26 Gennaio 2025
La Riedizione della Dottrina Monroe
Un ostacolo all’ emancipazione regionale dell’ America Latina.
Di Maddalena Celano
In preparazione al Foro Economico Mondiale, tenutosi dal 20 al 24 gennaio 2025 a Davos, Svizzera, la comunità latinoamericana romana ha avuto il piacere di organizzare il Conversatorio sul Contesto Latinoamericano, organizzato dalla Red de Comunidad Latinoamericana Italia-Europa (REDCAN) e dalla Federazione dei Peruviani all’Estero.
L’evento si è svolto sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18:00, presso Via di Santa Croce in Gerusalemme 55, Roma, riunendo rappresentanti di organizzazioni e collettivi della comunità latinoamericana di Roma.
Tra i relatori che hanno dato contributi significativi:
– La sottoscritta Maddalena Celano, che ha affrontato il tema “La Riedizione della Dottrina Monroe”, proponendo una riflessione critica e attuale sulle implicazioni geopolitiche per l’America Latina.
– Carlos Brito, con una presentazione sulle “Crisi sociali e prospettive economiche del Perù per il 2025”, analizzando le sfide e le opportunità del paese andino.
– Gabriel Casalietti, che ha discusso “Ecuador, rotta finale”, approfondendo le dinamiche politiche e sociali del paese.
– Miriam Jaramillo purtroppo non ha potuto partecipare, avrebbe dovuto illustrare la “Situazione economica attuale dell’America Latina”, evidenziando le interconnessioni regionali e globali.
– Eder Obando, ha offerto una prospettiva critica con il tema “De que nos hablan los libertarios cuando nos hablan de libertad”, stimolando un dibattito su libertà e giustizia sociale.
Moderato con grande maestria da Juan Sandov, l’incontro ha rappresentato un’importante opportunità di confronto su temi centrali per l’America Latina, suscitando interesse e partecipazione attiva da parte del pubblico.
L’evento si è concluso con una Chocolatada di Coesione, un momento conviviale che ha rafforzato i legami tra i membri della comunità e ha permesso di salutare il 2025 con auguri di unità e solidarietà.
Un ringraziamento speciale a tutti i relatori, i partecipanti e gli organizzatori per aver reso possibile questo evento ricco di significato e scambi costruttivi.
La Dottrina Monroe: Un ostacolo all’ emancipazione regionale dell’ America Latina
La Dottrina Monroe, proclamata nel 1823 dal presidente statunitense James Monroe, inizialmente si proponeva di evitare la ricolonizzazione delle Americhe da parte delle potenze europee. Tuttavia, nel corso del tempo, questo principio si è trasformato in una giustificazione per l’ingerenza degli Stati Uniti nei processi politici ed economici dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi, spesso con conseguenze dannose per la sovranità e lo sviluppo autonomo della regione.
Con la presidenza di Donald Trump, questa dottrina è stata esplicitamente rilanciata. Nel 2019, l’allora consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, dichiarò apertamente che “la Dottrina Monroe è viva e vegeta”, facendo riferimento alla politica statunitense verso il Venezuela e altri paesi della regione. Questo segnale di una rinnovata centralità della Dottrina Monroe riflette l’approccio di Trump di considerare l’America Latina come una sfera di influenza esclusiva degli Stati Uniti, adottando una politica estera aggressiva per contrastare la crescente influenza di attori globali come la Cina e la Russia nella regione.
Politiche Neocoloniali sotto la Riedizione della Dottrina Monroe
La riproposizione di questa dottrina sotto Trump si è manifestata in vari modi:
Sanzioni Economiche: L’imposizione di dure sanzioni a paesi come il Venezuela e Cuba è stata giustificata come una misura per promuovere la “democrazia”. Tuttavia, queste sanzioni hanno avuto conseguenze devastanti per le popolazioni locali, contribuendo a peggiorare le crisi economiche e umanitarie.
Sostegno a Governi Allineati: Gli Stati Uniti hanno rafforzato la collaborazione con governi che sostengono i loro interessi geopolitici, come il Brasile di Jair Bolsonaro, offrendo supporto politico e economico in cambio di un allineamento strategico.
Opposizione a Iniziative Regionali: Le iniziative regionali di integrazione e cooperazione, come la CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici), sono state viste con sospetto e osteggiate dagli Stati Uniti, che mirano a mantenere un controllo diretto sulla regione.
La riedizione della Dottrina Monroe rappresenta un grave ostacolo per i paesi latinoamericani che cercano di affermare la propria sovranità e costruire un progetto regionale di emancipazione. Questa politica continua a perpetuare la dipendenza economica e politica dalla superpotenza del nord, limitando le opportunità di sviluppo autonomo.
Superare questa dipendenza richiede:
Integrazione Regionale: Rafforzare organismi come CELAC e UNASUR per promuovere la solidarietà tra i paesi della regione.
Diversificazione Economica: Ridurre la dipendenza commerciale e finanziaria dagli Stati Uniti, cercando nuovi partner globali come la Cina, l’Unione Europea e altri attori emergenti.
Sovranità Energetica e Alimentare: Sviluppare politiche che garantiscano il controllo sulle risorse naturali e l’autosufficienza alimentare.
Un Futuro Libero dalla Dottrina Monroe
L’America Latina si trova di fronte a un bivio: continuare a vivere sotto l’ombra di una dottrina che ha perpetuato due secoli di ingerenze, o abbracciare una nuova visione di emancipazione collettiva. I leader della regione devono unire le forze per costruire una “nuova America”, fondata su principi di autodeterminazione, giustizia sociale e cooperazione internazionale.
Solo con una visione chiara e una volontà politica decisa sarà possibile superare l’eredità della Dottrina Monroe e affermare un futuro di libertà e indipendenza per i popoli latinoamericani.
1. Dipendenza Economica: Il Peso del Commercio e degli Investimenti
Uno dei principali pilastri della dipendenza è rappresentato dall’economia. Gli Stati Uniti rimangono uno dei principali partner commerciali della maggior parte dei paesi latinoamericani, soprattutto per l’esportazione di materie prime e prodotti agricoli. Tuttavia, questa relazione commerciale è spesso sbilanciata: mentre l’America Latina esporta prodotti a basso valore aggiunto, importa beni industriali e tecnologici dagli Stati Uniti, perpetuando una divisione internazionale del lavoro che penalizza lo sviluppo autonomo della regione.
Gli investimenti diretti esteri (IDE) statunitensi in America Latina, sebbene significativi, sono spesso orientati a settori che rafforzano questa dipendenza, come l’estrazione di risorse naturali e l’agroindustria. Inoltre, le politiche promosse attraverso istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale, influenzate dagli interessi statunitensi, hanno imposto riforme neoliberiste che hanno ulteriormente esposto le economie latinoamericane alla volatilità dei mercati internazionali.
2. Influenza Politica e Interferenza
La politica è un altro ambito in cui la dipendenza dagli Stati Uniti si manifesta in modo evidente. Nel corso della storia, Washington ha sostenuto regimi e colpi di stato che garantivano la tutela dei propri interessi strategici, spesso a discapito della democrazia e dei diritti umani. Ancora oggi, l’influenza politica si esercita attraverso pressioni diplomatiche, finanziamenti a campagne elettorali e la promozione di agende che favoriscono l’allineamento con le politiche statunitensi.
La questione venezuelana è un esempio emblematico: le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti hanno avuto un impatto devastante sull’economia del paese, esacerbando una crisi già profonda e limitando le possibilità di soluzione autonoma da parte della regione. Simili dinamiche si osservano in altri contesti, dove il peso delle decisioni di Washington influenza la stabilità politica e le politiche interne dei paesi latinoamericani.
3. Sicurezza e Controllo Militare
Gli Stati Uniti hanno storicamente utilizzato la questione della sicurezza come giustificazione per rafforzare la propria presenza nella regione. Attraverso accordi militari bilaterali, basi strategiche e operazioni congiunte, Washington mantiene un controllo significativo sulle politiche di sicurezza dei paesi latinoamericani. La cosiddetta “guerra alla droga” è uno strumento chiave di questa influenza: sebbene ufficialmente mirata a contrastare il narcotraffico, essa ha spesso legittimato interventi militari e rafforzato la presenza statunitense in paesi come Colombia e Messico.
Questa dipendenza in ambito di sicurezza limita la capacità dei paesi latinoamericani di sviluppare strategie autonome per affrontare le proprie sfide interne e rafforza l’idea di una regione subordinata agli interessi geopolitici statunitensi.
4. Egemonia Culturale e Comunicativa
Infine, l’influenza culturale e comunicativa gioca un ruolo importante nella dipendenza dell’America Latina dagli Stati Uniti. La diffusione di modelli culturali, prodotti mediatici e stili di vita americani attraverso cinema, televisione, musica e piattaforme digitali contribuisce a rafforzare una visione del mondo che privilegia i valori e le prospettive statunitensi. Questo fenomeno, spesso descritto come soft power, influenza non solo le preferenze culturali, ma anche le aspirazioni politiche e sociali delle società latinoamericane.
Verso l’Emancipazione: Sfide e Opportunità
Sebbene la dipendenza dagli Stati Uniti sia ancora forte, emergono segnali di cambiamento. L’integrazione regionale, attraverso organismi come la CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici) e il MERCOSUR, rappresenta un tentativo di costruire una maggiore autonomia collettiva. Inoltre, l’apertura verso nuovi partner globali, come Cina e Unione Europea, offre alternative che possono ridurre il peso della dipendenza da Washington.
Tuttavia, il cammino verso l’emancipazione richiede una volontà politica condivisa e un progetto di sviluppo che metta al centro la cooperazione, la giustizia sociale e il rispetto della sovranità. Solo attraverso un impegno deciso e collettivo l’America Latina potrà superare la propria dipendenza storica dagli Stati Uniti e costruire un futuro basato sull’autodeterminazione e sull’uguaglianza. Tra i paesi latinoamericani, alcuni sono più strettamente legati agli Stati Uniti per motivi economici, politici o strategici.
Ecco un elenco dei principali paesi e delle ragioni della loro dipendenza:
1. Messico
– **Economia**: Il Messico ha una delle relazioni economiche più strette con gli Stati Uniti grazie all’Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA), che regola gran parte del commercio bilaterale. Gli Stati Uniti sono il principale mercato di esportazione per i prodotti messicani e il maggiore investitore straniero nel paese.
– **Rimesse**: Le rimesse degli emigrati messicani negli Stati Uniti costituiscono una fonte significativa di reddito per l’economia messicana.
– **Politica e Sicurezza**: La collaborazione nella lotta al narcotraffico e il controllo dei flussi migratori rafforzano la dipendenza politica.
2. El Salvador, Guatemala e Honduras (Triangolo del Nord)
– **Economia**: Questi paesi dipendono fortemente dagli Stati Uniti per le rimesse inviate dai migranti, che rappresentano una parte sostanziale del PIL.
– **Sicurezza**: La presenza degli Stati Uniti è rilevante attraverso programmi di assistenza per la lotta alla criminalità organizzata e il miglioramento della sicurezza.
– **Politica**: I governi di questi paesi sono spesso influenzati dalle decisioni di Washington, specialmente per quanto riguarda le politiche migratorie.
3. Colombia
– **Sicurezza**: Gli Stati Uniti hanno investito massicciamente nella lotta contro il narcotraffico e i gruppi armati attraverso il Piano Colombia.
– **Economia**: Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale della Colombia, con significative importazioni di petrolio e altre materie prime.
– **Politica**: La Colombia è considerata uno dei principali alleati strategici degli Stati Uniti nella regione.
4. Porto Rico (Territorio non incorporato degli USA)
– **Dipendenza totale**: Porto Rico è un territorio degli Stati Uniti e dipende completamente da Washington per la politica, l’economia e la sicurezza. La sua economia è fortemente influenzata dalle decisioni federali statunitensi.
5. Panama
– **Economia**: Il controllo del Canale di Panama è stato restituito al paese nel 1999, ma gli Stati Uniti rimangono un partner economico e strategico fondamentale.
– **Sicurezza**: La posizione geografica di Panama lo rende centrale per la politica di sicurezza statunitense nella regione.
6. Repubblica Dominicana
– **Economia**: Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale e investitore diretto. Le rimesse dagli emigrati dominicani negli Stati Uniti giocano un ruolo cruciale.
– **Cultura**: L’influenza culturale degli Stati Uniti è particolarmente forte, soprattutto attraverso la diaspora dominicana.
7. Ecuador e Perù
– **Economia**: Questi paesi mantengono forti legami economici con gli Stati Uniti attraverso il commercio di risorse naturali, come petrolio e minerali.
– **Politica**: Gli Stati Uniti esercitano un’influenza significativa sulle decisioni politiche, specialmente in contesti di cambiamento di governo o crisi economiche.