Cronaca
Romina Del Gaudio, il giallo di Aversa
Il ricordo di Romina Del Gaudio è vivo nelle persone che l’hanno amata. L’amore che nessuno potrà mai uccidere.
Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Una bella ragazza che vive serena con sua madre. Una ragazza come tante. Con sogni e passioni. Con un lavoro. Un lavoro che non porta grandi guadagni ma sufficiente per avere una prima indipendenza.
Il 4 giugno 2004 la ragazza esce di casa. Con alcuni colleghi deve vendere contratti telefonici. Questo è il suo lavoro. All’ultimo viene deciso di recarsi ad Aversa.
La ragazza inizia, da sola, il suo giro con l’impegno di incontrare i suoi colleghi per pranzo. Dei testimoni la vedono ferma ad un incrocio in Piazza Magenta. Vedono anche due uomini seguirla a bordo di una vettura in via Andreozzi in direzione del Parco Pozzi.
La ragazza sparisce nel nulla. Verrà ritrovata, cadavere, il 21 luglio 2004 nel bosco del Real Sito di Carditello. Uccisa con due coltellate e due colpi di calibro 22 alla tempia.
Le indagini sono durate anni, diversi gli indagati e sospettati ma il caso è stato archiviato. Nessun colpevole. Per ora.
Poche parole per raccontare una storia tragica. Mancano però due elementi. Il nome della ragazza e il nome dell’assassino.
La ragazza era Romina Del Gaudio https://casertace.net/lomicidio-di-romina-del-gaudio-ci-sono-3-indagati-trema-lalta-borghesia-aversana-i-troppi-buchi-dellindagine/. Viveva a Napoli con la madre in via dei Camaldolilli. Erano legatissime. Il padre viveva in Germania e doveva testimoniare in un processo che coinvolgeva anche elementi legati alla camorra.
Da due settimane lavorava come promoter per la Wind. Romina era come la sua Napoli: bella e solare.
Il suo assassino, invece, è ancora nascosto nelle tenebre senza luce come la sua coscienza. Rimane quindi la domanda, chi ha ucciso Romina Del Gaudio?
Il giorno prima della sua scomparsa, il 3 giugno, a Parate, davanti lo studio dentistico del Dottor. Giovanni Dell’Aversana un uomo corpulento e uno più longilineo provano a rapire una ragazza somigliante a Romina Del Gaudio e che faceva il suo stesso lavoro. I due erano attesi da una monovolume grigio chiaro guidata da un complice. Il tentativo di rapimento fallisce per l’intervento del dentista https://www.corrierediaversaegiugliano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8309:romina-del-gaudio-una-lettera-anonima-appare-attendibile&catid=102&Itemid=680 .
Se la vittima designata era Romina Del Gaudio, l’assassino come era venuto a conoscenza della sua presenza ad Aversa? Veniva seguita? L’assassino era nel giro di conoscenze della ragazza?
Romina viene uccisa con due armi diverse: coltello e pistola. L’assassino aveva quindi probabilmente premeditato la cosa ed era pronto ad ogni evenienza. Probabilmente aveva già commesso crimini violenti in passato. Forse Romina, dopo esser stata accoltellata, tenta la fuga e viene uccisa colpi di pistola.
Un maniaco, un conoscente respinto, una vendetta? Nemmeno il movente è chiaro. Eppure rimane un dato oggettivo. Il luogo dove è avvenuto il contatto tra assassino e vittima. Le strade di Aversa. E le strade di Parete dove è avvenuto il tentativo di rapimento. Inoltre andrebbero approfondite le dinamiche lavorative. Bisogna accertare, nuovamente, se il destino di Romina è legato ai fatti di Parete.
Il ricordo di Romina Del Gaudio è vivo nelle persone che l’hanno amata. L’amore che nessuno potrà mai uccidere.
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