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Presenze ed Arrivi nei Comuni Pugliesi tra il 2013 ed il 2022

Cresce il turismo nel barese. Otranto, Castellaneta e Isole Tremiti perdono turisti

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Cresce il turismo nel barese. Otranto, Castellaneta e Isole Tremiti perdono turisti

L’IPRES-Istituto Pugliese per le Ricerche Economiche e Sociali calcola il numero degli arrivi e delle presenze nei comuni pugliesi tra il 2013 ed il 2022. Gli arrivi sono considerati come il numero di clienti, italiani e stranieri ospitati negli esercizi ricettivi nel periodo considerato. Le presenze sono indicate come il numero delle notti trascorse dai clienti, italiani e stranieri negli esercizi ricettivi. Di seguito verranno considerati i dati relativi a 177 comuni pugliesi. I comuni privi di una serie storica completa sono stati omessi.

Ranking dei comuni per numero degli arrivi degli italiani. Vieste è al primo posto per valore degli arrivi degli italiani nel 2022 con un ammontare di 259441 unità, seguita da Bari con un valore di 242728 unità, da Lecce con un valore di 162230 unità, da San Giovanni Rotondo con un valore di 151032, Ugento con un valore di 103183, Otranto con un ammontare di 101326, Fasano con 100290, Gallipoli con 93289, Monopoli con 88472 unità, Alberobello con un ammontare di 79045. A metà classifica vi sono Massafra con un valore di 3867 unità, seguita da San Vito dei Normanni con 3393, Ischitella con 3342, Putignano con 3270, Rutigliano con 3172, Cannole con 2912, Maruggio con 2777, Leverano con 2775, Palagiano con 2771, Patù con 2726, Diso con 2644. Chiudono la classifica Minervino Murge con 217, Nociglia con 209, Lizzanello con 193, Aradeo con 118, Surbo con 115, San Michele Salentino con 98, Apricena con 78, Serracapriola con 77, San Cassiano con 66, Soleto con 44, Sanarica con 42.

Ranking dei comuni pugliesi per valore delle presenze italiane nel 2022. Vieste è al primo posto per valore delle presenze italiane con un ammontare di 1609847 unità, seguita da Ugento con 738852, da Peschici con 538195, Bari con 492691, Otranto con 475742, Carovigno con 448161, Gallipoli con 405015, Melendugno con 399902, Lecce con 397832, Fasano con 372377. A metà classifica vi sono Massafra con un valore pari a 14724, seguita Crispiano con 13580, Molfetta con 13435, Giurdignano con 13283, Leverano con 12941, Mottola con 12028, Ceglie Messapica con 11601, Bitonto con 11458, Patù con 11194, Maruggio con 10912, San Vito dei Normanni con 10768, Palagiano con 10uggio con 10912, San Vito dei Normanni con 10768, Palagiano con 10379. Chiudono la classifica Scorrano con 661, San Pietro Vernotico con 540, Ascoli Satriano con 528, Minervino Murge con 471, Surbo con 362, Aradeo con 289, Serracapriola con 225, Apricena con 219, Sanarica con 207, San Cassiano con 179, Soleto con 118.

Ranking dei comuni pugliesi per valore degli arrivi di italiani nel 2022. Bari è al primo posto per valore degli arrivi degli italiani nel 2022 con un ammontare di 206012 unità, seguita da Lecce con un valore di 116898, da Vieste con un valore di 70214, da Monopoli con 69127, Fasano con 65887, Polignano a Mare con 56748, Ostuni con 56700, Alberobello con 51271, Otranto con 48494, San Giovanni Rotondo con 38679. A metà classifica vi sono Ortelle con un ammontare di 1016, seguito da Lequile con 970, Morciano di Leuca con 958, Cavallino con 940, Alezio con 927, Gravina in Puglia con 921 unità, Massafra con 889 unità, Galatone con 888, Cursi con 871, Cassano delle Murge con 856, Grottaglie con 772. Chiudono la classifica Surbo con 66, Troia con 63, Aradeo con 57, Scorrano con 53, Deliceto con 27, Serracapriola con 24, Ascoli Satriano con 21, Apricena con 9, Soleto con 5, Sanarica con 3.

Ranking dei comuni pugliesi per valore delle presenze di stranieri nel 2022. Bari è al primo posto per valore della presenza di stranieri nel 2022 con un ammontare di 492665, seguita da Vieste con 389922, da Fasano con 296130, Lecce con 288386, Monopoli con 232185, Ostuni con 189380, Polignano a Mare con 173256, Ugento con 169888, Otranto con 163620, Gallipoli con 142107. A metà classifica vi sono Zollino con 3611, Massafra con 3222, Canosa di Puglia con 3215, Capurso con 3177, Villa Castelli con 3156, Cerignola con 3119, Cursi con 3101, Leverano con 3042, Corigliano d’Otranto con 2975, Cavallino con 2961, Lizzano con 2907. Chiudono la classifica Candela e Torremaggiore con 177, Scorrano con 155, Troia con 134, Serracapriola con 96, Deliceto con 74, Ascoli Satriano con 62, Apricena con 31, Calimera con 24, Sanarica 11, Soleto con 5.

Ranking dei comuni pugliesi per valore degli arrivi totali nel 2022. Bari è al primo posto per valore degli arrivi totali con un valore di 448740 unità, seguita da Vieste con un ammontare di 329655, Lecce con 279128, San Giovanni Rotondo 189711, Fasano con 166177, Monopoli con 157599, Otranto con 149820, Ostuni con 134554, Alberobello con 130316, Gallipoli con 129535. A metà classifica vi sono Massafra con 4756, Putignano con 4748, Leporano con 4726, Patù con 4500, Cagnano varano con 4342, Diso con 4304, Ischitella con 4000, Maruggio con 3795, Martano con 3649, Avetrana con 3644, Leverano con 3360. Chiudono la classifica Sogliano Cavour con 321, Minervino Murge con 295, Scorrano con 283, Ascoli Satriano con 275, Calimera con 239, Surbo con 181, Aradeo con 175, Serracapriola con 101, Apricena con 87, Soleto con 49, Sanarica con 45.

Ranking dei comuni pugliesi per valore delle presenze totali nel 2022. Vieste è al primo posto per valore delle presenze totali nel 2022 con un ammontare di 1999769, seguita da bari con un ammontare di 985356, Ugento con Ugento con 908740, Lecce con 686218, Fasano con 668507, Otranto con 639362, Peschici con 625454, Gallipoli con 547122, Carovigno con 538942, Ostuni con 517693. A metà classifica troviamo Rutigliano con 13766, Cutrofiano con 13306, Canosa di Puglia con 12946, Mottola con 12885, Grottaglie con 12593, Palagiano con 12479, Alezio con 12084, Martano con 11944, Taviano con 11917, Putignano con 11305, Avetrana con 11246. Chiudono la classifica San Pietro Vernotico con 949, Calimera con 870, Scorrano con 816, Minervino Murge con 689, Ascoli Satriano con 590, Surbo con 566, Aradeo con 497, Serracapriola con 321, Apricena con 250, Sanarica con 218, Soleto con 123.

Variazione percentuale degli arrivi di italiani nei comuni pugliesi tra il 2013 ed il 2022. Cellino San Marco è al primo posto per valore della variazione percentuale degli arrivi degli italiani nei comuni pugliesi tra il 2013 ed il 2022 con un valore pari a +911,68 ovvero un ammontare pari a 6792, seguito da Palo del Colle con un ammontare di 815,32% pari a 905 unità, Arnesano con +678,38% pari a +251 unità, Alezio con +673,95% pari a 1449, Biccari con 668,18% pari a 441 unità, Salice Salentino Salice Salentino con 552,5% pari a 1326 unità, Disco con +522,12% pari a 2219 unità, Zollino con +489,57% pari a 563 unità, Cassano delle Murge con 431,1% pari a 3923, e Acquaviva delle Fonti con 401,28% pari a 1252. A metà classifica vi sono Taranto con +25,30% pari a 13615 unità, seguito da Cavallino con +24,92% pari a 147 unità, seguito da Laterza con +24,14% pari a + 98 unità, Gallipoli con +24,14% pari a 17786 unità, Castrignano del Capo con +22,79% pari a 3894 unità, Ruvo di Puglia con +22,61% pari a 1516 unità, Parabita con +22,35% pari a 156 unità, san Severo con +21,58% pari a 2219 unità, Monte Sant’Angelo con +21,13% pari a 2441 unità, Carpino con +20,11% pari a 73 unità, Ugento con +20,02% pari a 17211 unità. Chiudono la classifica la classifica Troia con -59,97%, Casarano con -60,93% pari a -2498 unità, Massafra con -61,08% pari a -6068 unità, Poggiardo con -64,28% pari a -1771, Corigliano d’Otranto con -68,41 pari a -2118 unità, Tuglie con -70,4% pari a -1139 unità, Sanarica con -75,72% pari a -131, Apricena con -80,25% pari a -317 unità, Soleto con -91,2% pari a -456 unità, Trepuzzi con -94,57% pari  -8722 unità, Lizzanello con -95,37 con -3972.

Vincitori e perdenti per valore della variazione assoluta degli arrivi degli italiani tra il 2013 ed il 2022. I paesi vincitori per variazione assoluta del numero degli arrivi italiani tra il 2013 ed il 2022 sono Vieste con 53696, Monopoli con 49162, Alberobello con 30538, Polignano a Mare con 26172, Fasano con 24611, Bari con 21587, con 24611, Bari con 21587, Carovigno con +19137, Trani con +18681, Melendugno con +18248, Gallipoli con +17786. Tra i paesi losers, ovvero i paesi che più hanno perso turisti vi sono San Giovanni Rotondo con -29701 unità, Castellaneta con -18502 unità, Manfredonia con -18258 unità, Vernole con -13299 unità, Corato con -11535 unità, Otranto con -9525 unità, Lucera con -9311 unità, Trepuzzi con -8722 unità, Otranto con -9525 unità, Lucera con -9311 unità, Trepuzzi con -8722 unità, Massafra con -6068 unità, Isole Tremiti con -4773 unità. Possiamo notare che i paesi losers, fatta eccezione per Corato, hanno delle importanti dotazioni turistiche. Particolarmente grave il caso di San Giovanni Rotondo, che mette in evidenza la crisi del turismo religioso in Puglia, però anche di Castellaneta che è un paese con una importante dotazione di spiagge. Così come anche Otranto che ha perso circa 9500 unità, e anche Lucera che ha una rilevante patrimonio storico-monumentale nel contesto della Puglia federiciana. Infine, il caso delle Isole Tremiti è ancora più grave. Le Isole Tremiti hanno perso tra il 2013 ed il 2022 circa il 23,27% degli arrivi di italiani.

Vincitori e perdenti per valore delle presenze totali in valore assoluto tra il 2013 ed il 2022. Bari è al primo posto per valore delle presenze totali in valore assoluto tra il 2013 ed il 2022 con un ammontare pari a 433685 unità ovvero +78,61%, seguita da Monopoli con  294522 unità pari a +141,13%, Lecce con 229404 con +50,22%, Carovigno con 191925 pari a +55,31%, Polignano a Mare con +182898 pari a +133,68%, Fasano con +159446 unità pari a +31,32%, Ostuni con 114909 pari a +28,53%, Valenzano con 109896 pari a +471,9%, Gallipoli con 96834 con +21,5%, Melendugno con 93268 +26,6%. Tra i paesi che sono losers, ovvero paesi che hanno perso per numero di presenze totali tra il 2013 ed il 2022 vi sono Peschici con -125787 pari a -16,74%, Otranto con -109329 unità pari a -14,6%, Castellaneta con -100136 unità pari a -24,57%, Manfredonia con -59641 unità pari a -32,34%, San Giovanni Rotondo con -55,285 pari a -13,45%, Trepuzzi con -51573 pari a -92,3%, Casarano con -46414 pari a -89,72%, Taviano con -37817 pari a -76,04%, Isole Tremiti con -37411 pari a -40,28%, e Santa Cesarea Terme con -32710 pari a -29,31%. Anche in questo caso, considerando le presenze totali, ovvero sia gli italiani che gli stranieri, risulta che molti dei comuni che hanno ridotto il numero delle presenze hanno delle importanti dotazioni di infrastrutture turistiche e naturalistiche come per esempio Otranto, Peschici, Castellaneta, Isole Tremiti e Santa Cesarea Terme. Inoltre, assai grave anche il caso di San Giovanni Rotondo che mette in evidenza la crisi del turismo religioso in Puglia.

Ranking dei comuni pugliesi per valore della variazione degli arrivi totali tra il 2013 ed il 2022. Bari è al primo posto per valore della variazione degli arrivi totali tra il 2013 ed il 2022 con un valore pari a 151331 unità pari a 50,88%, seguita da Monopoli con 106483 unità pari a +208,32%, Lecce con 75869 pari a 37,33%, Vieste con 74371 pari a +29,13%, Polignano a Mare con +72448 unità pari a +166,09%, Fasano con +59567 pari a +55,87%, Ostuni con +47.286 pari a +54,18%, Gallipoli con +39.833 pari a +44,41%, Carovigno con +33.139 pari a +61,68%, Brindisi con +31316 pari a +55,15%. Notiamo che in termini percentuali paesi che sono cresciuti di più nella top ten sono Monopoli che ha raddoppiato gli arrivi totali e Polignano a Mare che ha incrementato il valore degli arrivi per un ammontare del 166%. Tra i paesi che sono losers vi sono il Casarano con -4139 arrivi pari a -68,31%, Isole Tremiti con -4379 pari a -20,38%, Massafra con -6541 unità pari a -57,9%, Trepuzzi con -8171 pari a -87,91%, Lucera con -9785 unità pari a -43,16%, Corato con -11240 unità pari a -45,16%, Vernole con -14243 pari a -47,09%, Manfredonia con -19609 unità pari a -34,43%, Castellaneta con -26600 unità pari a -34,95%, San Giovanni Rotondo con -27938 pari a -12,84%. Tuttavia, complessivamente tra il 2013 ed il 2022 il numero degli arrivi totali è cresciuto di un ammontare pari a 1.055.473 unità. Però occorre considerate che dei 177 comuni pugliesi considerati ce ne sono circa 40 che hanno visto ridurre il numero degli arrivi totali. Pertanto, la crescita del numero degli arrivi risulta essere differenziata e concentrata soprattutto in alcuni comuni a prescindere dalla dotazione di strutture ed impianti turistici.

Ranking dei comuni pugliesi per valore del rapporto tra Presenze/Arrivi nel 2022. Di seguito presentiamo il ranking dei comuni pugliesi per valore delle Presenze/Arrivi che è una variabile che offre una stima del numero di notti che i turisti si fermano nei comuni. Leporano è al primo posto per valore del rapporto Presenze/Arrivi nel 2022 con un ammontare pari a 10,38 unità, seguito da Valenzano con 9,38, Ischitella con 8,51, Cagnano Varano con 7,54, Ugento con 7,26, San Michele Salentino con 7,21, Peschici con 6,91, Salve con 6,64, Vico del Gargano con 6,21 unità. A metà classifica vi è Taranto con 3,32, Sammichele di Bari con 3,29, Martano con 3,27, Andrano con 3,26, Torremaggiore con 3,25, Isole Tremiti con 3,24, Cursi con 3,22, Lizzano e Castro con 3,19, Serracapriola con 3,18. Chiudono la classifica Trani con 1,99, Mottola con 1,97, Andria con 1,96, Bitonto con 1,92, Canosa di Puglia con 1,89, San Giovanni Rotondo con 1,88, Gravina in Puglia con 1,84, Alberobello con 1,82, Cassano delle Murge con 1,82, San Marco in Lamis con 1,77, Cellino san Marco con 1,25.

Conclusioni. Il numero di turisti calcolati in termini sia di arrivi che di presenze è aumentato per i comuni pugliesi tra il 2013 ed il 2022. Tuttavia, non tutti i comuni hanno beneficiato della crescita del numero dei turisti sia italiani che stranieri. Vi sono alcuni comuni che hanno sperimentato una riduzione del numero dei turisti. In questo senso particolarmente gravi sono le condizioni di Otranto, Peschici, Isole Tremiti e Castellaneta. In questo caso certamente non mancano le bellezze naturalistiche, le spiagge e le possibilità di accogliere i turisti. I dati mostrano la I dati mostrano la mancanza delle politiche economiche del turismo che possano consentire anche a questi comuni di crescere. Inoltre, anche il turismo religioso è diminuito in Puglia come dimostrato dalla riduzione degli arrivi e delle presenze a San Giovanni Rotondo tra il 2013 ed il 2022. È necessario anche creare maggiori connessioni tra i comuni che crescono e quelli che sono in perdita di turisti. Per esempio, tra Melendugno e Otranto vi sono circa 30 km. Eppure, Melendugno cresce nel numero dei turisti, mentre Otranto ha perso presenze e arrivi tra il 2013 ed il 2023. In questo senso anche la relazione Vieste-Peschici andrebbe migliorata. Il caso di Castellaneta è difficile da spiegare. Il comune ha perso quasi 26.600 arrivi e circa 100.000 presenze nonostante l’abbondante offerta di spiagge. Ne deriva pertanto una difficoltà nella organizzazione dei servizi turistici nella regione Puglia, che ha una performance assai inferiore a quella che potrebbe avere incrementando gli investimenti per lo meno nei paesi che hanno certamente delle dotazioni rilevanti di spiagge. Infine notiamo che il turista che arriva in Puglia generalmente rimane per 2-3 giorni. Probabilmente una delle motivazioni che hanno portato alla bassa permanenza dei turisti è la mancanza di adeguati investimenti nel settore alberghiero e dell’accoglienza. Infatti, la scelta di puntare su bed and breakfast, sugli alberghi diffusi e sulle allocazioni estemporanee per quanto pregevoli nelle masserie ristrutturate con fondi pubblici, ha finito per ridurre la permanenza dei turisti. Ovviamente con la permanenza si riduce anche la possibilità di creare dei servizi turistici che siano in grado di generare maggiore valore aggiunto per l’economia pugliese. Occorre quindi attivare le seguenti politiche:

  • Investire nei comuni pugliesi costieri che hanno dotazioni di spiagge per stimolare l’imprenditorialità turistica, promozionare investimenti nelle strutture, incrementare l’offerta di servizi ed attività commerciali per turisti;
  • Promozionare il turismo religioso in Puglia partendo da San Giovanni Rotondo ed offrendo anche dei percorsi integrati con altri comuni che hanno importanti tradizioni religiose;
  • Investire nella costruzione degli alberghi, di residence, di villaggi turistici per aumentare l’offerta e allungare la permanenza dei turisti in Puglia;
  • Creare dei programmi di promozione per l’imprenditoria del turismo dal punto di vista manageriale, degli investimenti, della gestione del capitale umano qualificato, orientandosi al benessere e alla qualità dell’esperienza turistica.

Infine, occorre distinguere tra imprenditori del turismo occasionali ed imprenditori del turismo professionali. Mettere una stanza in affitto su internet non genera capitale umano imprenditoriale nel settore del turismo. Occorre fare degli investimenti seri, che siano basati sulla formazione del capitale umano, aprendosi anche a capitali stranieri. Inoltre, occorre che gli imprenditori, e le istituzioni pubbliche investano nella qualità del turismo e non nel lusso. Perché alla fine il mercato del lusso non è accessibile per la Puglia. I ricchi vanno dove ci sono altri ricchi. Ed è altamente improbabile che uno ricco rinunci alla Costa Azzurra, alla Sardegna o a Forte dei Marmi, per andare nel Sud Italia, in una regione, la Puglia, dove il reddito pro-capite e di 15.000 euro circa, un valore che rischia di diventare basso anche per gli standard dell’Europa dell’Est. Non troverete il miliardario sulla crociera che sbarca a Bari, né tra quelli che vanno a fare serata a Gallipoli. Occorre quindi una mentalità più seria della classe dirigente pugliese, pubblica e privata, impegnata nel turismo, per evitare che l’importante opportunità rappresentata dal settore, non diventi speculazione o, peggio, una barzelletta rispetto a regioni e luoghi che invece investono centinaia di milioni di euro e offrono migliaia di posti di lavoro, magari offrendo qualità e discrezione. Chi fa management strategico, sa che non è detto che nel futuro l’opportunità del turismo sia sempre aperta. Non sappiamo infatti cosa potrebbe accadere con i nuovi investimenti turistici nell’Adriatico orientale ed in Turchia, o nel Nord Africa. Perché infatti mentre l’economia pugliese fatica a decollare, altre aree del mediterraneo hanno tassi di crescita più elevati ed investono nel turismo in modo molto competitivo.

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Professor of Risk Management at University of Bari Aldo Moro.