Cultura
NICOLA DE MATTEO CI RACCONTA “LA LIMONAIA DI BOBOLI”
Nicola De Matteo scrittore pugliese ci racconta il suo ultimo libro “La Limonaia di Boboli” (Florestano Edizioni) e il successo del lavoro letterario.
di Maria del Rosso
É nato a Bari-Palese. Ha scritto due testi teatrali ed ha pubblicato diciotto libri di cui nove sillogi con Editori diversi. In Serbia, nel 2010, è stato pubblicato “Scrivo ancora versi”, testo in cirillico con traduzione in italiano di Dragan Mraovic. Ha vinto 12 concorsi letterari nazionali ed è presente in diverse antologie pubblicate in Serbia, Italia, Romania e Polonia.
È presidente e componente di giuria di premi letterari e cinematografici. La raccolta di racconti “Intimità violate” e la silloge “Incantamenti e follie” hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali. È l’ideatore e organizzatore della “Notte Bianca della Poesia” giunta alla decima edizione e “IL Sapore dei Saperi – Percorsi letterari con gusto” giunto alla sesta edizione. La sua diciassettesima pubblicazione – “Il morso della murena” – FaLvision Editore che è stata presentata ai Festival di Letteratura di Milano, Torino, Polignano a Mare, Bisceglie, Matera, Potenza e altre 23 sedi di lettura. Attualmente è Presidente dell’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo. Ha ricoperto dal 2009 al 2014 la carica di Consigliere della Provincia di Bari dove è stato eletto Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e Cultura per cui ha curato il progetto per i licei classici denominato: “Educazione alla Lettura”. Dal 2019 è Direttore artistico della rassegna “Cene letterarie d’autore” che si svolge a Giovinazzo per l’organizzazione di Culturaly. Dal 2013 è Delegato del Sindaco della Città Metropolitana di Bari per la rivalutazione culturale dello storico contenitore denominato Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo. “La limonaia di Boboli” è la sua diciottesima pubblicazione.
Nicola è un uomo che si contraddistingue nel territorio per il suo impegno e per la sua profonda dedizione nel portare la bellezza della cultura e dell’ arte in Puglia.
Nicola, il tuo nuovo libro “La Limonaia di Boboli”(Florestano Edizioni) a chi
è ispirato?
“La Limonaia di Boboli è un libro di racconti. Tre per l’esattezza. Ogni racconto è
una storia che ha la sua fonte ispiratrice in episodi che sono realmente accaduti e
che hanno catturato la mia immaginazione e la mia fantasia. In pratica la formula
è quella della novella realista perchè sono ben individuati luoghi, strade, episodi e
personaggi. Ovvio che la drammatizzazione mi ha dato la possibilità di cambiare i
nomi senza modificare l’essenza della storia. Il primo racconto ‘La straordinaria
sequenza di Fibonacci’ descrive con dovizia di particolari una delicata storia
d’amore sbocciato in età senile. Due amanti che scoprono la passione e la vivono
senza inibizioni nella geometria degli avvenimenti. Nel borgo marinaro dove
abitano vivono concentrati sulla onesta libertà di amare senza finzioni. Il finale a
sorpresa ha davvero dell’incredibile. Il secondo racconto ‘Era l’amico di mio
padre’ è l’unico che ho scritto in prima persona. Ambientato in una Bari
sonnolenta e poco attenta agli avvenimenti e agli uomini, ci fa comprendere come
c’è sempre un tempo per i ricordi. Riconoscere i volti ha il senso profondo di
riconoscere luoghi, accadimenti, sensazioni, amori. Sono molto legato a questo
racconto perché spiega appieno il fil rouge che mi lega al passato e al mio vissuto
infantile. Il terzo racconto, ‘Agostino’, è ambientato in Basilicata, terra che amo
tanto, e valuta le diverse sfaccettature intimistiche di un incontro occasionale tra
un giovanissimo pastore (Agostino) ed un Monaco camminatore. I loro incontri
avvengono presso il ‘Cinto dell’Eremita’ un promontorio realmente esistente
vicino a Cirigliano in provincia di Matera. Un luogo magico e affascinante. Qui
Agostino comprende tante cose della vita come continua meraviglia di vivere.
Infatti il Monaco è un saggio propenso all’insegnamento grazie alla sua
esperienza di camminatore per vie del mondo. In fondo il bello di questa
esperienza è il vedere e saper riconoscere le persone che incontriamo sul
sentiero della nostra vita.”
Tre aggettivi per descrivere il tuo libro.
“Fresco – Intrigante – Scorrevole”.
Di recente hai presentato il tuo lavoro letterario a Milano. Al riguardo,
l’evento è stato organizzato dalla Fondazione Michele CEA. Come hai
vissuto questa esperienza?
“Devo dire davvero grazie alla Fondazione CEA, al suo Presidente Nicola Cea e
alla Vice Presidente Lina Bavaro per aver dato a me la possibilità di presentare La
Limonaia di Boboli in un luogo magico di Milano quale l’ex Fornace Gola del
Naviglio Pavese. Qui il fulcro della movida milanese e il centro della cultura di quel
Municipio. Quindi esperienza esaltante. Decisamente interessante il dialogo con la
presentatrice del testo Annalisa Cantù che ha posto, con professionalità, in
evidenza tutti (e confermo tutti) i punti di pregio del mio libro, suscitando la
curiosità e l’interesse del numeroso pubblico presente. Felicissimo di vedere tanti
miei corregionali in prima fila grazie alla Associazione Pugliesi guidata dal Dott.
Agostino Picicco dell’Università Cattolica di Milano. Insomma un confronto di altissimo livello che mi ha davvero emozionato.”
Un verso o una citazione de “La Limonaia di Boboli” da dedicare alla
rinascita del nostro Paese.
“In verità ho già fatto una quindicina di presentazioni in giro per la Puglia ed oltre e
devo dire che ognuno dei miei ‘presentatori’ ha fatto diverse citazioni di frasi del
libro e, per quanto mi riguarda, non ho una in particolare. Del resto un po’ tutto il
libro è un inno alla vita e alla rinascita. A mio avviso c’è bisogno di una autentica
rieducazione ai sentimenti. La sola cosa che ci rende vivi. Per questo amo una
citazione di Oscar Wilde: ‘Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è
saputo dare, nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che,
evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità’.”
Credit foto Nicola de Matteo
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Maria del Rosso