04 Agosto 2025
I dazi boomerang di Trump
Trump firma i dazi che entreranno in vigore il giorno 7. si lascia andare in un dissing contro Medvedev, ex presidente russo, la situazione sui fronti in Ucraina.

Aree di crisi nel mondo n. 254 del 3-8-25
Washington
Alla presenza di eccelse menti del suo entourage, tra i quali spiccava il wrestler Triple H, il Presidente Trump ha firmato l’ordine esecutivo che avvia i dazi per una 70ina di Paesi con i quali sono stati chiusi accordi consensuali e li inasprisce per altri paesi con i quali non è stato chiuso alcun accordo.
I colloqui con la Cina presso Stoccolma non hanno prodotto risultati, ma li prolungano oltre la scadenza del primo agosto.
Con l’India la situazione è complessa, il Donald asserisce che l’India non comperi più petrolio dalla Russia, ma il governo indiano lo smentisce immediatamente, inoltre hanno annullato l’ordine per gli F35.
Il Donald si era spinto addirittura a immaginare di proporre all’India, di acquistare il petrolio pachistano, denotando una notevole conoscenza dei rapporti che intercorrono da decenni tra i due Paesi, e di certo gli indiani l’avranno presa come una offesa, come anche non hanno gradito un suo messaggio su Truth in cui augurava alle “economie morte” di India e Cina di crollare assieme.
Una fine diplomazia che denota un tatto ed una intelligenza emotiva non comuni.
Il record dei dazi va al Brasile, che ottiene un +40% a quelli già applicati del 10% raggiungendo la bella cifra del 50%.
Il Presidente Lula sta già avviando le misure di ritorsione che colpiranno le materie prime strategiche utili all’economia USA, forse essenziali, come le terre rare, che sono state bloccate nell’export verso gli USA, come anche aveva già fatto la Cina.
Inoltre il Brasile, secondo esportatore di carni nel mondo, esporta molta carne bovina in USA, principale destinazione la preparazione di hamburger e polpette, i prodotti più economici, che inevitabilmente subiranno un aumento, primo perchè le importazioni dal Brasile erano motivate dai costi superiori di altri fornitori, secondo perchè se ora gli USA si rivolgeranno ad altri fornitori, questi aumenteranno i prezzi dei loro prodotti per aumentare il margine di utile, oltre che caricarvi sopra i dazi a loro volta imposti dagli USA anche se in misura minore..
Ma in genere, avendo coperto con dazi una moltitudine di Paesi esportatori verso gli USA, gli aumenti saranno generalizzati su una gamma immane di prodotti, dagli attrezzi agricoli, alle armi, dai pezzi di ricambio agli accessori per la casa, dall’elettronica di consumo a quella per l’automotive.
Se da un lato molti settori saranno incentivati a trasferire parte della loro produzione in Usa, dall’altro i costi si scaricheranno sui consumatori USA con una nuova ondata inflattiva.
Tralascio per pietà umana di parlare delle soluzioni paventate dal ministro Lollobrigida per la bresaola, una volta ci occupavamo di automazione, autovetture, manifattura, oggi di bresaole e culatelli.
Il Donald: dalla diplomazia del telefono rosso al dissing sui social
Mentre la guerra in Ucraina procede e, mentre scrivo mancano 5 giorni alla scadenza dell’ultimatum per una pace che l’Ucraina non vuole in quanto nessuno dei suoi sponsor è disposto ad ammettere la sconfitta, si è avviato un dissing spaventoso tra l’ex presidente russo Medvedev, il senatore Lindsey Graham e lo stesso Trump
https://t.me/BravagliosWarRoom/4118
https://t.me/BravagliosWarRoom/4116
https://t.me/BravagliosWarRoom/4115
https://t.me/BravagliosWarRoom/4113
La conclusione di questi scambi pittoreschi è stato che il Presidente Trump ha asserito di aver inviato due sottomarini strategici in mare per assicurarsi che quelle di Medvedev restino minacce, siccome Medvedev non aveva minacciato ma risposto a minacce ed ultimatum, anche facendosi gioco di queste fatte dallo stesso Trump, direi che l’equilibrio emotivo del Presidente USA ne esca malconcio.
Situazione del conflitto NATO Russia in Ucraina
Procedono i combattimenti, truppe russe sono ora dentro Pokrovsk.
A nord di Mirnograd le truppe di Mosca stanno aggirando le due città.
Segnalo su Cherson il bombardamento su un ponte che collega due parti della città di cui una è su un’isola e potrebbe significare una mira russa su di essa.
Kostyantyanovka vede i russi sempre più vicini, a sud , a sud est e a est in particolar modo a causa della caduta di Chasov Yar ora del tutto sotto controllo russo.
Syversk è un fronte complesso, ma nei giorni scorsi i Russi si sono davvero avvicinati su ampio tratto di fronte, segno che le difese ucraine si siano dovute ritirare in blocco, cosa vista anche su tratti del fronte in Dnepropetrovsk.
Continua la pressione su Krasny Lyman e Kupyansk, poco più a nord i Russi hanno preso il villaggio di Ambarne.
Sempre nella regione di Karkov, l’intera parte di Volchansk a nord del fiume Vovcha, è stato conquistato dai Russi.
Sumy è l’unico fronte dove sono attivi gli Ucraini e attaccano il fianco destro delle linee russe.
Hanno ripreso il controllo su Kindratovka e Andreevka, due piccoli villaggi, resta da chiedersi se ciò sia concausa dei cedimenti altrove.
Zelensky Zaluzny
Proseguono le voci che riferiscono gli alleati occidentali propensi a liquidare Zelensky e sostituirlo con l’ex ministro della difesa Zaluzny.
Difficile immaginare che questo possa risollevare le sorti del Paese.
Palestina
Witkoff in visita presso i territori palestinesi occupati e rinominati Israele, ha asserito che non vi sia reale fame nella striscia di Gaza, così gli è stato riferito da Netanyahu e per lui è il Verbo.
Antonio Mazzeo ha fatto ritorno a casa dopo il sequestro israeliano e non ha mancato di riportare tempistiche che non depongono in favore della Farnesina.
