Cronaca
Fidanzatini di Policoro, unica certezza la morte
Policoro tarda serata del 23 marzo 1988, in un bagno vengono trovati i corpi senza vita di Marirosa Andreotta e Luca Orioli, entrambi di 21 anni. I due ragazzi sono fidanzati.
Di Pierdomenico Corte Ruggiero
Policoro tarda serata del 23 marzo 1988, in un bagno vengono trovati i corpi senza vita di Marirosa Andreotta e Luca Orioli, entrambi di 21 anni. I due ragazzi sono fidanzati.
Il bagno è quello della casa di Marirosa. Inizia così una vicenda senza certezze e con molte ombre. Luca e Marirosa sono fidanzati da due anni. Un rapporto a tratti tormentato. Anche a causa della distanza. Marirosa studiava a Napoli e Luca a Milano.
I corpi vengono ritrovati dalla madre della ragazza, tornata a casa intorno alle 23. Il corpo di Marirosa è nella vasca. Il corpo di Luca è disteso sul pavimento. Le parti intime di Luca vengono coperte con un pantalone, la stessa cosa non viene fatta con Marirosa.
Arrivano i carabinieri, il pretore e un medico. La causa della morte viene subito individuata: folgorazione. Tutta colpa del caldobagno che avrebbe generato la scossa letale. Non serve nemmeno l’autopsia.
Eppure da subito qualcosa non torna. Testimoni confermano che il caldobagno era perfettamente funzionante mentre i carabinieri facevano il sopralluogo. Strano. Inoltre i pugni di Luca erano serrati e uno dei suoi testicoli era molto gonfio. Marirosa presentava una ferita sulla nuca. Entrambi hanno fungo schiumoso sulla bocca.
L’elenco delle stranezze continua. Il 16 marzo Luca si reca a Napoli per far visita a Marirosa. I due vengono chiusi a chiave all’interno dell’appartamento dove vive la ragazza, tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Si scoprirà che non è l’unico “scherzo” che hanno subito i due ragazzi. Luca il 17 marzo parte da Napoli e rientra a Policoro per le festività pasquali. Non aspetta Marirosa, che rientra a Policoro il 23 marzo nel pomeriggio, poche ore prima della morte. La madre di Luca, Olimpia Fuina, dichiara che il figlio il 23 marzo, nel pomeriggio, riceve una telefonata da Marirosa. Telefonata che lo metterà di cattivo umore.
Una testimone dichiara di aver visto una Panda scura allontanarsi da casa di Marirosa verso le 20.50 del 23 marzo. Si scopre anche che Luca Orioli era stato aggredito dall’ex di Marirosa. Dubbi anche sulle foto scattate sulla scena del crimine. Troppi dubbi.
Troppi anche per Olimpia Fuina. Che per anni si batte per trovare la verità. Grazie alla sua azione che le indagini vanno avanti per anni. I corpi vengono sottoposti a tre diverse perizie medico legali. Con esiti contradditori. Per il Prof. Strada la morte è causata da avvelenamento da monossido di carbonio. Per i Professori Umani Ronchi e De Zorzi invece non si tratta di incidente. Secondo la perizia del Professor Introna la morte è accidentale, causata dal monossido.
La tesi del monossido non convince. La caldaia viene trovata perfettamente funzionate. Inoltre, la madre di Marirosa trova la porta del bagno aperta. Per l’UACV della Polizia si tratta di morte accidentale ma la scena del crimine è stata probabilmente manomessa. Cosa è realmente successo?
Le tracce sui corpi portano a pensare che entrambi hanno avuto importanti traumi e che hanno avuto la testa immersa nell’acqua. Il caldobagno viene trovato perfettamente funzionante, la caldaia non presenta problemi evidenti. Forse Marirosa e Luca perdono i sensi ma non a causa del monossido o di una folgorazione.
Aleggia il sospetto di una terza entità che potrebbe aver condizionato il rapporto tra i due fidanzati. La verità è probabilmente nascosta in qualche coscienza. L’unica certezza che abbiamo è che non si dovrebbe morire per amore.
RIPRODUZIONE RISERVATA ©