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Ambiente

Bocciato il “Parco eolico Vivaro Romano” dalla Regione Lazio

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Comunicato stampa

30 novembre 2023

Bocciato il “Parco eolico Vivaro Romano” dalla Regione Lazio

Italia Nostra, insieme ad Altura, Mountain Wilderness e Rewilding Apennines aveva presentato osservazioni avverse

Il 21 novembre scorso la Regione Lazio ha deciso di archiviare il progetto di “Parco eolico Vivaro Romano”, che avrebbe deturpato i crinali a cavallo tra le provincie di Roma, Rieti e l’Aquila, nei comuni di Vivaro Romano, Turiana e Carsoli.  Il progetto avrebbe insistito su zone adibite a demanio collettivo e l’Università Agraria di Vivaro Romano, oltre a segnalare che il progetto non era compatibile con gli strumenti urbanistici vigenti, aveva diffidato il proponente.  Visto, comunque, che la società proponente non ha depositato entro il termine stabilito la documentazione integrativa, la Regione ha considerato l’istanza ritirata ed ha proceduto all’archiviazione.

Si tratta di un successo per le quattro associazioni – Altura, Italia Nostra, Mountain Wilderness e Rewilding Apennines – che avevano presentato osservazioni avverse alla sua realizzazione. Le cinque pale eoliche, alte 200m, per una potenza totale di 30 MW (guarda caso proprio sul limite di potenza oltre il quale scatta la competenza nazionale), previste, nella propaggine nord orientale dei Monti Lucretili, a ridosso di Monte Croce e sovrastanti per oltre i 1200m s.l.m. la piana di Orvinio e la Valle del Turano, avrebbero rappresentato un grave pericolo per le due coppie di aquila reale nidificanti nelle vicinanze, i numerosi avvoltoi grifoni e altre specie di rapaci che abitualmente frequentano quei crinali per la loro alimentazione. Per non parlare dello scempio paesaggistico, conseguenza di una pesante alterazione dell’aspetto dei luoghi, in un territorio arrivato ai nostri giorni senza pesanti manomissioni antropiche.

La Regione Lazio, preso atto delle lacune progettuali della documentazione prodotta, dopo circa un anno dall’inizio dell’iter autorizzativo, ha optato per l’archiviazione del progetto. 

Italia Nostra, insieme alle altre associazioni, si augura che ciò sia l’inizio di un’inversione di tendenza a favore del paesaggio e dell’ambiente naturale del nostro paese.

Italia Nostra

Flavia Corsano

Ufficio stampa Italia Nostra