Cultura
I classici: Le relazioni pericolose
di SARA D’ANGELO
Le relazioni pericolose è un romanzo epistolare scritto nel 1782 da Choderlos De Laclos.
L’ ambientazione è la Parigi del Settecento, per cui il romanzo è fin dal suo pubblico esordio uno scandalo per la società moralista di quel tempo.
I personaggi principali sono cinque ma i protagonisti assoluti delle 175 lettere che compongono il romanzo sono due, il Visconte di Valmont e la Marchesa di Merteuil. La vendetta è il motore iniziale che dà l’avvio a una serie di intrighi e le vittime designate sono la giovane e pura Cécile Volanges, il Cavalier Danceny, suo ingenuo pretendente e la Presidentessa di Tourvel. Il piano malvagio è lo stesso per tutti: macchiare l’onore di queste fresche e giovani virtù .
Il Visconte di Valmont è un seduttore abituato a distruggere, senza difficoltà e senza pietà l’integrità morale delle sue prede, fino al momento in cui s’imbatte nel rigido contegno impostogli dalla Presidentessa di Tourvel, una donna sposata e devota che viene turbata, ma solo in apparenza insensibile al corteggiamento del Visconte. L’ ambizione di quest’ultimo è possedere l’ anima della “delicata pudibonda” prima ancora che il suo corpo ed è perfino disposto a correre il rischio di essere deriso dalla società per non essere riuscito nel suo intento.
Quando però arriva l’inevitabile crollo della virtù della Presidentessa, virtù difesa con tutte le sue forze, Valmont si perde dentro un labirinto a lui sconosciuto da sempre. Quello del sentimento.
Il sadico seduttore s’innamora “dell’adorabile devota” e di questo amore lui per primo ne rimane vittima confusa e stordita. Così abile a costruire tresche, così incapace a districarsi tra le stanze della tenerezza. Combatte maldestramente se stesso e questa sua nuova realtà.
Ed è così che la trama del romanzo sfocia nel più classico dei turbamenti passionali, la gelosia. Quella della Marchesa di Merteuil per il Visconte.Da alleati bramosi di vendetta diventano affilate spine roventi l’uno per l’altra.
Tra le righe della loro fitta corrispondenza traspare una passione interrotta tra i due ex amanti,forse sospesa,un desiderio carnale e non solo, insabbiato, che a fatica tenta di riemergere, offuscando talvolta i loro progetti di vendetta.
In uno stupido duello Valmont perde la vita e la Presidentessa muore del suo amore per lui.
La morale del romanzo è fin troppo evidente sebbene non credo sia intenzione di Laclos imporla al suo lettore.
Nelle relazioni pericolose le vittime e i carnefici della virtù giungono al medesimo triste epilogo.
La morte del corpo e dell’anima.
L ‘unico tribunale che ha il diritto di seminare giustizia è quello di Dio. Il dovere dell’uomo è quello di aspettare il tempo del giusto.
Arriverà.