06 Ottobre 2025
Il segretario alla guerra USA Hegseth pronuncia un discorso raggelante

Di Stefano Orsi
Aree di crisi nel mondo n. 259 del 5-10-25
Il segretario alla guerra USA Hegseth pronuncia un discorso raggelante
Guerra in Ucraina
L’inverno sta arrivando, non era solo il motto di casa Stark nella saga delle cronache del ghiaccio e del fuoco, ma è anche il momento del cambio di stagione che stiamo trascorrendo e che ha segnato l’inizio della campagna di attacco contro le infrastrutture energetiche ucraine.
L’Ucraina da tempo sta attaccando le raffinerie russe, ma non riesce a portare un colpo realmente significativo e la Russia riesce sempre a riparare i danni e compensare le mancate produzioni che risultano sempre modeste.
La strategia ucraina sulla Crimea
Solo una regione russa risulta in sofferenza a causa dei continui attacchi ed è la Crimea.
Qui si stanno concentrando gli attacchi più numerosi, non solo sul suolo crimeano, ma anche sulle vicine regioni dove sono le raffinerie che la riforniscono di carburante.
È l’unica regione (repubblica a dire il vero) dove è stato posto un prezzo massimo per i carburanti, altrove il problema non si sente, chiedendo a contatti in loco, mi hanno mandato anche materiale fotografico attestante i prezzi, in linea con quelli da me osservati nel mese di maggio a Ryazan.
Gli Ucraini pare si stiano concentrando davvero molto sulla Crimea, inviano droni acquatici dedicati a essere piattaforme di lancio e controllo dei droni kamikaze, arrivati in prossimità delle coste li lanciano a colpire i bersagli e grazie alle connessioni satellitari, li guidano visivamente sui bersagli, radar, sistemi di difesa aerea, elicotteri, telecomunicazioni.
Non è dato sapere se tutti i bersagli mostrati siano reali o simulacri per ingannare i droni, ma è certo che gli Ucraini stiano investendo molto su questa operazione il cui scopo non è chiaro.
Da un lato, la Crimea, non è in prima linea nel conflitto, non vengono colpiti depositi della logistica, ne unità militari russe, solo mezzi e sistemi.
Cosa intendono ottenere? Quale strategia perseguono? Credo che la risposta sia sempre una vittoria mediatica, colpire la Crimea non potrà mai cambiare le sorti del conflitto, ma solo assicurare qualche vantaggio mediatico agli ucraini.
L’unico colpo mediatico di grande rilievo che potrebbero ottenere dalle parti di Kiev ( o Londra) resta uno solamente, il ponte di Kerch, che collega la penisola alla madrepatria, anche se ora il collegamento più stabile avviene via terra, rimane un simbolo del ricongiungimento della Crimea alla sua madrepatria avvenuto 11 anni fa, distruggerlo rappresenta da sempre una priorità per i nazisti di Kiev.
Sui fronti
Va male per l’Ucraina, anzi malissimo.
Pokrosk
A nord di Pokrovsk avevano rafforzato molto i settori portando in loco diverse unità di élite quali la 82a aviotrasportata, la 79a aviotrasportata, la 4 brigata pesante corazzata, l’Azov, il battaglione Lupi di Da Vinci e altre ancora.
Scopo di questi invii non era solo quello di fermare ogni offensiva russa su Pokrosk, ma anche distruggere il saliente russo a nord delle città di Mirnogrod e della stessa Pokrovsk, compito perseguito con grande senso del dovere e impegno, ma che dopo alcuni successi iniziali, si è arenato credo in maniera irreversibile e i Russi stanno riprendendo quel poco territorio recuperato da Kiev.
La stessa Pokrovsk ha visto i Russi avanzare nel centro, nella parte ovest della città, dove lambiscono ormai la ferrovia e la zona industriale, e nella zona sud est, conquistata ieri quasi per intero, con il ritiro degli Ucraini dal settore.
Fronte di Zaparoje
Una serie di spinte offensive, sta provocando il continuo arretramento del fronte ucraino, perdono ormai un villaggio al giorno e diversi sono stati raggiunti dal fronte, come Ortonovo, Ternovo, Sosnovka, Berezovo, Stepovo, Novomykailovka, Kalinovske, Verbovo e Novogeorgeevka, nella regione di Dnepropetrovsk.
Poi ci sono Novoivanovka, Levadne, Olgovska e Visnovo, nella regione di Zaparoje, tutti presi negli ultimi 10,15 giorni, praticamente non c’è giorno in cui non cada un villaggio.
Sono stati raggiunti dal fronte Poltavka, Okhotniko, Novomykhailovka, Novovasilovske, Pavlovka.
Gli Ucraini ieri hanno tentato di riprendersi Visnovo, hanno mandato una squadra che si è fatta una foto con la bandiera e subito dopo sono stati intercettati e fatti prigionieri.
Il fronte ora lambisce Vishnovo e si avvicina pericolosamente ad una arteria vitale per la logistica in zona.
Siversk
Buoni progressi russi verso Siversk, dal fronte di Sacco e Vanzetti i Russi avanzano verso nord, hanno preso ieri Fedorovka, hanno quasi conquistato tutte le alture a nord della città.
Stanno chiudendo anche da est verso la città.
Lyman
Qui è caduta Zarichne, insieme a Derilovo e Shandrigolovo, ora al centro delle difese, gli Ucraini hanno solo Stavky, persa quella avranno la strada sgombra per Lyman.
Kupyansk
Le difese ucraine sembra stiano cedendo, e quasi tutta la parte ovest della città pare sia sotto controllo russo o poco ancora manchi, da li dominerebbero la parte est che è meno elevata in quota.
Chernigov
Questo settore, assieme al nord della regione di Sumy, stanno subendo gli attacchi più violenti.
I Russi stanno devastando le infrastrutture energetiche ed accumulando forze ai confini.
Hegseth
Ho provato un brivido di terrore lungo la schiena quando ho sentito Hegseth, segretario della guerra, parlare della necessità di combattere anche attaccando, per difendere il ruolo degli USA ricoperto fin qui dagli anni 90, ed ora vacillante a causa del legame Russia-Cina-Corea del nord.
Ha parlato della necessità di prepararsi alla guerra, e di vincerla.
Pace attraverso la guerra, è uno dei concetti che ha espresso, dove però per pace non si intende porre fine ad un conflitto, ma aprirne uno per annichilire un nemico , un avversario, un competitore, un antagonista, uno stato insomma che curi i proprio interessi e non intenda sottostare agli USA.
Un concetto terrificante.
Parlando di momento cruciale, ha inteso riferirsi ai tempi, gli USA stanno per attaccare quelli che identificano come loro nemici e lo faranno senza nemmeno doversi giustificare, perchè loro non intendono farlo e non ritengono necessario.
Al largo delle coste del Venezuela hanno distrutto l’ennesima imbarcazione con persone a bordo, distrutta con un missile, senza tentare di abbordarla, dare l’ordine di fermarsi, ispezionarla e verificarne l’eventuale carico.
Hanno semplicemente detto che si trattasse di narcotrafficanti, nessuna prova è stata loro richiesta dalla stampa ne credo avessero la minima intenzione di prendere in esame di rispondere ad una domanda a tal proposito.
Loro definiscono cosa siano i loro bersagli e basta.
Tornano alla mente gli innumerevoli banchetti di nozze, funerali o feste colpite in Afghanistan o Iraq dai caccia o dai droni USA, uccidendo decine di migliaia di civili inermi, e mai nessuno è stato chiamato a risponderne.
Gli USA stanno preparando l’assalto al Venezuela e un nuovo attacco all’Iran, e nemmeno si preoccupano di giustificare questi crimini contro il diritto internazionale, ormai divenuto una barzelletta per creduloni e contro l’umanità, in quanto i loro attacchi mietono migliaia di vittime civili ogni volta.
Tralascio le cavolate sui soldati con la barba o capelli lunghi o obesi, standard fisici identici per soldati uomini o donne ( voglio vedere eliminati questi, quanti ne resteranno in servizio).
Il Presidente USA nella stessa riunione ha presentato il suo piano per Gaza, l’altro ieri sera Hamas pare abbia detto di essere pronta a discuterne i dettagli, non sono convinto della bontà del piano ma tutto può accadere.
Temo che gli Israeliani non rispetteranno nulla che vada contro i loro interessi per quanto criminali essi siano.
Sumud e Freedom flottiglia
la Sumud flottilla è stata fermata in acque internazionali con un atto di pirateria da parte del regime criminale e genocida israeliano.
I nostri connazionali e tutti gli atri membri della flottilla, di almeno 44 nazioni, sono in gran parte ancora prigionieri.
Contravvenendo ad ogni norma giuridica, sono stati insultati ed umiliati dal criminale suprematista, genocida Ben Gvir, che ha apostrofato i volontari come terroristi, augurandosi di far loro assaporare le carceri e il trattamento peggiore riservato ai terroristi.
Emergono informazioni preoccupanti legate alla figura di Greta Tumberg, separata dagli altri e portata via prima di tutti, sarebbe stata maltrattata e sottoposta ad umiliazioni fisiche e psicologiche.
Ora la Freedom flottilla si trova al largo di Alessandria, a breve entrerà nel settore in cui le truppe del regime di Telaviv abbordano le imbarcazioni dirette in Palestina.
Siccome conosco almeno una persona a bordo, spero davvero che anche questa volta non ci siano feriti e non rispondano alla violenza di Israele.
