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Cultura

RIVOLTATI  (“rivòltati” e “rivoltàti”)

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Di Bruno Rapisarda

PROLOGO 

Ero arrivato alla conclusione che questo mondo fosse solo merda. Non parlo dello sterco animale: “quello”, alimenta la terra di nuova vita. Io mi riferivo al processo sociofecale prodotto dall’uomo… “questo” è solo cancrena.

L’umanità consuma la Terra di cui si nutre conducendola alla morte. Bene! …finalmente anche noi – le cellule cancerose che l’hanno divorata – ci estingueremo con lei.

Ma no, che dico… la Terra se ne fotte della nostra estinzione, ci sopravviverà, ma avremo distrutto tutto ciò che è vita…

Forse non tutto, chissà, forse sopravviveranno gli esseri monocellulari, gli amminoacidi… qualcosa che sappia far rinascere la vita sulla terra.

Comunque, non c’è futuro per gli umani e amen.

Che cazzo ci stavano a fare sulla terra quelle orride belve, chiamate umani, capaci solo di sbranare tutto quello che gli stava intorno, poi gli uni con gli altri, e – infine – anche loro stessi. Come cazzo si erano evoluti in branchi gerarchizzati in base alla loro ferocia?

Bene, questa è la storia del Fecalmondo, della sua organizzazione, delle ragioni che l’avevano reso possibile, e della sua conclusione… 

APOLOGO

Fin da tempi antichissimi sulla Terra gli umani, che prima avevano vagabondato in branchi nomadi, decisero di diventare stanziali… fu così che ebbe origine il Fecalmondo. 

L’organizzazione sociale che avevano appositamente costruito si basava però sullo stesso originario modello gerarchico del branco predatorio che, ampliandosi ed articolandosi, prima si chiamò tribù, poi comunità, infine: Fecalmondo. 

Per far funzionare il Fecalmondo secondo il modello gerarchico che si erano dati, realizzarono coi vari livelli sociali una grande piramide a gradoni che chiamarono Fecalpiramide. 

Quel modello piramidale era costruito facendo corrispondere la posizione di ogni gradone, al Grado di ferocia di cui gli individui di ciascun livello sociale erano dotati.

Al vertice della Fecalpiramide, fin dalla sua costruzione si era insediato il Fecalboia, subito sotto c’erano i suoi eredi, i Boiardi, da questi dipendeva la casta sacerdotale, la magistratura, la burocrazia, e i grandi ufficiali della Milesgerarchia. 

Nei gradoni sottostanti vi erano distribuiti, a scendere in base al grado di crudeltà, tutti i quadri intermedi… e infine – per ultimo – c’erano i Fecalmiles: le guardie mercenarie. Tutta quella successione di Gradi sociali, ben oliata fin nei minimi ingranaggi di grandi e piccoli privilegi, serviva da albero di trasmissione delle imposizioni che muovevano la Socialmacina da cui fuoriusciva il macinato: i subalterni Carnetrita che erano alla base – al livello del terreno – e sostenevano tutta la Fecalpiramide sociale.

I Gradi sociali, si erano selezionati nel tempo in base al grado di crudeltà… ma poteva accadere che qualcuno di un Grado inferiore mostrasse una ferocia di Grado superiore, e questo gli poteva consentire di essere eletto in quel Grado… eccezionalmente, anche nel Grado dei Boiardi.

Nel Fecalmondo era previsto che ogni anno, in occasione dei festeggiamenti per l’anniversario dell’ascesa al potere da parte del Fecalboia, i Boiardi partecipassero alla grande gara di crudeltà in cui dovevano mostrare di non avere timore della morte. Difatti, in quell’arena – alla fine della sfida selettiva -sopravviveva solo il più feroce. Come premio sarebbe stato nominato principe ereditario del Fecalmondo, abilitato a sfidare il Fecalboia e, nel caso l’avesse vinto, a sostituirlo.

Ai tempi di cui qui si narra il processo di selezione dei Boiardi aveva prodotto il suo ultimo Divino Fecalboia: un possente sterconzo tutto sodo e compatto, molto difficile da sfidare, così, i pretendenti temevano di dover attendere che morisse naturalmente, prima di poterlo sostituire.

Quella frustrante situazione esasperava la già enorme ferocia dei Boiardi, perciò, questi, la scaricavano vessando i loro sottoposti… i quali a loro volta la sfogavano sul Grado sottostante, e così di seguito fino ad arrivare ai Fecalmiles. 

Questi ultimi, per mostrare di non essere da meno dei loro superiori, scaricavano tutta la violenza subita sui subalterni Carnetrita.

Come era nella tradizione, i Carnetrita si mostravano grati per quello speciale trattamento che li confermava nella loro condizione di Socialmacinati, e non pensavano minimamente di potersi ribellare.

Loro fin da bambini erano stati indottrinati alla Mistica del Fecalmondo, e della sua società Fecalpiramidale.

La Mistica recitava nel Sacro Testo:

“La Fecalpiramide, con la sua totemica geometria, rappresenta – simbolicamente – la Divina Armonia con cui è stato creato il Fecalmondo, quella che lo rende eternamente equilibrato.

Nella Divina Fecalpiramide, ogni Grado sociale concorre alla sua Sacra stabilità:

i Carnetrita, che si trovano alla sua base, sopportano il carico dei Fecalmiles, i quali sostengono il Grado Inferiore dei quadri intermedi, che a sua volta sostiene il Superiore, il quale ha il compito di sopportare il peso dei Grandi Ufficiali della Milesgerarchia e degli Alti Gradi dello Stato, e questi, a loro volta, il peso dei Boiardi su cui infine poggia il Vertice della Fecalpiramide col Sacro Trono del Fecalboia. Ogni Grado della Fecalgerarchia deve svolgere il suo Sacro compito con assoluta ferocia, al fine di rendere imperituro il Fecalmondo”.

Il Sacro Testo era anche corredato di appropriati grafici geometrici della Fecalpiramide che illustravano il rigore strutturale di quella Dottrina.

Così i Carnetrita, quotidianamente indottrinati a quella Mistica, non si lamentavano del loro stato, anche perché ciascuno – in cuor suo – sapeva che, se avesse potuto, avrebbe scalzato il Fecalboia dal suo trono per sostituirlo, ed esercitato quel potere con ancora maggior ferocia.

Questa ambiziosa meta non era impossibile da raggiungere… Ad ogni Carnetrita era consentito riprodursi senza limiti, perché ci fosse sempre macinato fresco in abbondanza nel Fecalmondo, così, sarebbe stato possibile anche a qualcuno di loro generare occasionalmente un essere tanto feroce da riuscire a scalare tutta la Fecalpiramide, fino a raggiungere il Grado dei Boiardi, sfidarli, vincere in crudeltà, e diventare così il nuovo Fecalboia: chissà di quanti privilegi avrebbero potuto godere i genitori di cotanto figlio.

I Carnetrita – in mancanza d’altro – coltivavano quell’illusione, e – in fondo -erano grati a quel perfetto sistema Fecalgerarchico che avrebbe potuto consentire a ciascuno – per mero accidente – di affermarsi prevalendo in quella gara di ferocia.

Così, passarono i millenni senza che alcun Carnetrita si lamentasse del suo tritato destino. Quella Fecalpiramide sarebbe rimasta lì in etern – con la sua perfetta forma iconica – a specchiarsi nel cielo, indifferente ai destini dell’Universo.

Ma un giorno, inaspettatamente, nell’assoluta noncuranza di un limpido orizzonte, apparve il riflesso della Fecalpiramide… rovesciata col suo vertice in giù, sospesa in un impossibile equilibrio.

Tutto il popolo del Fecalmondo, compresi i Carnetritaguardava attonito quell’incredibile fenomeno, e non capiva come quella perfetta geometria – tesa e vibrante – potesse riflettersi, capovolta, all’orizzonte.

Furono interrogati i sapienti che, dopo essersi consultati tra loro, stabilirono che quel fenomeno era possibile a causa delle rifrazioni che talvolta si creano negli strati bassi dell’atmosfera, a contatto col calore della terra.

Ma questa spiegazione – perquanto razionale – non poteva negare che quell’immagine riflessa contenesse un qualche simbolico presagio.

I Carnetrita, che erano alla base della Fecalpiramide, in quel riflesso risultavano gravare sul Grado che la sovrastava, e questo – a sua volta – su quello che le stava sopra… e così, su, su, fino al suo vertice: il Fecalboiache, nella nuova opposta posizione, avrebbe dovuto sorreggere tutto quell’enorme peso.

Per Loro, quella Fecalpiramide riflessa significava che la Socialmacina non sarebbe più potuta entrare in azionee – in quel caso – non sarebbero più stati macinati… così, immaginarono il piacere che avrebbero provato a poter decidere della loro vita senza più preoccuparsi di dover alimentare la Fecalgerarchia. 

I Carnetrita osservarono con stupore quell’eretica suggestione: la Fecalpiramide rovesciata rappresentava la possibile liberazione dalla loro millenaria dipendenza… e fu come un blasfemo segnale di riscossa.

Sì, ora, loro, si sarebbero Rivoltàti

Così, decisero di uscire subito da quello stato di sottomissione… e si mossero tutti insieme, facendo inevitabilmente caracollare la possente geometria della Fecalpiramide che li sovrastava.

Avvertendo quel movimento, che smentiva la Sacra immobilità della Fecalpiramide, tutta la Fecalgerarchia – a partire da quelli che stavano più in alto – il Fecalboia e poi i Boiardi, quindi gli Alti Gradi, dunque i quadri intermedi, e perfino i Fecalmiles – corsero verso il basso nella speranza di raggiungere rapidamente la base… ma per le massime gerarchie erano troppi i Gradi sociali che avrebbero dovuto scendere.

Nel frattempo, la Fecalpiramide – perdendo la sua struttura gerarchica – aveva cominciato a sfaldarsi, e presto finì col precipitare a terra.

Così, si trovarono – sorprendentemente – tutti a terra, sulla stessa posizione orizzontale dei Carnetrita.

Quel rovesciamento provocò in tutta la Fecalgerarchia, ammaccature più o meno gravi in relazione all’altezza da cui – ciascuno col suo Grado sociale -àera precipitato.

Solo i Carnetrita restarono illesi… Infatti – essendo già a terra – non potevano certo cadere più in basso.

Gli ex appartenenti alla Fecalgerarchia, che prima erano limitati nei movimenti dalla posizione che detenevano nella Fecalpiramide, una volta arrivati a terra poterono spostarsi liberamente in tutte le direzioni.

Questo evento liberatorio, svelò a tutti l’inganno che li aveva resi vittime della Mistica del Fecalmondo, e della sua origine Divina… Fin’allora avevano creduto ciecamente nella assoluta perfezione della struttura Fecalpiramidale che collocava ciascuno nella sua giusta posizione Fecalgerarchica.

Quella inaspettata emancipazione dal loro cogente Status, li rese felicemente consapevoli che non vi era alcun bisogno di costruire opprimenti gerarchie sociali per rendere possibile la convivenza umana, come invece era stato loro fatto credere…

Così, nessuno di loro pensò più di proporre la ricostruzione della Fecalpiramide che aveva rischiato di seppellirli sotto il suo stesso peso…

…E vissero tutti felici e contenti.

EPILOGO

Finché, dopo alcuni secoli di pace (seppellita la memoria di quella sciagurata esperienza), qualcuno – che si riteneva più furbo ed intelligente degli altri – non cominciò a pensare che stare tutti sullo stesso piano sociale non aveva alcun senso… Andava in giro affermando: “questa situazione ‘senza capo né coda’ non è accettabile… tutto in natura ha un ‘capo’ e una ‘coda’”. Così, gli venne in mente la geniale idea di proporre un nuovo Fecalmondo: un modello di società Fecalgerarchizzata, rappresentata icasticamente da una Fecalpiramide a gradoni in cui collocare in altezza, gradone su gradone, ogni Grado sociale secondo un supposto ordine di importanza.

L’idea – data la sua ‘logica formale’ – fu presto accolta, anche perché era stata dimenticata dagli uomini la lezione di quell’antico disastro. 

Così, tutto ricominciò da dove era finito… con l’intera umanità al lavoro per la costruzione di una nuova Fecalpiramide.

FINE