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Cultura

Per Corot l’ Italia è luce, sole, colore…

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di MARIAPIA METALLO

Corot è uno dei maggiori artisti francesi del secolo dell’Impressionismo, nella cui formazione hanno inciso profondamente i viaggi in Italia. Ha costruito i suoi principi estetici sull’eredità dei grandi paesaggisti europei del XVII secolo.

Non abbandonerà mai il paesaggio storico, sino alla fine della sua vita. La nozione stessa di “souvenir” proviene in fondo dal suo attaccamento ai paesaggi che ospitano un racconto, dove la natura è partecipe della stessa narrazione. Corot ha avuto numerose fonti d’ispirazione visiva, ma soprattutto ha maturato la sua concezione della luce e dei colori in quello che fu il crogiolo di tutti i paesaggisti dal XVII secolo: Roma e l’Italia. Il lungo soggiorno e successivamente, le più brevi presenze, non furono soltanto l’occasione di dipingere di fronte alle rovine di Roma e nella campagna laziale, tra Venezia e il lago di Garda, ma di ritrovare la luce e l’idea della natura che i suoi illustri precursori avevano sviluppato nel “grand tour”. Pur restando fedele ai principi della tradizione classica, proponeva sintesi originali, soluzioni nuove e variazioni personali che segneranno tutti i suoi successori. Corot, dopo avere assimilato la tradizione classica e averla rigenerata, ci offre una visione più simbolica ed emozionale della natura, che porta verso l’astrazione.

Informatico, sindacalista, appassionato di politica e sportivo