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Cronaca

CATERINA SKERL, UNA TOMBA VUOTA E IL VUOTO DI COSCIENZA

Caterina Skerl è stata uccisa. Due volte. La prima il 21 gennaio 1984. La seconda pochi giorni fa quando la sua tomba, nel cimitero del Verano, è stata trovata vuota. Qualcuno ha trafugato la bara.

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Di Pierdomenico Corte Ruggiero

Caterina Skerl è stata uccisa. Due volte. La prima il 21 gennaio 1984. La seconda pochi giorni fa quando la sua tomba, nel cimitero del Verano, è stata trovata vuota. Qualcuno ha trafugato la bara.

Abbiamo già raccontato la tragica vicenda di Caterina Skerl,

https://ilsudest.it/societa/2022/01/24/caterina-skerl-nel-buio-da-38-anni/

Strangolata in una fredda notte di gennaio, in una vigna nel comune di Grottaferrata nei pressi di Roma.

Un delitto atroce e senza colpevole. A Roma, negli anni 80, diversi omicidi sono rimasti senza soluzione. Donne uccise da un volto senza nome.

Il caso di Caterina Skerl è rimasto dimenticato per molti anni.

Nel 2015 il fotografo romano Marco Accetti dichiara che la tomba di Caterina Skerl era vuota. Accetti già aveva dichiarato di essere coinvolto nei rapimenti di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi.

Secondo Accetti, negli anni 80 in Vaticano esisteva una fazione di prelati e laici che voleva contrastare Giovanni Paolo II e la sua politica anticomunista. Marco Accetti faceva parte di questa fazione.

Sempre secondo le dichiarazioni di Accetti, questa fazione usava le armi del ricatto e il rapimento di ragazze.

Per la Procura di Roma Marco Accetti non è attendibile. È stato indagato e sottoposto a perizia psichiatrica.

Unica cosa certa è la condanna di Accetti per aver investito e ucciso Josè Garramon, figlio di un diplomatico.

Quale sarebbe secondo Accetti il collegamento tra Caterina Skerl ed Emanuela Orlandi? Una maglietta che Caterina indossava nella bara. Una maglietta con l’etichetta “Frattina 1982”.

Sinceramente un po’ poco e sempre ammesso che sia vera la circostanza della maglia.

Appare poco credibile, al limite della favola, la lotta in Vaticano usando ragazze di quindici anni per improbabili ricatti, con messaggi in codice da film di spionaggio di basso livello.

L’omicidio di Caterina Skerl è quasi sicuramente opera di qualcuno conosciuto dalla ragazza, che tenta un approccio, viene respinto e uccide.

Rimane un dato oggettivo. La bara che contiene il corpo di Caterina Skerl è scomparsa. Cosa significa? Semplicemente significa che la bara è sparita non che Accetti è da considerare attendibile quando parla di fazioni, messaggi in codice, ecc, ecc.

A detta di Accetti la bara viene prelevata nel 2005. Addirittura dopo ventuno anni, quando probabilmente ogni scritta sulla maglia era ormai illeggibile rendendo inutile, o molto utile, tanta fatica. Sempre nel 2005, la trasmissione “Chilhavisto?” riceve la telefonata anonima che riapre il caso di Emanuela Orlandi. Il mondo è piccolo e pieno di coincidenze.

Accetti dice di sapere dove si trovano i resti della povera Caterina. Qui arriviamo ad un bivio: o Accetti dice il vero e la fazione esiste o dovrà dare molte spiegazioni agli investigatori. Sarà la Procura a stabilire eventuali responsabilità.

Forse la bara è ancora nel Verano. La Polizia saprà risolvere questo mistero.

Rimane un’ultima domanda. Perché Accetti ha ancora credito presso giornali di livello nazionale e dalla storia prestigiosa? Le sue dichiarazioni, in base agli accertamenti della Procura della Repubblica di Roma, non hanno mai avuto riscontro.  Forse Accetti è utile perché “the show must go on”? La scomparsa di Emanuela Orlandi per tanti è diventata uno show.

Invece è una tragedia, per i famigliari distrutti dal dolore di un’attesa infinita. È una tragedia per i famigliari di Caterina Skerl. Uccisa due volte.

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