Mettiti in comunicazione con noi

Esteri

L’ Ass. italo-cubana Para un Principe Enano al Collegno Folk Festival

14° edizione del Collegno Festival Folk. Si svolge annualmente nel segno della solidarietà e della convivenza pacifica tra i popoli. Quest’anno, il Paese ospite è Cuba che, per la sua storia e per il suo impegno negli aiuti medici al livello internazionale, rappresenta un modello umanitario a cui tutti noi dovremmo fare riferimento

Pubblicato

su

Locandina evento

di Maddalena Celano

La 14° edizione del Collegno Festival Folk sta per terminare, dopo giornate intere dedicate alla musica, al buon cibo, e al dibattito politico e sociale. Si tratta di una festa dedicata alla multiculturalità e alla solidarietà tra i popoli. Una festa dove è possibile ascoltare buona musica da ogni parte del mondo, ballare e assaggiare i tipici piatti delle Regioni e dei Paesi ospiti dell’evento. Si svolge annualmente nel segno della solidarietà e della convivenza pacifica tra i popoli. Quest’anno, il Paese ospite è Cuba che, per la sua storia e per il suo impegno negli aiuti medici al livello internazionale, rappresenta un modello umanitario a cui tutti noi dovremmo fare riferimento. Tutti noi ricordiamo il contingente internazionale di medici specializzati in situazioni di catastrofi e gravi epidemie, come la Brigata Henry Reeve. Contingente costituito il 19 settembre dell’anno 2005 a L’Avana, Cuba, dal leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz. Lo scopo della Brigata non è quello di sostenere specifiche nazioni, ma di cooperare con tutte le nazioni del mondo in difficoltà, con personale appositamente formato. Le brigate cubane sono presenti in qualsiasi Paese che subisce catastrofi ed epidemie, uragani, inondazioni o altri fenomeni naturali di tale gravità, nonché le emergenze sanitarie che costituiscono veri disastri sociali e umanitari. Fin dall’inizio del trionfo della Rivoluzione cubana, iniziarono a manifestarsi alcuni dei suoi principi fondamentali: solidarietà e internazionalismo.

Il 21 maggio del 1960, il popolo cileno fu colpito da un forte terremoto che causò ingenti danni e perdite in quel Paese. L’aiuto della gente è stato immediato e Cuba offrì il suo primo Soccorso Medico Internazionale, inviando una Brigata Sanitaria insieme a 8 tonnellate di materiale medico, viveri e vestiario. Sin da quella prima missione di solidarietà, nel 1960, Cuba fu presente, con più di 36 Brigate mediche, in più di 20 Paesi che sono stati colpiti da diverse catastrofi come terremoti, uragani, inondazioni, epidemie ed eruzioni vulcaniche.

Per la CGIL di Torino,  le relazioni con Cuba sono sempre più importanti, giacché Cuba rappresenta un modello di solidarietà internazionale non solo in campo medico, ma anche in campo pedagogico e sociale (famose sono anche le sue brigate di alfabetizzazione, composte da maestri elementari e pedagogisti esperti, inviati come formatori ed educatori, e le sue brigate di economisti o/e ingegneri, inviati come  consiglieri nei Paesi più remoti, nei momenti di calamità, di crisi internazionale o povertà estrema). La CGIL sostiene la mobilitazione internazionale contro il blocco economico imposto dagli USA, uno strumento di pressione politica che viola il Diritto Internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite, che riporta ricadute ancora più gravi durante la pandemia. Proprio durante la pandemia, Cuba ha dimostrato il proprio valore mettendo in campo un’idea di solidarietà che echeggia nel motto della Brigata Henry Reeve: “Non offriamo ciò che ci avanza: condividiamo ciò che abbiamo”. La Brigata ha inviato due contingenti di medici e infermieri a Crema e a Torino, in supporto alla popolazione italiana duramente colpita. Durante la pandemia, Cuba si è dotata di propri vaccini, tutti ampiamente efficaci, sviluppati e prodotti dallo Stato, vaccini pubblici e accessibili a ogni nazione del mondo. In questa occasione, la Presidente  dell’Ass. Para un Principe Enano, Olga Lidia Priel Herrera, ha recitato, sul palco del Collegno Folk Festival (dopo l’ accorato intervento, per la promozione dell’ interculturalità e della solidarietà internazionale, del sindaco di Collegno, Francesco Casciano, e della Responsabile Politica dell’Ambasciata di Cuba in Italia,  Claudia Morgade), la poesia Mi Bandera, del poeta cubano Bonifacio Byrne. Bonifacio Byrne fu  un poeta cubano, nato a Matanzas (la città cubana gemellata con il Comune di Collegno), a Cuba,  il 3 marzo 1861 e morì nella sua città natale il 5 luglio 1936. Dopo un periodo giovanile di iniziazione alla poesia modernista, divenne, a partire dal 1896, interprete degli entusiasmi e delle agonie del suo popolo nella lotta per l’indipendenza dalla corona spagnola.

Nel 1890, fondò i giornali La Mañana e La Juventud Liberal. Nel 1896, dovette emigrare negli Stati Uniti per motivi politici; in esilio continuò la sua attività indipendentista, fondando il Revolutionary Club a Tampa. In questa fase ha scritto per giornali come Patria e El Porvenir. Tornò a Cuba nel 1899, ricoprendo incarichi amministrativi durante i primi anni della repubblica. Nel 1909 creò il giornale El Yucayo. La sua poesia “Alla mia bandiera” è una delle più conosciute a Cuba per i suoi versi patriottici e vigorosi.

La CGIL di Collegno proseguirà la collaborazione con il sindacato cubano CTC (con il suo Consiglio Nazionale, Comitato Nazionale e Segreteria Nazionale), con percorsi di reciproco scambio, per assicurare  diritti sociali ed economici a tutte le lavoratrici ed i lavoratori. E’ fondamentale, oggi più che mai, la collaborazione tra i Paesi ed affermare e praticare il principio di fratellanza e unione tra i popoli.

RIPRODUZIONE RISERVATA ©