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Cronaca

7 ottobre 2023 e gli attentati in Italia: una storia che non si deve ripetere

Il 7 ottobre 2023 ha cambiato Israele e rischia di cambiare il mondo. La violenza porta solo altra violenza.

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Credit foto https://www.terzobinario.it/attentati-belgio-livello-sicurezza-massimo-anche-allaeroporto-fiumicino/

Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Il 7 ottobre 2023 ha cambiato Israele e rischia di cambiare il mondo. La violenza porta solo altra violenza. Come la Storia insegna. Ora abbiamo tutti paura. Paura per le conseguenze, perché nessuno è più al sicuro. In questi momenti bisogna raccontare ciò che è stato perché la Storia è il miglior vaccino per il virus della paura.

 La Storia ci ricorda che l’Italia è stata, per anni, teatro di tremendi atti di terrorismo. Dalla fine degli anni 60 alla metà degli anni 80. Decine e decine di morti. Città blindate, il terrore nel camminare per strada. L’Italia ha saputo vincere la paura affrontando la minaccia.

Con pochi mezzi e mille difficoltà. Come dimostrano  tre storie simbolo di quel periodo. Che mostrano cosa l’Italia ha saputo affrontare.

Roma è stata teatro di tre sanguinosi attentati.

Il 17/12/1973 un commando di “settembre nero “ entra nell’aeroporto di Fiumicino. Si confondono tra le centinaia di turisti. Mancano pochi giorni a Natale. Improvvisamente tirano fuori le armi. Iniziano a sparare. Prendono di sorpresa gli uomini della sicurezza.

 Riescono infatti a disarmare e prendere in  ostaggio sei agenti. Il gruppo di terroristi si divide. Alcuni vanno verso un aereo Lufthansa pronto a partire per Monaco. I terroristi salgono a bordo. Servirà per la fuga.

Altri terroristi si avviano verso un aereo della PAN AM. L’aereo doveva essere già partito ma è in ritardo. La sorte ha deciso diversa destinazione per il volo PAN AM. I passeggeri sono a bordo e le scale mobili sono attaccate alle porte dell’aereo. I terroristi aprono i portelli. Gettano all’interno tre bombe incendiarie al fosforo. In pochi secondi 28 persone vengono carbonizzate.

I terroristi si sono riuniti. Ora vogliono salire sull’aereo Lufthansa e fuggire. Prima uccidono il finanziere Antonio Zara. Caricano sull’aereo i sei agenti e un addetto di terra. Ostaggi per garantirsi la fuga. L’aereo si dirige prima in Grecia e poi in Siria. Muore anche Domenico Ippoliti, l’addetto di terra. L’aereo arriva in Kuwait. I terroristi si arrendono e liberano gli ostaggi. Non pagheranno mai per i loro crimini.

Il 9 ottobre 1982 cinque attentatori palestinesi attaccano la Sinagoga di Roma al cui interno erano presenti almeno 300 persone. Lanciano delle bombe a mano e sparano raffiche di mitra. Viene ucciso Stefano Gaj Taché, un bambino di due anni. Rimangono ferite 40 persone. Cinque mesi prima era scoppiata la Guerra del Libano. Il clima in Italia era teso. Qualche giorno prima era stato in Italia Arafat ricevuto dal Presidente della Repubblica e dal Papa. A Roma c’erano state diverse manifestazioni contro Israele. Molte le polemiche per le scarse misure di sicurezza nel ghetto ebraico. Un solo degli attentatori verrà arrestato.

Il 27 dicembre 1985 vengono attaccati contemporaneamente gli aeroporti di Vienna e Fiumicino. L’attacco è condotto da uomini di Abu Nidal. A Fiumicino quattro terroristi lanciano bombe a mano e sparano contro gli sportelli delle compagnie aeree EL AL e TWA. Vengono uccise 10 persone. Le forze di sicurezza uccidono tre terroristi e catturano il quarto.

Solo 38 anni sono passati dal 1985 eppure sono fatti che abbiamo dimenticato. Anche questo alimenta la nostra sensazione di paura.

 L’Italia non è stata un’oasi felice per ciò che riguarda il terrorismo. I nostri apparati di sicurezza hanno maturato esperienza a causa di dolorose lezioni. La nostra politica estera è stata sempre orientata ad evitare attentati. Ora siamo confusi, scossi.

Confusi e scossi erano anche i nostri padri, le nostre madri. La nostra paura è stata la loro paura. Eppure sono riusciti ad andare avanti, a progredire, ad amare. Con tolleranza, senza pericolose derive populiste ed estremiste. Gli eventi storici non sono scritti sulla sabbia, rimangono come monito ed insegnamento.

 Ovviamente la speranza è che non ci siano attentati. Nei momenti di paura guardiamo a Bologna. Una città devastata il 2 agosto 1980. Una città che ha saputo rialzarsi. Non possiamo conoscere le sfide e le minacce che ci riserva il futuro ma dal passato possiamo avere certezza della nostra forza.

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