Inchiesta
Marina Arduini e la verità in alto mare
Sono tanti diciassette anni eppure non sono bastati per trovare la verità sulla scomparsa di Marina Arduini.
Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Sono trascorsi diciassette anni da quel 19 febbraio 2007. Sono tanti diciassette anni eppure non sono bastati per trovare la verità sulla scomparsa di Marina Arduini.
La mattina del 19 febbraio 2007 esce di casa, a Frosinone, per recarsi a lavoro. Presso la società di gestione contabile di cui è socia.
Marina Arduini scompare nel nulla. La sua auto verrà ritrovata nel 2009 a Roma in Piazza Aureleno Celio Sabino.
La vita privata e lavorativa di Marina Arduini viene passata al setaccio. Viene indagato anche il suo ex compagno. Senza riscontro alcuno.
I dati oggettivi da cui ripartire sono quattro.
Una conoscente dichiara di aver visto Marina Arduini presso la stazione Termini la mattina del 19 febbraio 2007. Sbaglia nel descrivere gli abiti indossati dalla scomparsa ma effettivamente il cellulare di Marina aggancia la cella della stazione Termini nella stessa fascia oraria dell’avvistamento.
Il 14 febbraio 2007 dei ladri penetrano negli uffici della società di Marina Arduini. Rubano poco ma frugano ovunque.
Il 2 gennaio 2007 Marina Arduini viene multata per eccesso di velocità a Gaeta. Perché era a Gaeta?
Soprattutto ci sono i tabulati telefonici.
Alle 9.00 riceve una chiamata dalla donna delle pulizie e si danno appuntamento per dopo nell’ufficio di Marina. Sedici minuti dopo avvisa la collega che arriverà più tardi al lavoro. Aggancia la cella nei pressi della stazione ferroviaria di Frosinone. Incontra qualcuno?
Alle 9.20 riceve un sms da una sua amica. Marina risponde dopo 8 minuti. Probabilmente stava guidando o parlando con qualcuno. Alle 9.30 riceve un nuovo sms dalla stessa amica. Risponde subito. Probabilmente Marina era ferma e non stava guidando.
Alle 9.44 manda un sms alla donna delle pulizie per avvisarla di non andare in ufficio. Perché? Tra le 9.30 e le 9.44 il cellulare di Marina aggancia celle compatibili con un percorso autostradale in direzione Roma.
Forse Marina tra le 9.30 e le 9.44 effettua una sosta. Ad esempio presso l’area di servizio “La Macchia”.
Alle 9.47 riceve l’sms di risposta della donna delle pulizie.
Alle 10.51 riceve una telefonata da una ditta di costruzioni di Roma. Marina appare tranquilla. Dopo quella telefonata Marina Arduini non risponde più al telefono.
Tra le 11.26 e le 12.00 il suo cellulare aggancia la cella della stazione Termini. Alle 15.00 aggancia la cella Formia/Gaeta e alle 17.10 la cella di Salerno. Un percorso compatibile con un percorso ferroviario.
L’analisi dei tabulati porta ad ipotizzare che Marina avesse la necessità di incontrare qualcuno per un confronto importante. Confronto che doveva avvenire prima in ufficio, spiegherebbe il voler allontanare la donna delle pulizie, e poi forse spostato a Roma.
Non potendo dimostrare la falsità della telefonata delle 10.51 rimane come dato certo che Marina si trovava a Roma a circa 30 minuti dalla stazione Termini.
Restano da approfondire le dinamiche lavorative intorno a Marina Arduini. Qualcuno usava il suo ufficio per una contabilità “grigia”? Quanto accaduto recentemente a Frosinone indica che è possibile https://www.milanofinanza.it/news/faro-bankitalia-sulla-banca-popolare-del-frusinate-dopo-l-inchiesta-per-truffa-l-istituto-e-esposto-per-202402072340233530
Inoltre è importante stabilire perché Marina Arduini era a Gaeta il 2 gennaio 2007. Sarebbe utile controllare le barche presenti quel giorno nel porto di Gaeta.
Dato certo è che il cellulare di Marina arriva a Salerno. E’ stato ritrovato e giace tra gli oggetti smarriti? Altri oggetti di Marina sono stati abbandonati a Salerno?
La verità sulla scomparsa di Marina Arduini è ancora in alto mare o forse vicina al mare. Tra Terracina, Gaeta e Salerno.
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