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Ambiente

Conferenza Unificata – Pella: “Verso una nuova legge per la montagna per contrastarne lo spopolamento”

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

Conferenza Unificata – Pella: “Verso una nuova legge per la montagna per contrastarne lo spopolamento”

Nella riunione odierna approvato lo schema di disegno di legge che avvierà ora il suo iter di approvazione parlamentare

Con l’approvazione avvenuta oggi in Conferenza Unificata dello schema di ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, si avvierà in Parlamento l’iter di un provvedimento atteso ormai da molto tempo in coerenza con l’art.44, comma 2, della Costituzione.

Il vicepresidente vicario di Anci e Sindaco di Valdengo, Roberto Pella, intervenuto oggi in rappresentanza dell’Associazione, dichiara: “L’Anci aveva evidenziato alcune proposte di modifica (link al documento) per migliorare il testo del provvedimento che nell’ultima versione ne riprende gran parte di quelle fondamentali. Nel condividere l’impostazione complessiva dello schema di ddl elaborato dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, che ringraziamo per il lavoro svolto, abbiamo chiesto e ottenuto l’impegno del Governo ad incrementare le risorse ad oggi in dotazione. Risorse pari a 200 milioni di euro ma che, per gli stessi obiettivi della legge nonché per i 4.176 Comuni potenzialmente destinatari del provvedimento, appaiono oggettivamente inadeguate”.

“Nel corso dell’iter parlamentare l’Anci – aggiunge Pella – proporrà ulteriori e possibili miglioramenti del ddl per consentire di beneficiare dei contenuti della legge considerando le diverse realtà alpine, prealpine e appenniniche della nostra Penisola. A tale riguardo, abbiamo evidenziato sin d’ora l’importanza di considerare quanto meno anche il parametro socioeconomico in fase di eventuale revisione della classificazione dei Comuni montani, ad oggi prevista nello schema di ddl unicamente secondo criteri geomorfologici, altimetria e pendenza, certamente importanti ma che non tengono conto dei particolari contesti antropici delle zone montane che soffrono da tempo di un progressivo e drammatico spopolamento”, conclude il vicepresidente vicario di Anci.

Roma, 8 febbraio 2024