Esteri
La Russia riprende le offensive
La ripresa delle offensive in Ucraina, sia sui fronti che nelle retrovie.
Aree di crisi nel mondo n. 118 del 17-7-2022
Donbass
Dopo l’annunciata pausa voluta dallo stesso Presidente Putin, seguente alle conquiste di Sjeverodonetck e di Lisichansk, sono riprese mercoledì le operazioni di avanzata russa su diversi fronti, iniziamo a esaminarli.
I combattimenti sono ripresi laddove si erano conclusi.
Bilohorovka era sotto attacco ucraino, l’attacco è stato respinto e l’avanzata russa è arrivata a Serebianka. Poco più a sud è stata conquistata, nel primo pomeriggio di mercoledì, Verkokamianska e in seguito le truppe russe si sono portate fino a ridosso della periferia di Siversk, centro molto ben difeso dagli ucraini. In un primo momento si erano diffuse voci riportate da più fonti, della conquista di Siversk da parte russa, ma erano voci affrettate.
Al momento le truppe di Mosca stanno spostando la loro azione attorno alla cittadina, spostandosi sia a nord che a Sud, chiudendola su tre lati contano di spingerne le difese al ritiro.
A sud di Siversk, le truppe russe hanno conquistato Spirne e si sono portate su Ivano Darovka dove si combatte.
Sempre spostandosi a sud, sono segnalati combattimenti su Berestovo, Nahirne è stata acquisita dai Russi, Bilohorovka è sede di scontri.
Stesso dicasi per Yakovlovka e Soledar.
Artemosk
Siamo ora sul fronte di Artemosk che trovate indicato in diverse fonti come Bakmut.
A sud della città, perno strategico di due fronti difensivi, i Russi sono avanzati si combatte attorno alla località di Yesela Dolyna e Vershina.
Sempre contesa la Centrale termoelettrica di Vuhlehirske, l’avanzata russa è partita da Dolomitne su Semyrya e Kodema.
Novoluganske ancora non è stata liberata dalle truppe russe.
Adveevka
Ci spostiamo poi sul fronte di Adveevka
Le forze russe ed LPR sembrano volersi portare a ridosso di Adveevka, è stata conquistata Kamyanka e spostata in avanti la linea del fronte, per liberare questa città fortificata in 8 anni di guerra è basilare per i Russi che prendano prima il controllo su Krasnogorovka per poter aggirare a nord le difese della città e circondarla almeno su tre lati.
Stabili per ora i fronti su Donetck, proseguono ancora i bombardamenti sui civili.
Gli Ucraini usano le armi occidentali per uccidere i civili, è stata bersagliata con l’artiglieria la stazione dei bus, obiettivo assolutamente ad uso civile, crimine deliberato da parte ucraina.
Sembra si sia fermata l’offensiva ucraina a nord di Mariupol, su alcuni villaggi , ora seguiremo se ne perderanno nuovamente il controllo , secondo un collaudato copione o se per la prima volta riusciranno a tenerlo.
Fronte di Zaporizia
Sono segnalati combattimenti attorno a Kamianske un aereo militare russo è stato abbattuto in questo settore, si tratta di un SU25, il compagno di squadriglia è tornato invece alla base. Si tratta del primo caccia russo abbattuto dopo diverso tempo.
Fonti ucraine hanno affermato che l’esercito russo stia utilizzando o abbia utilizzato la centrale atomica di Enerdogar per lanciare i propri missili, non abbiamo trovato prove visive o video di tutto ciò, pertanto non riteniamo sia una notizia affidabile, inoltre valutiamo come poco probabile che i Russi necessitino di questo stratagemma per lanciar i loro missili quando possono farlo comodamente da retrovie ben più sicure.
Settore di Cherson
Nel settore nord, oltre il fiume Dnepr, i fronti sono stabili. Non si segnalano particolari combattimenti.
Spostandoci più a sud gli Ucraini non sono riusciti a riprendersi i villaggi di Velike Artakovo e Blakodatovka.
Nel settore più a sud, dove erano fortemente impegnati gli Ucraini, che cercavano di raggiungere Cherson, registriamo il totale annichilimento di ogni offensiva e la perdita di tutti i villaggi conquistati nel corso dell’offensiva. Gli Ucraini hanno persino perso Alexandrovka, Pravdine, Tsentralne, Stanislav e Shiroka Balka.Maksimovka, Vasylky e tutti i villaggi ad est di questi due.
Insomma, un altro paio di offensive ucraine come questa e i russi arrivano diretti a Mikolaiv.
Eppure la vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk, aveva annunciato come imminente una tremenda offensiva ucraina in questo settore, finora si sono visti alcuni bombardamenti piuttosto precisi su alcuni depositi di munizioni russi, è stato anche colpito un capannone dove al suo interno vi era fertilizzante a base di nitrato di ammonio, che esplodendo ha coinvolto nello scoppio molte abitazioni civili uccidendo una ventina di persone.
La distruzione nelle retrovie
In questa fase del conflitto è apparso meglio di prima come i sistemi statunitensi HIMARS abbiano colpito alcuni obiettivi importanti, segnalati di certo nelle coordinate da Paesi della NATO attraverso i satelliti.
Non è tanto il fatto che questi sistemi siano stati usati per colpire bersagli nelle retrovie, dove l’artiglieria non può arrivare, ma il fatto che gli Ucraini siano finora riusciti ad prendere misure di mimetizzazione e dissimulazione tali per cui solo due di questi lanciatori è stato distrutto.
Gli USA ne invieranno altri 4 in questi giorni, altri 6 sistemi simili e di analoghe caratteristiche li inviano gli inglesi, gli M270 ( https://en.wikipedia.org/wiki/M270_Multiple_Launch_Rocket_System )
A fronte di una dotazione ucraina di sistemi missilistici Himars e prossimamente M270, circa 15 in tutto, tre sistemi Himars sono andati persi, due distrutti ed uno invece catturato, o comprato da parte russa, i comandi russi hanno intensificato vistosamente i bombardamenti su obiettivi di rilievo militare nelle retrovie ucraine.
Vinniza, nell’ovest del Paese, è stata raggiunta da una salva di almeno tre missili che hanno colpito un circolo ufficiali dell’esercito dove si stata tenendo un incontro tra esponenti di spicco delle gerarchie militari ucraine e forse anche ufficiali occidentali.
I media ucraini e di conseguenza anche i nostri, hanno indicato l’edificio colpito come un ospedale, immancabilmente pediatrico, ho controllato su Google Maps e non risulta alcun ospedale in Vinniza che abbia davanti l’edificio un monumento con un Mig 21, per cui direi che sia da scartare come fake questa notizia, mi domando come mai nessuno in Tv faccia di questi controlli prima di diffondere la propaganda di un Paese in guerra. ( controllate pure voi stessi dove sono gli ospedale e che edifici siano… ( https://www.google.it/maps/@49.2305793,28.4796614,14706m/data=!3m1!1e3?hl=it ) e confrontate con il servizio qui diffuso ( https://www.rainews.it/video/2022/07/attacco-missilistico-russo-nel-centro-di-vinnycja-tra-i-morti-anche-bambini-e0116d91-4e18-447c-a5bb-e4bc1ffc05a8.html )
Decine di missili di alta precisione hanno raggiunto Dnepopetrovsk, Odessa, Karkov, Sloviansk, ed altre città, sono stati colpiti depositi di munizioni, fabbriche, capannoni, concentrazioni di truppe, caserme e mezzi, danni molto rilevanti.
Nei giorni scorsi è stato annunciato come riparato il ponte che collega Odessa alla Romania tramite ferrovia e strada, credo che lo resterà per poco.
È stato appurato che i carburanti all’Ucraina arrivino via mare dal mar Nero, le petroliere risalgono il Danubio navigabile approdando al porto rumeno di Galati, da dove via ferrovia passa poi anche attraverso la Moldavia all’Ucraina.
Nuovi invii Polacchi
Dalla Polonia è arrivata la notizia della prossima fornitura di altri 236 carri armati di produzione nazionale, PT91, basati sui T72 M1 ma più evoluti e meglio protetti. Consegna che si concretizzerebbe però solo dopo l’avvenuta consegna dei 250 Abrams M1A1 acquistati dalla Polonia presso gli Stati Uniti. Non giurerei sul fatto che la Polonia attenda davvero la consegna completa dei carri statunitensi.
Ricordiamo che Varsavia ha già fornito all’Ucraina ben 234 carri T72M1 che sommati a questi arriva ad una fornitura di 470 carri, che nemmeno Italia e Germania messe assieme possiedono.
Da Washington arriva una notizia importante, c’è la proposta per l’amministrazione Biden di consegnare altri 70 HIMARS per l’Ucraina con annesse munizioni, ma data la pessima situazione economica nel Paese e le elezioni di medio termine dietro l’angolo, non sarei certo della sua approvazione.
Gli insuccessi diplomatici USA
Lo smalto dell’amministrazione Biden si va scrostando, il suo viaggio in Medio Oriente è un fallimento completo, persino lo storico alleato Arabia Saudita, tanto insultata fino a poco tempo fa, si rivela un osso duro, non intendono aumentare la produzione. Possono portare l’esportazione di greggio dagli attuali 11 milioni di barili a 13, ma al contempo, stanno raddoppiando e più il petrolio acquistato presso la Russia, più economico del loro e pertanto più conveniente nella sostituzione di quello che era usato per l’energia interna e che ora può essere venduto a caro prezzo.
I dati europei fallimentari
Sono intanto usciti i dati semestrali Eurostat con la situazione della nostra bilancia commerciale e , udite udite, è un disastro, da un attivo, surplus commerciale, di 83,6 miliardi del 2021 siamo passati ad un passivo di 113 miliardi. Sono praticamente 200 miliardi di differenza, e siamo solo ai dati di giugno.
Un articolo dell’Huffington post ( https://www.huffingtonpost.it/blog/2022/07/11/news/finiamola_qui_con_guerra_e_sanzioni_cosi_litalia_non_esplodera_in_autunno-9814823/ ) ci presenta un fronte che si sgretola, anche in quella parte di informazione malata e falsa che ci ha finora presentato una realtà diversa da ciò che era, al fine di spingere gli Italiani ad appoggiare delle misure che noi non abbiamo mai esitato a definire suicide.
Oggi anche quel fronte inizia a vedere con occhi simili ai nostri il frutto anche del loro lavoro e hanno timore di ciò che ci aspetta per questo inverno ed autunno se non sapremo recuperare gli sbagli enormi commessi, cambiare classe dirigente e far si che Mosca possa perdonare gli errori e le colpe dei nostri governanti.