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#andratuttobene …… Il gran cuore degli italiani

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di BARBARA MESSINA

Il tempo corre, i mesi passano velocemente, sono quasi tre dall’inizio, in Cina, dell’epidemia di Covid-19, oggi pandemia, che sta mettendo a dura prova l’Italia e il mondo intero. Cambiano le abitudini, cambia il nostro modo di relazionarci con il prossimo, cambia anche il nostro modo di proteggerci e perchè no cambia anche il nostro modo di vestirci…o almeno cambierà per il momento questa parte fondamentale dell’economia italiana si mobilita nel far sentire la sua voce e sostenere l’Italia.

Diverse sono le iniziative che il mondo dello spettacolo e della moda hanno messo in campo per sostenere il Paese in questi giorni difficili, innumerevoli le iniziative a sostegno del settore più provato dall’emergenza coronavirus la sanità. C’è chi finanzia l’acquisto di strumentazioni per i reparti di terapia intensiva, chi elargisce milioni di euro per sostenere la ricerca sul Covid-19, chi da vita ad iniziative di crowdfunding dove tutti noi possiamo elargire anche pochi euro e l’Italia intera si riscopre solidale.

I Ferragnez ad esempio, hanno lanciato un crowdfunding sulla piattaforma “gofundme” a sostegno del SAN RAFFAELE di Milano che in solo otto ore dall’inizio della campagna, ha permesso al cantante Fedez e la social entrepreneur Chiara Ferragni, di raccogliere oltre 1 milione e 500 mila euro. L’iniziativa, chiamata Coronavirus, rafforziamo la terapia intensiva, è partita con la donazione di 100 mila euro da parte della coppia.

Nell’annuncio di coppia via social i Ferragnez hanno spiegato “in una fase davvero delicata, dal punto di vista sociale e sanitario, possiamo anche noi fare qualcosa. Medici e scienziati stanno facendo un lavoro importantissimo e vorremmo supportarli concretamente per questo motivo abbiamo pensato di aiutare l’attivazione di una nuova terapia intensiva presso l’ospedale San Raffaele di Milano. In questo momento le attrezzature necessarie per triplicare i posti letto di terapia intensiva e subintensiva sono: ventilatori, dispositivi di ventilazione non invasiva, monitoraggio emodinamico e monitor”.

Bvlgari, griffe romana famosa in tutto il mondo per i suoi gioielli, sceglie di aiutare l’Ospedale Spallanzani, dove medici e ricercatori sono impegnati a curare, contenere il contagio, ma anche studiare un vaccino e una terapia specifica per il coronavirus. “Onorando la sua lunga e forte relazione con la Corporate Social Responsibility e le cause umanitarie, Bvlgari ha deciso di sostenere le mani intelligenti e le menti visionarie del Centro Italiano di Eccellenze in Ricerca e Medicina. Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti sono le tre straordinarie donne, tra le prime in Europa, che sono riuscite a isolare la struttura del virus” queste le parole usate dal CEO, Jean-Christophe Babin,  per comunicare la «cospicua» donazione al reparto di ricerca dell’ospedale impegnata per acquistare un microscopio di ultima generazione di tipo Leica Thunder Imager 3D Cell Culture & Live Cell.

Il gruppo Armani, ha devoluto invece un milione e 250mila euro agli Ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto Tumori di Milano e Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.

L’Humanitas University di Rozzano e nello specifico lo studio sulle “Risposte del sistema immunitario al coronavirus” coordinato dall’immunologo Alberto Mantovani in collaborazione con i Virologi del San Raffaele sarà sostenuto da DOLCE E GABBANA.

Etro da parte sua ha invece deciso di sostenere il laboratorio di virologia dell’Ospedale Sacco negli sforzi per la lotta al coronavirus, coinvolgendo una serie di influencer e celebrity in una campagna virtuale, complice la maglietta “Milano never stops” che inneggia al dinamismo di Milano che la città non deve perdere (dal punto di vista creativo) anche in un momento in cui la responsabilità civile impone ai cittadini di stare a casa.

L’unione fa la forza, tutti, proprio tutti, politici,cittadini, imprenditori, dobbiamo fare del nostro meglio per tutelare produzioni e dipendenti. La lotta non passa solo per i fondi. La lotta a questo nemico “invisibile” passa anche per i progetti, progetti fra i più disparati  che spaziano dalla scarpa “20_ANNI_2020”, realizzata su misura, creata da Malloni, in edizione limitata e in vendita online sul sito dell’azienda il cui ricavato andrà all’Ospedale Fatebenefratelli- Isola Tiberina (Roma) alla collaborazione tra due storiche aziende seriche del comasco come Mantero e Ratti, che  si sono impegnate a condividere condividere prodotti e materiali, a rendersi back-up produttivo l’una dell’altra, a scambiarsi informazioni e a intraprendere una linea decisionale condivisa a tutela dell’attività produttiva. Per salvaguardare i posti di lavoro. Un patto aperto ad altre realtà che vorranno aggiungersi.

Negli anni sessanta, in un celebre discorso, JFK (John Fitzerald Kennedy) ebbe a dire “non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma cosa puoi fare tu per il tuo paese” bene è questo il momento di agire, è questo il momento di rimboccarsi le mani e agire per il nostro Paese, per i nostri connazionali per noi tutti. Insieme, in prima linea, non solo medici e infermieri ma la popolazione tutta, imprenditori, professionisti, impiegati e operai tutti in un unico abbraccio che stringe l’Italia.

Su questo solco va inquadrata anche l’iniziativa dell’imprenditore calabrese Maurizio Talarico, che in un solo colpo mette in campo non solo le maestranze dell’artigianalità che tutto il mondo ci invidia, ma anche il “genio” tutto italiano del recupero degli “scarti” di lavorazione per un’iniziativa benefica. E’ così che il designer italiano, famoso in tutto il mondo per le sue cravatte, cravatte e foulard che dalla bottega artigiana di Via Coronari in Roma raggiungono i potenti del mondo (Shinzo Abe, Bill Gates,la Regina Rania di Giordania, sono solo alcuni), ha deciso produrre mascherine protettive dallo “sfrido” di lavorazione per aiutare la “sua” Calabria,  mascherine che saranno acquistabili, sul sito dell’azienda e il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Regione Calabria per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Raggiunto attraverso i Social, è proprio Maurizio Talarico a spiegarci la sua iniziativa: “mi sono chiesto cosa potevo fare per la “mia”terra, per la “mia” Calabria. E’ per questo che dallo sfrido dei tessuti, ho pensato di produrre mascherine. Certo, non sono omologate, ma sicuramente sono protettive. Dal 24 marzo saranno disponibili 10.000 mascherine. Inizialmente avevo annunciato che sarebbero state un omaggio, poi, conoscendo la grande carenza di materiale sanitario della regione ho pensato a una gara di solidarietà attraverso l’acquisto delle stesse. Ho così sentito – prosegue Talarico – la Presidente Jole Santelli,  a cui ho presentato la possibilità di attivare un’iniziativa di crowfunding, partendo da un offerta minima di 5 euro, i fondi  transiteranno su un conto dedicato, e il ricavato sarà interamente dedicato alla Regione Calabria allo scopo di acquistare il materiale sanitario per l’emergenza da Covid19.”

Se Talarico si stringe alla “sua” Calabria, Berlusconi e Caprotti (ndr Giuseppe, il figlio del compianto patron di Esselunga) con due donazioni da 10 milioni di euro ciascuno permetteranno la creazione di un’area di terapia intensiva da 500 posti letto nei locali messi a disposizione da Fiera Milano, nei padiglioni 1 e 2 del Portello presso fieramilanocity, hanno deciso di stringersi alla Lombardia e alla “loro” Milano sempre più in difficoltà. La famiglia Agnelli (sempre con una donazione da 10 milioni) ha deciso invece di sostenere la Protezione Civile, mentre Exor, la holding di famiglia con le sue controllate Fiat Chrysler Automobiles, Ferrari e Cnh Industrial hanno già acquistato più di 150 respiratori in giro per il mondo.

Ecco, è questo il bello dell’Italia, del nostro paese, di un popolo che sa riscoprire il modo di stare insieme, di aiutarsi, certo siamo brontoloni, certo siamo “campanilisti” ma nel momento del bisogno sappiamo “serrare i ranghi” come pochi altri sanno fare.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo