati UE addestreranno i soldati ucraini al di fuori dell’Ucraina, forse in Polonia e Germania.
Partiamo dagli eventi da nord verso sud.
Kiev
Sei missili da crociera hanno colpito alcuni obiettivi a nord della capitale.
Mirgorod
Colpita da alcuni missili da crociera che avrebbero distrutto almeno 5 caccia ucraini, recentemente dislocati nel settore, probabili forniture da Paesi ex Patto di Varsavia.
Karkov,
Ci sono stati pochi cambiamenti
Udy e Odnorobovka sono passati sotto controllo russo verso metà mese e sono rimaste sotto controllo russo.
Scendendo verso sud Tsupvka e Borskova sono oggetto di contesa e si combatte, erano sotto controllo russo in precedenza.
A Karkov è stata distrutta una fabbrica.
Cuhuiv: è stato colpito un grande deposito di munizioni che è esploso.
Izium
Sono state segnalate, anche in video dagli stessi reparti interessati, le proteste di due unità meccanizzate ucraine, la 53a brigata di stanza a Novomikaylovka nella Repubblica di Donetck e la 93a Brigata meccanizzata posizionata presso Dobrovne appunto nella zona di Izium nell’Oblast di Karkov.
Combattimenti sono stati segnalati presso Brazkovka e Dimitrovka, sono disputate sia Dolyna che Krasnopylia, gli Ucraini hanno ripreso il controllo di Tetyanovka vicino a Sviatogorsk.
Sloviansk
È stato colpito e distrutto un comando ucraino in città, le autorità militari sospettano che sia frutto di informazioni rilasciate da partigiani locali che aiutano le truppe russe ad avanzare.
Siversk
La situazione su questo fronte non ha subito molte modifiche, grossomodo gli schieramenti sono rimasti sulle medesime posizioni.
Sono segnalati combattimenti su alcune località tra le quali Vesele e Bologorovka.
Soledar
Proseguono i combattimenti in città, le forze ucraine sono ora asserragliate nella parte nord ovest avendo perso il centro della località, anche Bakhmutske è ormai in mano russa.
Artemosk
Pesanti combattimenti sia nella parte orientale della città, sono penetrati in essa i russi, sia nei settori meridionali, dove sono attive le forze Wagner che fanno uso del sistema lanciarazzi termobarici, creano una potente onda d’urto che rende inefficaci i rifugio antibomba delle trincee, si tratta dei TOS1A Solntsepek.
I combattimenti più intensi sono situati a sud della città, presso Vesele Dolyna, Zaitzevo, Kodema, che appare sul punto di cadere.
I combattimenti si sono spinti oltre la strada che collega la città a Toreck fino a Kurdyumovka.
NewYork
Stanno riprendendo vivacità gli scontri armati in questo settore che è una delle linee più fortificate delle postazioni Ucraine.
Donetck
In questi giorni sono stati diversi gli attacchi sulla città
Sono stati colpiti diversi edifici, tra questi il palazzo presidenziale della DPR, l’albergo con i giornalisti stranieri, alcuni palazzi tra i quali quello dove alloggiava, fino al giorno prima il giornalista italiano Franco Fracassi che era già ripartito per rientrare in Italia.
Questi bombardamenti, è importante segnalare, colpiscono la popolazione civile, ci sono delle vittime, non sono rivolti ad obiettivi militari, non ve ne sono in zona ed avvengono, cosa molto grave per noi, con sistemi d’arma che ha fornito l’occidente: cannoni in calibro 155 e missili HIMARS forniti da USA e GB. Questo renderebbe complici i Paesi occidentali del fuoco deliberato contro i civili.
Peski è sempre saldamente in mano russa, i combattimenti sono ora segnalati presso Vodyane e Pervomaiske.
Vuledar
Sono segnalati diversi combattimenti tra le forze russe e ucraine, forse i russi stanno avendo la meglio su alcuni settori di fronte.
Energodar
Ogni giorno si registrano attacchi ucraini contro le strutture della centrale nucleare.
Forse nella prima settimana di settembre, sembra il giorno 5, una commissione della AIEA si recherà sul post accettando finalmente l’invito da parte russa, che più volte ha sollecitato il loro intervento e posizionamento permanente all’interno della struttura al fine di monitorare le attività di attacco ucraine.
Auspicheremmo un deciso intervento da parte delle autorità dell’Unione se non italiane almeno, ma sappiamo bene che il buonsenso non è più di casa in questi palazzi da ormai 30 anni.
Cherson
Un pesante attacco ucraino ha avuto luogo nel settore nord, proveniente dalla zona di Krivoy Rog, tutti questi attacchi sono stati respinti dalle truppe russe, paracadutisti per la precisione, che hanno inflitto gravi perdite agli attaccanti.
Il ponte Antonovsky è stato colpito più volte da missili HIMARS, sono ormai decine i colpi caduti a segno ma il ponte resta in piedi e dopo le riparazioni torna sempre praticabile.
Sono inoltre in funzione tre ponti mobili che fanno spoletta sul fiume.
Segnalata offensiva russa che da Aleksandrovka si spinge in direzione di Nikolaev, segnalati combattimenti presso Luparevo e Tavroske.
Anche oggi che è il 28 di agosto, la controffensiva ucraina di agosto, tanto attesa, ci sarà domani…