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Coronavirus, la resistenza passa dal Made in Italy
di SARA LAURICELLA
Inutile dire che stiamo vivendo una nuova forma di resistenza non sulle montagne e con i fucili in mano ma nelle nostre case e con in mano ciò che ha sempre contraddistinto la nostra popolazione: la creatività.
Mai come in questo periodo stanno fioccando video, condivisioni ed iniziative che propongono la conoscenza di musicisti, cantanti ed artigiani di tutti i tipi continuando con i tanti tutorial ed iniziative di preparazione di specialità culinarie per comunità e convitti. Tra le tante splendide iniziative che evidenziano le infinite sfaccettature del nostro Made in Italy spicca la proposta di Altaroma esternata su Instagram con il post che recita: “Anche da casa la creatività non si ferma. Con #IOSONOMADEINITALY vogliamo supportare i designer, i creativi e i giovani brand che rappresentano l’artigianalità e i valori del Made in Italy e trasmettere un messaggio positivo di unità, sostegno e speranza per la nostra economia e per l’Italia intera.
Tagga un designer e continua la creative challenge nelle stories! #IORESTOACASA”. Ed ecco qui che i piccoli laboratori e le botteghe unite ad un semplice cellulare o una macchina fotografica diventano mezzo di divulgazione del patrimonio di cui è in possesso la nostra bella Italia. A noi non serve uscire di casa perché il nostro vero patrimonio è dentro la mente e la manualità di ognuno di noi, le nostre piccole botteghe nei seminterrati e nei piano terra di paesi, borghi e grandi città sono la storia del nostro popolo. Designer, stylist, sarte, ricamatrici e artigiani del gioiello hanno da sempre lavorato, quasi sempre, in solitaria, ma questa volta vengono invitati a condividere per immagini il loro percorso creativo. Siamo soliti vedere i manufatti, frutto del loro lavoro, fieramente indossati su qualcuno di noi oppure in splendide sfilate, ma quanti di noi li hanno visti all’interno dei loro luoghi di liberazione delle loro idee. Rimanere nelle nostre case e creare quello che gli altri non riescono nemmeno ad immaginare è la nostra nuova Resistenza questa volta non per fare l’unità d’Italia ma l’unità del Made in Italy.