Esteri
Il cambiamento climatico favorisce le piogge di droni e missili

Aree di crisi nel mondo n. 244 del 25-5-25
Mosca
È proseguita anche questa settimana la strategia ucraina di inviare centinaia di droni contro le città e gli aeroporti civili russi.
Ogni tanto colpiscono anche qualche stabilimento di produzione ma solo occasionalmente, questo è accaduto in due occasioni, a Novomoskovsk ( Tula) dove è stata colpita l’industria chimica Nak Azot, e a Yalets ( Lipets) dove è stato colpito uno stabilimento della PJSC Energia.
I droni ucraini hanno sorvolato e sono stati abbattuti sopra alle regioni di Kursk, Briansk, Belgorod, Lipech, Orel, Kaluga, Tula, Smolensk, Tver, Mosca, Novgorod e Crimea.
Centinaia, appunto, di vario tipo, che vengono man mano abbattuti dalle batterie lanciamissili o dalle pattuglie mobili su mezzi “Tecniche”, munite di mitragliatrici antiaeree, posizionate di pattuglia su terreno aperto lungo le principali rotte seguite dai droni.
Devo notare come i Russi dispongano le loro pattuglie e batterie in terreno aperto e lontano dai centri abitati in modo da minimizzare i rischi per i civili.
La risposta russa alle aggressioni ucraine
Sia ieri che questa notte c’è stata una pesante risposta russa.
Devo annotare che, a differenza di Kiev, la scelta russa è stata rivolta verso installazioni militari o legate direttamente alla produzione bellica.
Ieri l’attacco si era concentrato principalmente su Kiev, qui è stato bersagliato con droni e missili Iskander, il grande stabilimento Antonov, sito nella parte nord occidentale della capitale, è stato colpito con decine di droni e diversi missili Iskander.
Un solo missile sembra sia stato colpito, ma dai video dei lanci di missili Patriot, sembra che i molti missili lanciati non siano riusciti a fermare ed intercettare i missili semibalistici russi.
In particolare i modelli Iskander M utilizzerebbero falsi bersagli da utilizzare nell’avvicinarsi al bersaglio e trappole radar e termiche che confonderebbero i sistemi di inseguimento e caccia del nemico, uniti alla capacità propria del missile di modificare rotta e avvicinamento al bersaglio finale.
Questa notte le forze aerospaziali russe unitamente alla Marina della Flotta del Mar Nero, hanno colpito pesantemente l’Ucraina in diversi punti e con molteplici sistemi d’arma.
Tredici regioni ucraine sono state colpite questa notte, sono stati bersagliati siti legati alle imprese del complesso militare-industriale ucraino.
I settori interessati sarebbero quello missilistico, radioelettronico, esplosivo, carburanti per missili, aeronautico nel settore droni, e manutenzione aeronautica con piloti, intelligence radioelettronica e comunicazioni satellitari.
Le regioni colpite sono state quelle di Poltava, Liev, città e regione, Zhytomyr, Sumy, Khmelnysky, Cherkasy, Ternopil, Chernigov, Dnipropetrovsk, Karkov, Mykolaev, Odessa.
Praticamente ogni missile lanciato ha raggiunto i suoi bersagli, una disfatta epocale per le stremate difese aeree ucraine.
I missili KH101, Zhirkon, Iskander-m de molti droni Geran 2 sono stati impiegati saggiamente, lanciando prima i droni per farli seguire poi dai missili da crociera.
Questi ultimi attacchi stanno mostrando quanto siano ormai usurate le difese antiaeree ucraine, concentrate ormai principalmente nel settore di Kiev, lasciando scoperte ampie aree del paese.
La situazione a terra
Nonostante i tentativi di resistere alla pressione offensiva su vari fronti, i Russi proseguono l’avanzata che sta accelerando nelle ultime settimane.
Non si parla, come fanno altri, di una nuova offensiva primaverile o estiva prossima ventura, ma della continuazione della stessa offensiva che prosegue, senza soluzione di continuità, da oltre un anno e mezzo.
Iniziamo dai fronti a nord.
Briansk
Il settore di Briansk è stato interessato dalla infiltrazione di forze speciali ucraine all’interno di una ampia foresta che si prolunga fino alla città di Briansk.
Sono state immediatamente disposti nuovi pattugliamenti alla ricerca di nuove infiltrazione oltre ai 16 incursori scoperti.
È stata anche colpita una concentrazione di forze ucraine presso la caserma di formazione degli incursori ucraini presso la città di Sostka.
Decine le vittime che erano state radunate in un edificio osservati dagli occhi vigili di un drone d’alta quota russo e poi eliminati con un Iskander arrivato senza contrasto di antiaerea.
Sumy
Prosegue l’avanzata russa.
Cadono altri villaggi sotto il controllo di Mosca.
Loknya, Bilovody, sono i due villaggi passati di mano, gli interessi russi sono ora rivolti a Yunakovka e Volodymirovka.
Karkov
Si rincorrono da giorni le voci di un raggruppamento massiccio di forze attorno a questa regione, ma per ora annotiamo una ripresa delle ostilità nel settore Volchansk e di Kupyansk, dove è stata conquistata un’altra posizione verso la periferia urbana, Radkovka e dove Kindrashovka è ormai per metà sotto controllo russo.
Lymansky
Proseguono gli scontri tra Zarikne e Torskovo, qui si giocano il controllo della strada per Lymansky e se gli Ucraini dovessero perdere il controllo di Zarikne, questa sarebbe aperta per i Russi esattamente come accadde nel 2022.
Siversk
Si susseguono rapporti sul controllo russo di Verkokamyanske, ma nulla è stato confermato dai comandi del MoD russo per cui non mi pronuncio e sospendo ogni valutazione sul settore specifico.
Chasov Yar
Forze russe sarebbero entrate proprio oggi nel villaggio di Stupochky in direzione Kostyantynovka lungo la T504.
Da Toreck a Novoelenovka
Le forze di Mosca avanzano velocemente in questo settore, oggi è stata ufficializzata la presa di Romanovka e del suo collegamento di fronte verso Leonidovka, importante per il prosieguo delle operazioni su Toreck.
Zorya è stata presa oggi dai Russi che così chiudono le due sacche a est e ad ovest di Staro Mykailovka, e così ne causano il collasso.
Attorno a Novoelenovka i Russi hanno raggiunto a nordest le prime case di Yaglunovka, a ovest si allargano verso Popiv Yar e Poltavka.
A ovest stanno raggiungendo anche Shevchenko Perske dopo aver preso molti allevamenti nella campagna.
Pokrovsk e Mirnogrod
Dopo la conquista di Marunovka, i Russi si allargano verso Myrnovo
La principale notizia arriva da sud ovest dove i Russi hanno raggiunto ormai in due punti il confine con la regione di Dnipropetrovsk.
Si combatte per Novonykolaevka, ormai prossima a cedere ai Russi, Kotlyarovka è sotto controllo russo, come anche Troyske e Bogdanovka.
Da Bagatyr a Velika Novosolka
Dopo la caduta di Bagatyr è stata la volta di Odradnovo, che apre la via verso altri villaggi. Più ad ovest le forze russe hanno quasi raggiunto Komar.
Vylne Pole è sotto controllo russo così come, ora , anche Zelene Pole.
Le conclusioni di queste ultime settimane di maggio, ci portano a notare come l’avanzata russa stia accelerando mentre cali la capacità di resistere e anche di reagire ucraina.
Il logorio della guerra di attrito mostra i suoi risultati nel medio periodo e credo stia vistosamente iniziando a mostrare il lavoro russo di questi lunghi mesi di pressione sulle linee e retrovie ucraine.
